Newsletter Anno 4, n. 14 - 18 luglio 2006



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 4, n. 14 - 18 luglio 2006

A cura di Gabriele Sospiro
Con la collaborazione di:
Olivier Gbezera (OG)
Cristiano Antunes (CA)
Paolo Sospiro (PS)
Marina Mobili (MM)


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INDICE
1.  CONFERENZA AFRICANA EUROPEA SULL'IMMIGRAZIONE
2.  ATTIVITÀ DEL CENTRO
3.  TURISMO RESPONSABILE NELL'AFRICA MEDITERRANEA
4.  COOPERAZIONE ITALO-SENEGALESE
5.  AIUTI DELLA BANCA MONDIALE ALL'ETIOPIA
6.  COOPERAZIONE FRA L'AFRICA E LA SUA DIASPORA
7.  GIOVANI CHE AIUTANO I GIOVANI
8.  RICETTE DAL MONDO: SUDAFRICA
9.  SCAMBIO GIOVANILE AD ANCONA  12-20 AGOSTO
10. TRAINING COURSE A MAIORCA
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1. CONFERENZA AFRICANA EUROPEA SULL'IMMIGRAZIONE
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La prima conferenza Africana Europea sull'Immigrazione si è chiusa l'11
luglio a Rabat, e può essere considerata un successo per l'importante
partecipazione, un segno che tutte le parti considerano ormai l'immigrazione
come una questione seria da gestire di maniera coordinata. 58 Paesi hanno
preso parte (30 europei e 28 africani), rappresentati da ufficiali di alto
livello.
La conferenza ha condotto ad un "piano di Azione" e a 62 raccomandazioni,
con la particolarità di unire gli approcci repressivi e quelli orientati
verso lo sviluppo. Mentre qualche Paese europeo puntava sull'importanza di
controllare le frontiere e di pattugliare le vie dell'immigrazione, altri
(come i Paesi africani) hanno sottolineato il bisogno di migliorare le
condizioni di vita nei Paesi di partenza per permettere ai potenziali
migranti di rimanere a casa. L'approccio del "co-sviluppo" è stato cruciale,
i Paesi hanno capito che l'immigrazione è una questione "globale", nel senso
che deve essere gestita in modo coordinato da tutte le parti, sia a valle
che a monte. Anche la corresponsabilità è stata un concetto importante della
conferenza, sia dell'Africa che dell'Europa, ma anche da parte dei migranti
stabiliti in Europa: sono state decise delle facilitazioni fiscali per
permettere ai migranti di inviare più soldi nel Paese di partenza.
Come si poteva aspettare da una conferenza cosi breve su un tema cosi
importante, poche misure concrete sono state prese e diversi partecipanti
sono rimasti delusi. Molti avrebbero voluto sentire un rigetto netto del
concetto di "immigrazione scelta", e la repressione è rimasta un punto
centrale delle discussioni. Tuttavia, il fatto solo che la conferenza sia
stata un successo a livello di partecipazione è un segno importante, un
segno che un percorso di lungo termine è iniziato, che potrà portare a
maggiore benessere per tutti.

OG

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The first ever African European conference on Immigration ended on July 11th
in Rabat, and is considered a success for the broad participation, a sign
that all parties see the subject as a serious one to be handled in a
concerted way. 58 countries (30 European and 28 African ones) were
represented by high-ranked officials.

The conference led to an "Action plan" and to 62 recommendations, with the
particular that they combine security and development-oriented approaches.
Whilst some European countries focused on the importance of border control
and patrolling the immigration routes, others (and most African countries)
focused on enhancing the departure countries' conditions in order to keep
potential emigrants in their home countries. The "co-development" approach
was crucial in the conference, as immigration is finally perceived as a
"global" issue, meaning that it cannot be treated by one or two countries
alone and that it must be treated upstream as well as downstream.
Co-responsibility was a recurring concept, of both African and European
countries, but also the responsibility of migrants already in Europe to help
development : financial incentives have been decided to facilitate money
transfers back home.

Obviously, such a short conference on such an important issue could not lead
to many concrete measures and was bound to leave various participants hoping
for more. Many might regret that the concept of "chosen immigration" was not
expletively rejected, quite on the contrary, and that the focus may have
still been on security issues. However, the very fact that such a conference
took place is a sign of hope and the start of a process that in the long
term hopefully will lead to more well-being for all the parties involved.

