Vicenza dice sì ad "Ederle 2"



Con 21 voti a favore e 17 contrari il consiglio comunale di Vicenza ha dato il via libera al raddoppio della base militare statunitense Ederle. In realtà, quello espresso dal consiglio comunale vicentino è solo un parere consultivo e giuridicamente non vincolante, spettando al ministero della Difesa ogni decisione in materia. La patata bollente di "Ederle 2" ritorna così al ministro Arturo Parisi, dopo una guerra di posizione tra fautori e contrari che dura da mesi.
Parisi ha vincolato il sì definitivo ad un pare sull'impatto ambientale e sociele che l'allargamento della base avrebbe sul vicentino. Elemento a favore di un via libera è un accordo già fatto dall'ex premier Silvio Berlusconi con gli statunitensi. Contro l'allargamento la sinistra, per l'impatto sulla città che diventerebbe "una colonia USA". «Questo progetto insensato pattuito all'oscuro delle istituzioni e dei cittadini di Vicenza dal governo Berlusconi e dagli amministratori locali - si legge in un appello a Parisi firmato da 24 senatori dell'Ulivo - va valutato solo dopo la seconda conferenza sulle servitù militari con un pronunciamento chiaro del governo dell'unione, nello spirito del programma elettorale».
"Ederle 2" dovrebbe sorgere nell'area dell'aeroporto Dal Molin per riunificare la 173ma brigata, portando a Vicenza 1.600 militari e 2.000 civili ora in Germania.
   
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