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Sent: Friday, January 13, 2006 2:15 PM
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Sent: Friday, January 13, 2006 12:10 PM
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L’Islam avanza in Sudan

Rende noto un Vescovo

KHARTOUM, giovedì, 12 gennaio 2006 (ZENIT.org).- Secondo monsignor Macram Max Gassis, Vescovo di El Obeid (Sudan centrale), “i Paesi arabi hanno destinato una partita di 30 milioni di dollari statunitensi all’islamizzazione dei monti Nuba”.

In un’intervista concessa ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il presule ha spiegato che “ora, un anno dopo l’accordo di pace del gennaio 2005, i fondamentalisti musulmani stanno concentrando i propri sforzi nell’ambito dei servizi sociali, soprattutto scuole e ospedali. Per questo motivo, sono grato per il sostegno delle religiose che operano nella mia diocesi, nella fattispecie le Suore Comboniane, le Suore del Preziosissimo Sangue e le Missionarie della Carità”.

“Attualmente dispongo di appena 8 sacerdoti. Devo dunque dare priorità alla formazione del laicato per poter opporre resistenza all’avanzata islamica e ad una società in rapido cambiamento”, ha aggiunto il Vescovo Gassis insistendo sul fatto che c’è bisogno di “molti più sacerdoti”.

Riferendosi ad un’altra sfida importante, ha proseguito: “Per anni, i monti Nuba sono rimasti isolati dal mondo esterno, ma ora che i Sudanesi rifugiati in Kenya stanno tornando stiamo registrando un notevole incremento della popolazione sieropositiva. In questo momento sto avviando un programma di formazione per infermiere che ponga un’enfasi speciale sulla prevenzione dell’AIDS, e mi piacerebbe che ACS mi sostenesse in questo progetto”.

Il Vescovo Gassis ha vissuto esiliato dalla sua diocesi per più di dieci anni. Grazie all’accordo di pace ha potuto far ritorno a El Obeid.