RE: CORRIERE DELLA SERA- Gadi Taub: " Perchè Destra e Sinistra sostengono questi raid "



I giornali li leggiamo tutti, e tutti sappiamo pesare quanta verità contengono, in questo caso pari a zero.
La tregua negoziata per il tramite dell'Egitto, iniziata il 19 giugno, è stata rotta da Israele con una serie di raid che, nella notte tra il 4 ed il 5 novembre, hanno ucciso 7 militanti di Hamas.
Senza contare che, contrariamente alle promesse, Israele non ha mai allentato l'assedio a Gaza, vietando l'accesso persino ai convogli umanitari.
Non si era mai visto che persino l'UNRWA dovesse chiudere per mancanza di beni alimentari da distribuire.
Non si era mai visto un crimine contro l'umanità come quello commesso da Israele, nell'indifferenza dei governo occidentali (ma non solo), costringere letteralmente alla fame un'intera popolazione di un milione e mezzo di persone, costrette a rovistare tra i rifiuti o a mangiare persino l'erba, a cucinare bruciando sterpi di legno o persino pezzi di plastica.
Senza contare che, più e più volte negli anni, Hamas aveva proposto a Israele una tregua di lungo periodo, sempre sdegnosamente rifiutata da Israele perchè con i "terroristi" non si tratta.
Quello in atto a Gaza è un massacro ingiustificato e inammissibile, altro che storie.
Rovesciare i governi che non piacciono agli Usa o a Israele sta diventando un'abitudine, legittimata dai rapporti di forza; ammantarli di giustificazioni risibili non vale, tuttavia, a cambiare la realtà di un bagno di sangue che grida vendetta e dovrebbe esser giudicato da un tribunale internazionale come crimine di guerra.
Vittorio




From: scienzaperluomo at yahoo.it
To: conflitti at peacelink.it
Subject: CORRIERE DELLA SERA- Gadi Taub: " Perchè Destra e Sinistra sostengono questi raid "
Date: Mon, 29 Dec 2008 11:29:03 +0100


CORRIERE DELLA SERA- Gadi Taub: " Perchè Destra e Sinistra sostengono questi raid "

Per gli israeliani, di destra o di sinistra, è chiaro che l'incessante martellamento di razzi contro la popolazione civile non può essere più tollerato. Non è questione di opinione politica, né prerogativa di Israele. E' solo che gli israeliani hanno impiegato molto, troppo tempo per arrivare a questa conclusione.Immaginate 12.000 missili che si abbattono su Milano, su Dallas, o su Liverpool. Gli italiani, gli americani o gli inglesi non resterebbero a lungo con le mani in mano. Certo, non tanto a lungo quanto ha fatto Israele. Ma nel caso di Israele si applicano sempre, stranamente, due pesi e due misure. Hamas può permettersi di puntare i suoi missili contro la popolazione civile, infischiandosene delle responsabilità, mentre una qualsiasi reazione israeliana, per quanto accuratamente siano stati scelti gli obiettivi strategici, viene subito bollata come crimine di guerra. E' impossibile vincere a questo gioco — fermare cioè il lancio dei razzi — se una parte rispetta le regole e l'altra no.
E' triste che si sia giunti al punto in cui solo un raid massiccio può metter fine a queste aggressioni. Se la comunità internazionale, come pure Israele, avesse adottato misure più stringenti — un boicottaggio economico, la sospensione delle forniture di gas fino alla cessazione totale degli attacchi missilistici — si sarebbe potuto evitare l'intervento militare. Ma se Hamas non si assume mai le proprie responsabilità, e se Israele deve farsi carico dell'incolumità dei cittadini di Gaza, mentre il governo di Gaza non se ne preoccupa minimamente, allora Hamas può permettersi il ruolo dell'aggressore che veste anche i panni della vittima. Israele si è ritirato da Gaza unilateralmente, riconoscendo che l'occupazione non poteva protrarsi all'infinito. Ma da allora Hamas non ha fatto altro che dimostrare a Israele che il ritiro è stato una pessima idea. E per tutta risposta lo Stato ebraico è diventato bersaglio dei missili palestinesi.
Sotto queste circostanze, il raid israeliano contro Gaza non è soltanto giustificabile, ma addirittura necessario per tutti coloro che credono che occorra metter fine anche all'occupazione della Cisgiordania. Perché per fare il passo successivo Israele deve sapere con certezza che è possibile impedire le aggressioni missilistiche, che potrebbero colpire Tel Aviv e Gerusalemme in caso di ritiro da quella regione. Per questo motivo i sostenitori della pace sono anch'essi favorevoli al raid su Gaza. E hanno ragione sia sotto il profilo morale che da un punto di vista pragmatico. Tra non molto si leveranno da ogni parte del mondo grida di condanna contro Israele, ma fino a quel momento Israele deve dimostrare a Hamas che è pronto a pagare il prezzo, anche internazionale, per ristabilire un deterrente. Qualunque altra azione sarebbe una resa ai nemici della pace.


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