OG

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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
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Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Se avete
libri da proporre così che noi possiamo acquistarli fatecelo sapere! Se
state facendo una tesi di laurea o ricerche sull'immigrazione, sull'economia
politica, o su temi riguardanti il terzo settore, etc. presso il nostro
Centro potete ottenere informazioni ad hoc previa prenotazione telefonica.
Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585
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The Center of Documentation and Research for Active Citizenship is opened
Tuesday and Thursday from 10 to 13 and from 15 to 18.00. If you have any
books to propose so that we can buy them please let us know. If you are
working on your bachelor thesis or you are carrying out a research on
migration, political economy, or issues inherent not profit, etc. in our
Center you will able to get some information ad hoc. Telephone reservation
is needed.
For contacts: +39/071/2072585

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3. TURISMO RESPONSABILE NELL'AFRICA MEDITERRANEA
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I paesi dell'Africa Mediterranea sono da tempo mete turistiche per europei
ed occidentali. Oggi il settore turistico si  è sviluppato enormemente, ed è
divenuto efficiente e all'altezza dei desideri e delle richieste dei
visitatori stranieri.
La ricchezza delle famose località egiziane, marocchine, algerine e
tunisine, contrasta però con la situazione delle popolazioni rurali che
vivono lontane dalle coste e dalle città frequentate dai turisti: l'Egitto
non è solo Sharm el Sheikh, il Marocco non è solo gli alberghi di lusso di
Casablanca. L'Africa insomma non è solo spiagge famose, locali alla moda che
cercano di riportare il divertimento "occidentale" inserito in  un'atmosfera
più esotica.
L'Africa è anche il deserto, le oasi, il Nilo in feluca, gli incontri con i
berberi e la popolazione locale, i sapori , gli odori di spezie che si
respirano nell'aria.
Il turismo di massa  spesso ha effetti  negativi sull'ambiente,
sull'economia locale (spesso le strutture turistiche dipendono da capitali
ed aziende straniere che ne traggono i maggiori benefici), e di conseguenza
sulla società.
Il turismo responsabile si pone come obiettivo quello di:  valorizzare le
comunità e  la cultura locale, organizzando visite e incontri fuori dagli
schemi abituali, stimolando inoltre le comunità stesse ad un senso di
responsabilità nei confronti dell'ambiente.
Le caratteristiche che identificano il turismo responsabile sono contenute
nella Carta d'Identità per viaggi sostenibili firmata nel 1997 da 11
associazioni attive in questo campo. È nata quindi  A.I.T.R. (Associazione
Italiana Turismo Responsabile ). Per maggiori informazioni www.aitr.org.
I Paesi dell'Africa Mediterranea offrono tipologie di viaggio per tutti i
gusti: il viaggio culturale, visitando le località storiche, senza la fretta
e la superficialità del turista di passaggio, ma cercando di capire i
risvolti culturali ancora presenti nell'attualità; viaggi a sfondo
naturalistico, per scoprire i paesaggi tipici del deserto così suggestivi e
magici, o  come le oasi, spostandosi coi mezzi locali tradizionali, o anche
a piedi, per avvicinarsi quanto più possibile alla realtà quotidiana locale;
viaggi di incontro con la popolazione locale, incontrando persone e
conoscendo progetti di cooperazione.
In poche parole: essere più un "viaggiatore" piuttosto che un turista, per
poter vivere sulla propria pelle esperienze indimenticabili.
Buon viaggio e buone vacanze a tutti.

Per informazioni su agenzie di viaggi specializzate per questo tipo di
turismo, ve ne segnaliamo alcune:
www.imaranvoyages.com
www.viaggisolidali.it

MM
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Countries in the Mediterranean Africa have been tourist destinations for
Europeans and Occidentals for a long time. Nowadays, tourism has developed
impressively and has become highly competitive.
The richness of famous Egyptian, Moroccan, Tunisian and Algerian cities
contrasts with poverty in the country-side, in villages far from the coast
and the cities visited by tourists : Egypt isn't only Sharm-el-Sheik,
Marocco is not only Casablanca. Africa is not only famous beaches and trendy
clubs trying to import european leisure in exotic spots.
Africa is also deserts, oasis, the Nile, encounters with the Berbers and
local populations, tastes and spices.
Mass tourism often has negative effects on the environment, on local economy
(tourist structures often relying on foreign capital), and consequently on
the entire society.
Responsible tourism has as objective the valorisation of local communities
and culture, the organisation of visits outside of the usual routes, in
order to foster a sense of responsibility among tourists themselves.
Characteristics that help identify responsible tourism are in the "Carta
d'Identità per viaggi sostenibili" adopted in 1997 by 11 associations active
in that field. Thereafter, AITR (Italian Responsible Tourism Association)
saw the light.
Mediterranean Africa countries present a variety of trips, for all the
tastes : the cultural trip, visiting historical localities without the
stress and superficiality of mass tourism, but trying to understand the
impact on everyday life; nature trips, to discover typical desert landscapes
using local traditional transportation means, or by foot, in order to
approach as much as possible local reality; trips to meet the local
population, in order to meet persons and o know cooperation projects as
well.
Being more a traveller than a tourist, in order to live unforgettable
experiences.
Have a nice trip, and good holidays to all.

