Graziano: l’UNIFIL è impegnata nel realizzare il cessate il fuoco permanente, non la pace



Graziano: l’UNIFIL è impegnata nel realizzare il cessate il fuoco permanente, non la pace 

 

Da Daily Star

10 ottobre 2007

traduzione di Mariella Megna - www.laltralombardia.it

 

Beirut. Il generale Claudio Graziano, comandante dell’UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) ha dichiarato che spera che il Libano non sprofondi nel caos politico, facendo intendere che le Nazioni Unite non interferiscono negli affari interni del paese. In un’intervista al quotidiano As Safir apparsa martedì (n.d.t. 9 ottobre) Graziano afferma che l’UNIFIL “ lavora ai sensi della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza ONU” che lui dice “costituisce una nuova opportunità per tutto il Libano”.

“Siamo qui per far rispettare la risoluzione 1701”ha detto Graziano. “Ho l’incarico di mantenere la sicurezza a sud del fiume Litani e di applicare i protocolli della 1701”.

Graziano ha espresso sostegno per “qualsiasi sviluppo politico che faccia gli interessi del popolo libanese”.

“Sarebbe meglio se i Libanesi non arrivassero ad un vuoto di potere presidenziale e non assistessero alla formazione di due governi in opposizione tra loro” ha detto. “Il processo di pace può essere porato avanti da un governo unico, forte ed unito”.

Graziano sottolinea che l’UNIFIL è al comando del Consiglio di sicurezza, nel caso che si formino due governi rivali in Libano.

Ha anche riaffermato che l’incarico dell’UNIFL consiste nell’ottenere  un cessate il fuoco permanente e non nel portare la pace generale in tutta la zona.

“Sto lavorando per  rafforzare il contingente dell’esercito libanese fornendo loro l’addestramento necessario e l’equipaggiamento per essere in grado di far fronte alla situazione” ha detto Graziano.

Afferma che le sue forze sono “seriamente” impegnate con le continue violazioni dello spazio aereo da parte di Israele, “anche se è una questione che ha bisogno di tempo alle Nazioni Unite”.

Commentando le misure di sicurezza degli Hezbollah per prevenire gli attacchi israeliani al segretario generale Sayyed Hassan Nasrallah, Graziano ha ripetuto che la sua missione è circoscritta alla zona a sud del fiume Litani fino alla Blue Line.

“ Ciò che ci interessa è di avere la zona a sud del Litani fino alla Blue Line libera da armi ad eccezione di quelle dell’esercito libanese e dell’UNIFIL” ha detto.

Alla domanda se le forze internazionali temono attacchi contro di loro, il comandante ha risposto “gli attacchi potrebbero aver luogo in ogni momento e consideriamo questa probabilià con molta attenzione”.

“ Alcuni gruppi terroristici sono contro la stabilità del Libano” ha detto Graziano. “ Ma stiamo collaborando con le forze di sicurezza libanesi e con l’esercito, così come con i sindaci e i mukhtars, per fornire ai nostri soldati la protezione necessaria.”

“Naturalmente ci sono terroristi che si oppongono al progresso del Libano e ci odiano perché ci considerano nemici”, ha aggiunto, “ ma noi non siamo nemici del Libano”.

Graziano ha accennato ai rapporti dell’UNIFIL con la comunità locale, escludendo la presenza di rapporti ufficiali con qualsiasi partito, soprattutto con Hizbullah.

“La situazione nel sud è buona,” ha detto “ Ci sono oltre diecimila soldati libanesi e 12mila soldati del contingente internazionale”.

“Le persone forse si lamentano di una così gran numero di militari” ha aggiunto, “ ma stiamo offrendo servizi umanitari oltre che a mantenere la pace.”

Graziano ha riferito che 500 locali lavorano nel quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura, mentre altri 3000 lavorano nei settori orientali ed occidentali.

Martedì (n.d.t 9 ottobre) si è tenuto a Naqoura un vertice tra i rappresentanti ONU e dell’esercito sia libanese che israeliano per discutere l’applicazione della 1701 e le violazioni della Blue Line.”

“La discussione è stata costruttiva” ha detto Graziano, “ speriamo di ottenere progressi per i markers  lungo la Blue Line” L’UNIFIL ha provveduto a riposizionare i markers dopo che alcuni erano stati distrutti o abbattuti durante la guerra dell’estate 2006.

Si è tenuta separatamente una cerimonia in cui Abdel Mohse Husseini capo dell’unione delle municipalità del dipartimento di Tiro si è accomiatato dal comandante uscente del contingente italiano, Maurizio Fioravanti.

“Il Libano ha superato dure crisi e condizioni e sta vivendo ora una situazione difficile, comunque il futuro sarà prospero" ha detto Fioravanti.

 


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