Re: Crimini di Guerra in Kossovo




Invito a guardare bene da chi e' stato girato questo messaggio:

http://groups.yahoo.com/group/Memedheu/

si vada alla pagina iniziale e si guardi l'animazione della Grande Albania: e' eloquente.

Per inciso: Natasa Kandic e' una provocatrice pagata dagli Stati Uniti d'America, che appoggiano il progetto grande-albanese non solo in funzione antiserba ed antijugoslava, ma anche in funzione antieuropea. La stessa Radio B92 e' al soldo degli USA sin dall'inizio, proprio come Otpor (si veda ad es. Il Manifesto del 30 Dicembre 2004, E. Remondino: "Otpor, arancione a stelle e strisce"). E' universalmente noto che le campagne in sostegno a Radio B92 hanno visto Hillary Clinton come sponsor ufficiale.

Ad Osservatorio Balcani chiedo (visto che, a quanto ci dicono, e' il 2005 l'anno cruciale per il Kosovo):

QUAL E' LA POSIZIONE UFFICIALE DI OSSERVATORIO BALCANI SUL PROGETTO GEOPOLITICO DELLA GRANDE ALBANIA?

AM

Lunedì, 3 Gen 2005, alle 23:15 Europe/Rome, FRANCESCO ALTIMARI ha scritto:


-----Messaggio Originale-----
Da: "g.trupo1 at inwind.it" <g.trupo at inwind.it>
A: <Memedheu at yahoogroups.com>
Data invio: lunedì 3 gennaio 2005 22.43
Oggetto: [Memedheu] serbia:Crimini di Guerra in Kossovo



Crimini di Guerra in Kossovo: coperti dai servizi segreti
31.12.2004
Questa settimana l'attivista per i diritti umani Natasa Kandic ha causato
una vera e propria tempesta in Serbia. L'associazione che guida, l'
Humanitarian Law Centre, ha infatti accusato i servizi segreti di aver
coperto i crimini di guerra commessi dalle unità serbe in Kossovo. Con
tanto
di nomi e cognomi. Riportiamo il testo da lei pubblicato su B92.
 Natasa Kandic Tratto da B92
Traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani

La copertura di crimini di guerra commessi in Kossovo nel 1998 e durante i bombardamenti NATO è stata, soprattutto, un'attività della polizia portata
avanti dagli uomini di fiducia di Vlajko Stojiljkovic, allora Ministro
degli
interni della Serbia, Nikola Sainovic, allora a capo del governo della
Serbia, Vlastimir Djordjevic, a capo della pubblica sicurezza e dell'ex
capo
della Sicurezza di Stato della Serbia Rade Markovic. Nel sud della Serbia
la
persona di fiducia era Dragomir Tomic, alto funzionario del Governo e del Parlamento della Serbia sotto Slobodan Milosevic, attualmente proprietario
della ditta Simpo Company, il cui apporto è stato fondamentale per
organizzare il trasporto dei corpi dal Kossovo all'area di Vranje e
Surdulica.
Nell'applicazione di questo "dovere patriottico" hanno preso parte, dal
Kossovo via Bujanovac, membri dell'Unità Operazioni Speciali (Berretti
Rossi), funzionari locali e nazionali della Sicurezza di Stato, il
direttore - ed ora proprietario - della fabbrica Mackatica.

A Surdulica tutti sanno che, nella fabbrica sopramenzionata, durante i
bombardamenti NATO vennero inceneriti corpi provenienti dal Kossovo.
Ciononostante nessuno osa parlarne in pubblico perché chi è coinvolto
nella
vicenda è ancora al potere. Per impedire ai testimoni di parlare i capi
locali della Sicurezza di Stato li hanno obbligati a sottoscrivere
dichiarazioni dove avrebbero dichiarato di non "subire alcuna pressione
psicologica per parlare di quanto è avvenuto presso la Mackatica nel
maggio
del 1999".

Mentre i testimoni visivi temono per le vite dei loro bambini e per le
proprie, l'insieme di chi ha dato gli ordini e di chi ha partecipato alla copertura dei crimini sono ancora, senza alcun problema, al loro posto e coinvolti nella loro attività principale: il saccheggio della Serbia e dei
suoi cittadini, attività nella quale erano coinvolti anche prima dell'
incenerimento dei corpi. In qualsiasi altro Paese sarebbero stati sotto il controllo degli organismi investigativi e delle corti di giustizia. Ma la Serbia fa eccezione e le attività criminali di singoli e di gruppi vengono
descritte come atti patriottici e come atti a difesa del popolo serbo.