For more information on responsible tourism, please have a look at these
travel agencies :


www.imaranvoyages.com
www.viaggisolidali.it

MM

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4. COOPERAZIONE ITALO-SENEGALESE
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La Scuola Superiore Limamoulaye in Guédiawaye (Senegal) sta cooperando con
la città di Milano per formare professori di informatica e dare loro diplomi
riconosciuti a livello europeo. I primi tre professori hanno recentemente
ricevuto l'European computer driving license ("la patente informatica
Europea"), e loro stessi adesso trasmetteranno il loro sapere ai
connazionali in Senegal.
Uno degli obiettivi della partnership è di permettere agli studenti
senegalesi di ottenere diplomi senza dover pensare ai costi di viaggio e ai
visti, e di dare l'opportunità di essere qualificato nel caso in cui il
viaggio si facesse nonostante le difficoltà alla partenza. Sono presi in
considerazione anche gli scambi culturali vista la previsione di un centro
culturale Italo-Senegalese a Dakar, come un altro centro di formazione che è
in costruzione.

OG
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The Limamoulaye High School in Guédiawaye (Senegal) is cooperating with the
city of Milan in order to train professors in computer science, and to
provide them with diplomas recognized at the European level. The first three
graduated professors recently received the European computer driving
licence, and will themselves transmit their knowledge to co nationals back
in Senegal.
One of the objectives of the partnership is to allow young Senegalese
students to obtain diplomas without having to worry about visas and travel
expenses abroad, and to give the opportunity to be employable if ever such a
travel was to be done anyhow. Cultural exchange is also part of the
partnership, as an Italian-Senegalese Cultural Centre

OG

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5. AIUTI DELLA BANCA MONDIALE ALL'ETIOPIA
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La Banca Mondiale ha deciso di allocare 215 milioni di dollari all'Etiopia
l'anno prossimo, fondi che sono destinati a dare una spinta alle attività di
sviluppo nell'ambito dell'educazione, dell'agricoltura e alla fornitura di
acqua potabile. I fondi saranno un complemento importante ai 262 milioni gia
promessi dal Dipartimento Britannico per lo Sviluppo Internazionale.
Il direttore della Banca Mondiale Paul Wolfowitz ha dichiarato ad Addis
Abeba che l'economia etiope si sta muovendo nella buona direzione e che
quegli sforzi devono essere portati avanti.
Mentre la decisione di allocare questi fondi all'Etiopia, uno dei Paesi più
poveri del continente, è un segno di speranza per gli abitanti, uno deve
chiedersi se non serviranno invece a mantenere il regime quasi dittatoriale
di Meles Zenawi. Bisogna anche tenere a mente la posizione geografica del
Paese, che certe potenze occidentale considerano come un alleato importante
nella cosi detta "guerra contro il terrorismo", soprattutto alla luce degli
eventi recenti in Somalia.

OG
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The World Bank will allocate 215 million dollars to Ethiopia in the next two
years, funds that are destined to boost development activities such as
education, agriculture and supplying drinkable water. These funds will come
as a healthy complement to the 262 million dollars promised by the British
international development Department.
World Bank director Paul Wolfowitz declared in Addis Abeba that the
Ethiopian economy has been taking the right steps towards development and
that it should continue its efforts.
While the decision to allocate large funds to Ethiopia, one of the
continent's poorest countries, is a sign of hope for its population, one
must ask himself whether these funds will not end up supporting Meles
Zenawi's quasi dictatorial regime. The country's geographical position must
also be kept in mind, as occidental powers see it as a main ally in the
so-called "war against terrorism", especially in the light of recent events
in Somalia.

