Uzbekistan, "uccisi come cani".



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Oggi si svolgeranno i funerali delle persone uccise
dall'esercito ad Andijan, la città uzbeka al confine con il
Kirghizistan. Intanto i primi testimoni descrivono le
violenze degli ultimi tre giorni e raccontano che le truppe
hanno aperto il fuoco contro una manifestazione
antigovernativa, uccidendo "come cani" anche donne e
bambini. Le vittime della repressione sarebbero almeno 600.
Il presidente Islam Karimov afferma di non aver dato ordine
di sparare sulla folla e addossa la responsabilità delle
violenze sui ribelli islamici del gruppo Hizb ut-Tahrir.
Secondo fonti russe l'esercito uzbeko ha anche sparato sui
civili che cercavano rifugio nel vicino Kirghizistan.