FW: "Propaganda terzomondista nel nome della solidar iet à"



Title: FW: "Propaganda terzomondista nel nome della solidar ietà"
Cari amici, vorrei aggiungere un po' di sale e di pepe a quanto scritto.

l'amico che propone di trasferire il capitalismo tout court in Africa, affronta comunque un problema reale anche se usando toni ed analisi da decimo mondo.
Non se n'abbia ma bisogna anche informarsi un po'.
Sono ca. vent'anni che mi occupo quasi continuamente di Africa ed ultimamente ho anche un incarico ufficiale da parte di un governo africano per promuoverne immagine, sviluppo, miglioramento condizioni di vita ecc. ecc.
Niente di particolarmente nuovo per gli addetti ai lavori e per chi segue le questioni africane se non per il fatto che non capita tutti i giorni che un governo si affidi a dei singoli sperando nella riuscita della ricerca di appoggi concreti.
Da una parte è un buon segnale, dall'altra evidenzia quanto siano distanti dal produrre sviluppo i vari accordi internazionali, banca mondiale, fondo Monetario ecc. (non sono questi i pilastri del capitalismo???).

Però anche noi dobbiamo uscire dalle campagne strazzacore, bambini piangenti, mamme disperate, desolazione, miseria ecc.
Alcuni l'hanno anche scritto mas c'è un'Africa che vive, tutti i giorni, con precarietà, ma vive e quasi sempre con il sorriso sulle labbra.
Io ho vissuto anni in paesi diversi e situazioni diverse, ed in mezzo alla gente comune e so di cosa parlo (onde evitare critiche qualunquiste varie), però quest'Africa non è nota, non fa notizia e in fondo interessa a pochi.
Da che parte ci mettiamo?
Rispondo anche subito che al capitalismo, a questo capitalismo, l'Africa sta bene com'è e dov'è. Terra di saccheggio, vendita di armamenti (anxche le imprese della morte sono pur sempre imprese e devono produrre profitto, o no? E' di questo capitalismo che parla il nostro amico? Non credo, però è tra i più fiorenti in Africa. E allora?

Allora credo che prima di tutto bisogna fare VERAMENTE  notizia e qui bisogna studiare i mezzi più utyili, internet già aiuta molto e va potenziato.

Poi, seguendo tracce di capitalismo, qualcuno pensa che un imprenditore africano possa mettere in piedi la sua imprese di trasformazione e poi vendere sul mercato mondiale? Utopia. Ci sta riuscendo la Cina, adesso, ma perché è anche una forza mondiale, e vedete quanto piange il nostro liberismo capitalista quando riceve un minimo del trattamento abituale che riserva agli altri, Africa in specie.

Cerco di stringere poiché potrei scrivere un libro continuando così.

Sappiamo che un sacco di miliardi di euro vanno in Africa, ma sappiamo anche che sono molti di più quelli,che dall'Africa vanno in Europa (o in occidente per capirsi). Il problema è che di questo flusso gli africani godono poco e controllano meno.

Noi però possiamo incominciare ad agire, diversamente da quanto si sta facendo, sulle scelte dei nostri governo; E non è una boutade. Non si può affidarsi alla sensibilità della politica attuale (quella il cuore non sa nemmeno cosa sia), bisogna imporglielo. Logica ferrea di interessi da difendere. Ma bisogna farlo.

Bisogna anche affrontare, in modo diverso, gli stimoli alle imprese (piccole o grandi) verso l'Africa. Il problema è che da noi gli imprenditori si sono estinti due generazioni fa, piangono sempre il morto, ma non si schiodano se non ultraprotetti dal "pubblico", alla salute del rischio d'impresa. Però si possono studiare meccanismi intelligenti ed efficaci. Io ho qualche idea, se ne può parlare.

