Re: I: Re: libro



COMUNITA' PALESTINESE NEL VENETO

COMUNE DI PADOVA

 ISTITUTO DI CULTURA ITALO PALESTINESE AL QUD

 

Giovedì 6 novembre 2008 alle 20.30

SALA NASSIRJA

P.zza Capitaniato Quartiere 1- PADOVA

ORGANIZZANO

UN’ INCONTRO CON L’AUTORE

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

"MEMORIE"

di

SALMAN NATUR

Scrittore Narratore - Attore - Giornalista Palestinese

L’autore racconterà le memorie sue e del suo popolo palestinese

prima e dopo il 1948

 

Introduce

Francesco Bicciato Assessore alla pace e alla cooperazione internazionale

Nel corso dell’incontro

L’attrice Saida Puppoli reciterà alcuni brani del libro.

Aderiscono:

Mezza Luna Rossa Palestinese; A.C.S. ; Associazione per la Pace; Donne in Nero; Agronomi Senza Frontiere

 

Memoria raccoglie i brandelli di una realtà frantumata, sopravvissuti agli anni e ai giorni di un secolo che ha conosciuto, tra molte altre tragedie, la distruzione della Palestina, lo sradicamento della sua popolazione e la creazione di uno Stato coloniale sul suo territorio. Salman Natur affida il racconto della catastrofe alle riflessioni e ai ricordi di voci che sottraggono alla distruzione e all’oblio singolari e sconcertanti momenti della propria storia.

Memoria alterna primi e secondi piani, oblitera le "questioni private", così presenti nella letteratura della nostra Resistenza, e guida il lettore tra le case cancellate o ancora in piedi, perché imprima nella memoria ciò che è accaduto all’intero paese e al più piccolo dei suoi abitanti.

Salman Natur nasce in una cittadina a sud di Haifa, (Daliyat al-Carmel, 1949) in una famiglia drusa, studioso di filosofia, giornalista, saggista, autore di racconti e pièces teatrali, ad oggi ha pubblicato una trentina di libri di vario genere: romanzi, libri per bambini e testi teatrali, alcuni dei quali stanno per essere tradotti in inglese, francese e italiano.

È noto come traduttore di racconti dall’ebraico: è sua la traduzione in arabo del romanzo di David Grossman Il vento giallo. Memoria è il suo primo testo tradotto in italiano. Alcune delle sue opere più conosciute sono: Thakira (Memoria), Uà Ma nasina (Non abbiamo ancora dimenticato), Intithar (In attesa), Safar ala Safar (viaggio nel viaggio).

Dopo gli studi di filosofia ha dedicato tutto il suo interesse alla questione arabo-israeliana con particolare attenzione al problema dei profughi e alle loro testimonianze attraverso racconti e memorie del popolo palestinese. L’esercizio del suo lavoro di giornalista e scrittore impegnato, scomodo al governo israeliano, ha limitato la sua libertà non solo professionale ma privata e quotidiana. Salman, cresciuto in un villaggio druso, vive inoltre sulla pelle i conflitti d’identità della sua comunità.

Primo presidente dell’associazione degli scrittori arabi in Israele, dal 1968 al 1990 ha curato le pagine culturali del quotidiano "Al-Ittihad" e della rivista "Al-Jadid" di Haifa.

Membro della direzione del Centro "Adalah", direttore della rivista "Qadaya Isra’iliyya", è attivamente impegnato nel far conoscere la filosofia araba e la cultura palestinese – soprattutto in ambito universitario –, ha partecipato alla realizzazione di diverse fondazioni allo scopo di promuovere lo sviluppo della musica araba, la formazione culturale della società palestinese in Israele,.

Ha contribuito alla nascita del Centro Artistico per arabi ed ebrei per la pace e contro l’occupazione. Tuttora è membro attivo del Centro Culturale "Al Diwan Al Arabi" con sede ad Haifa.