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Intel, via il piombo dai processori



Fonte: Punto Informatico di oggi

Intel, via il piombo dai processori
Il maggiore produttore al mondo da quest'anno taglia del 95 per cento 
la presenza del materiale inquinante nei suoi prodotti, un annuncio 
atteso dovuto anche allo sviluppo di nuove tecniche di produzione

09/04/04 - News - San Jose (USA) - Viene applaudito e seguito con 
interesse da chi ha a cuore l'ambiente la conferma data da Intel 
nelle scorse ore di una riduzione drastica della presenza di piombo 
nei propri processori.


	
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Considerato da sempre uno dei materiali più inquinanti, considerando 
anche come lo smaltimento di computer e altri apparati avvenga in 
mezzo mondo senza attenzione all'impatto ambientale, il piombo nei 
processori di Intel a partire da quest'anno sarà ridotto del 95 per 
cento. La diffusione del piombo nell'ambiente provoca numerosi danni 
e può causare patologie molto serie anche agli esseri umani.

L'annuncio è significativo proprio per il ruolo di mercato che ha 
Intel, i cui processori sono oggi diffusi su tutto il Pianeta, e 
dunque per la ricaduta positiva da un punto di vista globale che 
assume una decisione del genere.

L'azienda ha sottolineato di voler procedere in questa direzione per 
questioni ambientali e ha ricordato che dalle proprie flash memory il 
piombo già è stato rimosso. Ora sarà praticamente "cancellato" da 
chipset e microprocessori anche grazie, ha affermato Intel, alla 
collaborazione di altre industrie del settore.

La possibilità di ridurre significativamente la presenza di piombo 
deriva dallo sviluppo dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie di 
processo. Inoltre si tratta di una sorta di "atto dovuto". Basti 
pensare che l'Europa si è dotata di una direttiva che dal 2006 impone 
all'intero settore, a partire dai produttori, nuove politiche 
ambientali e, tra queste, anche l'eliminazione del piombo.

"Il nostro obiettivo - ha dichiarato un funzionario della società di 
Santa Clara - è stato quello di sviluppare una soluzione globale 
capace di rispondere alle necessità e alle preoccupazioni dei nostri 
clienti e fornitori, dai materiali di packaging alla costruzione di 
motherboard".

Sebbene siano ancora molti i paesi nei quali lo smaltimento dei 
rifiuti tecnologici avviene senza normative e strutture capaci di far 
fronte alle sue conseguenze ambientali e nonostante il fatto che nei 
computer, telefonini e altri dispositivi elettronici non solo il 
piombo ma numerose altre sostanze sono potenzialmente molto 
pericolose, la mossa di Intel viene applaudita. Sulla stessa strada, 
peraltro, si sta posizionando anche la rivale AMD e i produttori di 
telefonini.