OG

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6. COOPERAZIONE FRA L'AFRICA E LA SUA DIASPORA
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Il Presidente Senegalese Abdoulaye Wade, in visita in Brasile, ha chiamato
ad una cooperazione più importante fra l'Africa e l'America del Sud, e ha
sottolineato l'importanza di vedere gli intellettuali di entrambi continenti
lavorare insieme.
Mentre stava partecipando alla seconda conferenza degli Intellettuali
dell'Africa e della Diaspora in Salvador, Wade ha insistito sull'importanza
di stabilire legami forti fra l'Africa e la sua Diaspora, compresa quella
che è stata deportata dal continente cinque secoli fa. L'idea è di creare un
"Alleanza Pan Africanista", il cui ruolo sarebbe di legare contatti,
organizzare scambi e visite e di indirizzare riflessioni comuni. Di più, ha
suggerito la creazione di un Consiglio dei Paesi del Sud dell'Atlantico, che
potrebbe portare ad un peso economico più sostanzioso.
Il Presidente Brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha aggiunto che gli
intellettuali Africani e della Diaspora devono superare l'eredità di
povertà, di discriminazioni razziali e di esclusione sociale.
La conferenza si è svolta nello stato simbolico di Bahia (dove diverse
rivolte di schiavi hanno avuto luogo) ed ha visto la partecipazione di
diversi ufficiali : John Kufuor (Presidente del Ghana), Alpha Oumar Kounare
(Presidente della Commissione dell'Unione Africana), il Primo Ministro
Giamaicano Portia Simpson-Miller, il Premio Nobel per la Pace 2004 Wangari
Maathai, e il Ministro brasiliano alla Cultura Gilberto Gil, fra tanti
altri.

OG
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Senegalese president Abdoulaye Wade, in visit in Brazil, has called for
increased cooperation between Africa and South America, and underlined the
importance of intellectuals from both continents to work together.
Participating in the second Africa and Diaspora Intellectuals' Conference in
Salvador, he stressed the importance of establishing strong ties between
Africa and its Diaspora, including those who were forcibly removed from the
continent 5 centuries ago. The idea is to create a "Pan Africanist Alliance"
whose role would be to boost contacts, organise exchanges and visits and to
direct common reflection. He also suggested the creation of an
economic-orientated Council of Southern countries bordering the Atlantic,
which would help those countries have more impact and decision power on a
worldwide scale.
Brazilian President Luiz Inacio Lula da Silva added that intellectuals from
Africa as well as from the Diaspora must rise above a historical heritage of
poverty, racial discrimination and social exclusion.
The conference in the symbol-filled Bahia (where important slave revolts
took place), was attended by numerous high officials, such as John Kufuor
(President of Ghana), Alpha Oumar Kounaré (President of the African Union
Commission), Jamaican Prime Minister Portia Simpson-Miller, 2004 Noble Prize
winner Wangari Maathai, and Brazilian Minister of Culture Gilberto Gil,
among many others

OG

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7. GIOVANI CHE AIUTANO I GIOVANI
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L'epidemia di AIDS è un problema noto dell'Africa, ma per diversi ragioni
gli abitanti del continente a volte non si rendono conto della vera portata
della malattia, e non riescono a superare i pregiudizi e le assunzioni false
che ci sono su essa. Tuttavia, questo potrebbe essere conseguenza della
distanza tra i dottori e i loro pazienti, o della riluttanza dei giovani a
ricevere delle lezioni da parte dei più grandi. Un progetto in Africa del
Sud potrebbe cambiare le cose.
L'università del KwaZulu-Natal ha formato 348 giovani nell'ambito del
programma sull'AIDS in questi ultimi anni, e questi "pari-educatori"
lavorano sul campo per informare i compagni dei rischi della malattia.
Volantini in inglese e in zulu vengono distribuiti, e anche dei
preservativi, sia per uomini che per donne.
Il programma riceve un finanziamento annuale di 275.000 dollari, ma ci
vorrebbe il doppio per raggiungere l'obiettivo di 500 educatori. Nel
frattempo, un programma di volontariato è stato avviato, permettendo di
raggiungere più giovani e di utilizzarli come moltiplicatori nella società,
e dando loro allo stesso tempo l'opportunità di avere un impatto positivo
nelle proprie comunità.