CHIUDO

Comunque, rispetto al nulla di questi anni, ben vengano iniziative come quelle di Roma e simili. Dobbiamo darne gambe e continuità, ognuno nel suo piccolo, MA SOPRATTUTTO METTERE GLI AFRICANI NELLE CONDIZIONI DI PROPORSI E DI PROPORRE, E NON PENSARE NOI PER LORO . IN PARTE LO STANNO GIA FACENDO!!

Buona giornata a tutti

Aldo

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Da: "m\.piantadosi\@libero\.it" <m.piantadosi at libero.it>
Risposta: africa at peacelink.it
Data: Mon, 30 May 2005 12:40:04 +0200
A: "africa" <africa at peacelink.it>
Oggetto: Re:"Propaganda terzomondista nel nome della solidar ietà"
Rinvio da: africa at peacelink.it
Data rinvio: Mon, 30 May 2005 12:42:37 +0200

Le proposte sono le solite, un insulto all’Africa: invece di proporre e
> imporre l’industrializzazione e la nascita del capitalismo...........


IMPORRE?







---------- Initial Header -----------

From      : africa-request at peacelink.it
To          : africa at peacelink.it,news at peacelink.it
Cc          :
Date      : Sat, 28 May 2005 23:30:18 +0200
Subject : "Propaganda terzomondista nel nome della solidar ietà"

> Così <MAILTO:redazione at opinione.it>Paolo Della Sala - del quotidiano
> L'opinione.it - ha oggi commentato la giornata a favore delle popolazioni
> africane.
>
> ---
>
> Le proposte sono le solite, un insulto all’Africa: invece di proporre e
> imporre l’industrializzazione e la nascita del capitalismo anche in quel
> continente, il che costituisce l’unico modo per creare ricchezza e cultura,
> come sappiamo noi tutti incluso Clinton, e come sa lo stesso Veltroni, si
> propone, ricattando anime e coscienze, la “solidarietà”, parola magica
> quanto infida. In questo i turbo-buonisti sono in ottima compagnia: anche
> L’Islam ha in orrore capitale e industria, ne vediamo gli effetti ogni
> giorno sull’altra sponda del Mediterraneo e sulle nostre coste.
> La solidarietà è un modo per non dire che non si vuole il Capitale, e in
> omaggio a questa follia ideologica, si propongono all’Africa miseria,
> elemosine (pardon: sussidi e solidarietà), e poi ancora miseria, sì, ma
> senza e contro le Multinazionali. Non vogliono il capitalismo in patria, e
> non lo vogliono nemmeno in Africa. Per questo propongono così tanta
> solidarietà. Ragionamento logico, che non fa una grinza e che fa venire i
> lucciconi agli occhi: chi potrebbe dire Non scucio niente, davanti
> all’immagine di un bambino affamato?
> Così tutti al Teatro Argentina a sentire Clinton. Naturalmente, al termine
> della settimana di happening della chiesa veltroniana, ci sarà un grande
> bagno di folla con battesimi e conversioni di massa: un bel concerto a
> Piazza del Popolo, previsto il 28 maggio. L’anno scorso intervennero
> 150.000 persone. L’ha detto L’Unità.
> Siamo tutti disposti a dare del nostro, certo, ma soprattutto vorremmo
> vedere la nascita di fabbriche in Africa. Senza fabbriche, i bambini non
> vanno a scuola, o ci vanno solo per mangiare: le vogliamo dire queste
> cosucce? No? Eppure persino in Cina l’industrializzazione sta andando bene,
> sia pure nella forma orrenda di una dittatura con capitalismo di stato...
> Ma i Solidaristi di questo non parlano MAI: loro sono per le Botteghe eque
> e solidali. Loro. Loro sono gli alfieri del kagazos: il Bello e il Buono
> della Grecia classica. Il Cattivo è il Capitalista.
>
> <MAILTO:redazione at opinione.it>Paolo Della Sala
>
> Il resto è su http://www.opinione.it/pages.php?naz=naz&key=art&edi=118&id=2339
>
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