Kosovo: la nomina di Wolfgang Ischinger a Incaricato dell'UE per il Kosovo è uno "spiacevole errore"



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070801it.html

Kosovo
La nomina di Wolfgang Ischinger a Incaricato dell'UE per il Kosovo è uno "spiacevole errore"

Bolzano, Göttingen, 1 agosto 2007

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha definito la nomina dell'ambasciatore tedesco a Londra Wolfgang Ischinger a Incaricato dell'UE per il Kosova uno "spiacevole errore". Ischinger ha collaborato alla stesura degli Accordi di Dayton ed è quindi corresponsabile di avere posto le basi per la seguente accettazione della cosiddetta pulizia etnica e per la divisione della Bosnia-Erzegovina, che fino ad oggi impedisce qualsiasi vero progresso politico nella regione. In questo senso, secondo l'APM Ischinger è anche corresponsabile del mantenimento della così detta Republika Srpska, regione mono-etnica e serbo-nazionalista, nella quale tuttora molti dei responsabili e partecipanti all'etnocidio della popolazione musulmana continuano a rivestire funzioni di alto profilo.

Una ulteriore conseguenza degli Accordi di Dayton è stata la dispersione su quattro continenti di circa un milione di profughi bosniaci. Molti non hanno potuto tornare a casa poiché provenivano da quella regione che oggi si chiama Republika Srpska. Fino all'esplosione del conflitto balcanico Musulmani, Ortodossi, Cristiani cattolici ed Ebrei avevano vissuto insieme in Bosnia-Erzegovina per più di 500 anni.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060316ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060310bit.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050427it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050201it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040616it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040526ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040319ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040318it.html | www.gfbv.it/3dossier/rom-it.html | www.gfbv.it/3dossier/linkgfbv.html#rom

* www: www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/5275/1/42/ | www.who.int | www.eumap.org