OG
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The AIDS epidemic is a well-known problem in Africa, but somehow teh
continet's inhabitants still struggle to realize its importance and to
overlook prejudices and fake assumptions tied to the illness. However, this
may come from the distance between doctors and patients, as well as
reluctance on part of youngsters to receive lessons from their elders. A
project in South Africa might change these perceptions.
The KwaZulu-Natal University has trained 348 young people within its AIDS
program these past years, and these "peer educators" now work on the field
to try to inform fellow youngsters on the risks of the sickness. Leaflets
both English and Zulu are spread out, as well as male and female condoms.
The program receives around 275.000 dollars each year, but to reach the
program's objective of 500 "peer educators", funding should reach the
double. In the meantime, a volunteering program has been set up in order to
reach more youngsters and to use them as multipliers in the society, the
"groundbreaker" group brings together youngsters from 18 to 25 years old,
and give them an opportunity to have a positive impact on their community.


OG

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8. RICETTE DAL MONDO: SUDAFRICA
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KOEKSISTERS
(Frittelline)

Ingredienti:
270 g di zucchero di canna
100 ml di acqua
cannella
una fettina di limone
30 g di burro
1 uovo
180 g di farina
1 bustina di lievito
olio per friggere

Fate sciogliere lo zucchero in acqua. Aggiungete un cucchiaino di cannella e
la fettina di limone. Portate a ebollizione, poi fate raffreddare e togliete
il limone. In una terrina, mettete il burro e l'uovo e battete fino a
rendere cremoso il composto.
Setacciate la farina nel composto di burro e uova e mescolate fino a rendere
il tutto omogeneo. Tirate la pasta e tagliate circa 18 quadrati alti almeno
1 centimetro. in ogni pezzo fate due tagli, ma lasciate la base intera, come
se avesse tre gambe.
Piegate le tre "gambe" e unitele tra loro. Scaldate bene l'olio e friggete
per 4 o 5 minuti. Ancora calde tuffatele nello sciroppo preparato in
precedenza. Possono essere servite calde o fredde.

MM

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9. SCAMBIO GIOVANILE AD ANCONA  12-20 AGOSTO
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Dal 12 al 20 agosto avrà luogo "Meeting of the North and the South of the
Mediterrarean for conflict resolution", uno scambio giovanile a cui
parteciperanno 32 giovani tra 18 e 25 anni, provenienti da Francia,
Palestina, Israele e Italia.
Durante gli 8 giorni di attività ad Ancona i partecipanti saranno coinvolti
in lavori di gruppo, giochi di ruolo e di simulazione, tavole di
discussione, lavori pratici, escursioni e diverse attività culturali e
sportive. Tutte le attività saranno legate ai temi principali dello scambio:

risoluzione dei conflitti, dialogo e comprensione interculturale.
L'alloggio è previsto in una tranquilla casa di campagna nella località di
Barcaglione, a pochi chilometri dalla spiaggia di Palombina e dal centro
della città di Ancona.
Questa è una iniziativa del Circolo Culturale Africa ed è finanziata dalla
Comunità Europea, attraverso il Programma Gioventù.
Per questo progetto stiamo cercando 8 giovani tra 18 e 25 anni residenti in
Italia, che vogliano condividere un'unica e ricca esperienza interculturale!

Il vitto e l'alloggio sono a carico del Circolo e le spese per il viaggio
saranno rimborsate del 70%. Gli interessati ci contattino al nostro
indirizzo email evs at circoloafrica.org o al numero 0712072585.
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10. TRAINING COURSE A MAIORCA
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Dal 22 al 30 Settembre avrà luogo a Palma di Maiorca il corso di formazione
"Does Geography matter? - From periphery bulding European citizenship", sul
tema della costruzione di una più attiva e partecipativa cittadinanza
europea. Il corso vedrà la partecipazione di giovani provenienti da Malta,
Italia, Portogallo, Spagna, Grecia,  Lituania, Lettonia ed Estonia.
Gli interessati possono contattare il Circolo Africa al nostro indirizzo
email evs at circoloafrica.org o al numero 0712072585.
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Il numero 14 di questa newsletter è stato spedito a 10.950 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org.

Il prossimo numero uscirà:
il 1° agosto 2006.

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The number 14 of this newsletter has been sent to 10.950 addresses.

For suggestions please contact:

Circolo Culturale Africa
via San Spiridione, 5/a
60100 Ancona
Italia
Tel. +39/071/2072585
Web site: www.circoloafrica.org


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Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri
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cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail a: segreteria at circoloafrica.org
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