Nonostante la Serbia non si sia distanziata dalle politiche e pratiche
criminali dell'ex regime, non ha altre opzioni se non quella di
sottomettersi ai principi fondamentali di responsabilità che uno Stato ha: con l'apertura di un dibattito parlamentare sulle fosse comuni in Serbia,
di
inchieste sul presunto incenerimento di corpi di albanesi del Kossovo e la punizione dei membri della polizia o di altri organismi che vi avessero
preso parte.

Secondo i dati ricevuti dal Humanitarian Law Centre da una serie di fonti indipendenti, l'incenerimento di corpi presso l'azienda Mackatica avvenne
due volte: il 16 ed il 24 maggio del 1999. In entrambi i casi dopo
mezzanotte con la sicurezza affidata alle mani dei Berretti Rossi che, a
quel tempo, avevano una propria base nel villaggio di Bele Vode, nei
pressi
di Vranje. Secondo queste informazioni Milorad Lukovic Legija, allora a
capo
dei Berretti Rossi, avrebbe personalmente scortato un carico di corpi ed
era
presente all'incenerimento. I corpi sono stati inceneriti nelle fornaci
numero 4 e 5. E, a giudicare dai commenti fatti presso la Sicurezza di
Stato
di Surdulica, immediatamente dopo l'incenerimento, c'erano anche bambini
tra
le vittime.

L'organizzazione dell'incenerimento sarebbe stata gestita da Zoran Stosic,
a
capo allora della Sicurezza di Stato nel distretto di Pcinja ed ora
ispettore generale presso il Ministero degli interni per le zone di
Vranje,
Leskovac, Nis e Prokuplje; da Bratislav Milenkovic, a capo dell'Agenzia
per
la sicurezza e l'informazione (SIA) di Vladicin Han, Surdulica e
Bosiljgrad;
da Dragan Stankovic, a capo, fin dal 1993, dell'Ufficio per gli affari
interni a Surdulica; da Miroslav Antic, a capo del SIA a Vranje; da Dragan Lakicevic, in passato direttore della Mackatica ed ora suo proprietario e
dal suo vice Aca Djordjevic. Mentre i veicoli militari TAM 110 si
avvicinavano carichi di corpi Bratislav Milenkovic e Dragan Stankovic
avrebbero allontanato dalla fabbrica chi si occupava normalmente di
sicurezza sostituendoli con uomini della polizia, sotto il controllo di
Dragan N. Stankovic, Dragoslav Djikic, un impiegato della Sicurezza di
Stato
a Surdulica, e Tomislav Velickovic, ufficiale in comando dell'Ufficio
degli
interni a Surdulica.

In connessione con gli eventi avvenuti presso la Mackatica un certo numero di testimoni visivi, obbligati a firmare la dichiarazione sopramenzionata,
od altre persone venute a conoscenza dei fatti hanno contattato membri
della
polizia di cui si fidavano sperando che ne sarebbero nate delle
delucidazioni. Al contrario gli venne consigliato di non contattare più la
polizia.

Secondo le informazioni ricevuto dall'Humanitarian Law Centre la decisione
di utilizzare la fabbrica Mackatica per incenerire i corpi fu causata
dalla
scoperta, nei pressi di Kladovo, nell'aprile del 1999, di un camion
frigorifero carico di corpi. Le persone in carico allora di "ripulire il terreno" revocarono l'ordine di sotterrare i corpi trasportati dal Kossovo passando per Bujanovac in zone remote ed introdussero la nuova tecnica di
nascondere le prove dei crimini incenerendo i corpi.

In riferimento alle attività criminali commesse dai capi della polizia e della Sicurezza di Stato a Surdulica e Vranje, nel settembre del 2004, un
gruppo di cittadini anonimi ha inviato una petizione all'ispettore
generale
del Ministro degli interni della Serbia, Vladimir Bozovic, al direttore della SIA della Serbia, Dragan Jocic ed al primo ministro della Serbia,
Vojislav Kostunica nella quale venivano riportate le prove degli abusi
delle
autorità. Sino ad oggi nessuno ha commentato le evidenze raccolte da
questi
cittadini: racket, minacce, pagamenti fittizi, proprietà acquisita
illegalmente ed altri tipi di attività criminali tra le quali anche l'
eliminazione illegale di documenti della Sicurezza di Stato. Tutte
attività
che chiariscono il ruolo dei "patrioti" e dei combattenti per il popolo serbo ai tempi dei bombardamenti NATO ma anche dopo la caduta del regime
di
Milosevic.
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3749/1/51/




Conju Sqytpar prej gumit conju
T´gid si vllazen n´qi bes strengonju!
E mos sikoni kisa e xamia
Feja e sqyptarit ast sqyptaria.

Nga origjinali i  vjershes:"Sqypnis se robnueme" e Pashko Vases.

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