Emergenza Kenya: morto il terzo maratoneta keniota. L¹appello di AMREF



Title: Emergenza Kenya: morto il terzo maratoneta keniota. L’appello di AMREF


Roma, 23 gennaio 2008 – Comunicato Stampa
 
Continuano gli scontri in Kenya, morto il terzo maratoneta keniota. L’appello di AMREF


A quattro settimane dalle elezioni presidenziali, seguite da violenti scontri che hanno fatto quasi un migliaio di morti, il Kenya continua a vivere nella paura e nell’incertezza.
Oggi è stata resa nota la notizia della morte del trentaquattrenne Wesley Ng’etich, ucciso con una freccia al torace. Ng’etich, il terzo maratoneta keniota a perire negli scontri, doveva partecipare ad una maratona a Phoenix, in Arizona, ma non è riuscito a partire.
Il suo miglior successo è stato un tempo di 2:12:10 ed un secondo posto nella Chevron Houston Marathon nel 2006.
 
Mentre la crisi politica è tuttora in fase di stallo, la situazione economica del paese si fa sempre più difficile: nel settore del turismo sono già andati in fumo circa 120mila posti di lavoro, e i prezzi di carburante, cibo e ogni bene, continuano a salire. Secondo i dati ufficiali, gli sfollati bisognosi di aiuto sarebbero quasi 500mila, ma queste cifre non tengono conto di tutti coloro che cercano rifugio silenziosamente nelle baraccopoli e hanno perso casa e lavoro.

AMREF, la più antica e grande organizzazione sanitaria con base in Kenya e guidata da esperti africani, è in prima linea per fronteggiare l’emergenza: l’organizzazione è intervenuta nella vasta area della Rift Valley, la zona del paese più ferita dagli scontri, e sostiene gli sfollati fuggiti dalla sterminata baraccopoli di Kibera, a Nairobi, con la costruzione di latrine, docce e serbatoi d'acqua per 4 mila persone, e l’attività di un laboratorio di analisi mediche. AMREF è attiva in Kenya da 50 anni ed è operativa in tutte le principali aree colpite dagli scontri: ha l’esperienza, i contatti e le conoscenze per poter intervenire nel modo migliore.

Per rafforzare le attività di pronto soccorso sanitario, AMREF ha lanciato da Nairobi un appello internazionale da 1 milione di euro. “In gran parte delle aree colpite dagli scontri la popolazione vive al di sotto della soglia di povertà – afferma Mette Kjaer, direttore di AMREF Kenya. “Molte famiglie hanno perso anche il poco che avevano e sono costrette a vivere in campi di fortuna, senza acqua potabile e sistemi igienici e sanitari. Altre sono chiuse a casa e non hanno il coraggio di lasciarla per avventurarsi alla ricerca di servizi medici. Se le persone non possono venire da noi, saremo noi ad andare da loro: per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti per creare tre nuove cliniche mobili capaci di portare assistenza nelle aree di Kawangware, Dagoretti e Baba Diogo a Nairobi”.

“AMREF Italia rilancia con forza questa richiesta di aiuto per un paese che, grazie al turismo, gli italiani hanno imparato a conoscere bene e al quale si sentono molto vicini - dichiara Francesco Aureli, Direttore Generale di AMREF Italia. “Per tutti coloro che voglio saperne di più abbiamo predisposto sul nostro sito anche un filo diretto con Nairobi con aggiornamenti quotidiani dal campo e la possibilità di interloquire direttamente con il fondatore di AMREF Italia, Thomas Simmons, che risponde all’indirizzo
emergenzakenya at amref.it”.

http://www.amref.it/Locator.cfm?PageID=4414

 
Melania Bruno, Ufficio stampa AMREF Italia, melania.bruno at amref.it - 06.99704664


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