ISM-Italia Quer pasticciaccio brutto de via Merulana



Una prima risposta ai mandanti e agli esecutori di una manovra miserrima contro ISM-Italia.
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Quer pasticciaccio brutto de via Merulana*
Comunicato numero 1

Accadono cose all'apparenza sorprendenti in molte parti del mondo e anche nei pressi di via Merulana (1), con ramificazioni in altre regioni e anche all'estero. Ma la sofisticata citazione letteraria è del tutto fuori luogo e assai riduttiva. Bisognerebbe parlare della fauna di via Tuscolana e dintorni, o, meglio ancora, riprendere il discorso di Michel Chossudovsky (2) sulla manipolazione del dissenso.

Privi di argomentazioni politiche e incapaci di confrontarsi sul piano delle idee, per il  livello morale, culturale e politico da impero basso, anzi bassissimo, alcuni*, adusi* a compiacere le impotenze di qualche prepotente e coinvolt* in disinvolti collaborazionismi (3), reagiscono ai fastidi provocati dalle minoranze etiche ed eretiche, che hanno il cattivo gusto della non-collaborazione e della non-menzogna, con le armi della calunnia, della diffamazione e della delegittimazione, trovando ascolto, ahimé, anche in organizzazioni (4) che dovrebbero evitare di cadere in certe trappole, come invece è accaduto, e sprofondare, tradendo le loro storie e i loro principi, trascinate da qualche tristo dicitore di menzogne.

Se ne potrebbe scrivere un ottocentesco feuilleton, iniziando con il ricordo di quanto avvenne a margine del seminario svoltosi a Biella nel 2006, con la partecipazione di Omar Barghouti, Wasim Dahmash, Giorgio Frankel, Jamil Hilal, Gideon Levi, Ilan Pappé, Mazin Qumsiyeh, Tanya Reinhart, Aharon Shabtai, durante il quale si parlò per la prima volta in Italia, tra molte altre cose e con cognizione di causa, di boicottaggio e di pulizia etnica della Palestina, argomenti ostici e fastidiosi per i palati facili dei collaborazionisti nostrani, che non distinguono tra oppressori e oppressi, promuovono cinici dialoghi dal basso e continuano a tentare di normalizzare l'anormale (5). Uno dei relatori fu accusato di essere un negazionista, accusa rivelatasi del tutto falsa, ma ripresa successivamente in una mailing list sul boicottaggio.

Gli ultimi attacchi in ordine di tempo contro ISM-Italia, iniziati alla fine dello scorso anno con diffamazioni e provocazioni, sono proseguiti senza sosta, con successivi e più pesanti livelli di diffamazione e di travisamento dei fatti, riuscendo nelle settimane scorse a far mettere in discussione, senza alcuna motivazione ufficiale, i rapporti con l'organizzazione palestinese di riferimento. Il tutto è avvenuto utilizzando alcune modalità (creare doppioni e fare confusione) usate, ad esempio, da altri gruppi, per promuovere nel 2009 una campagna per il diritto allo studio dei palestinesi, finita in un nulla di fatto, organizzata per bloccare e paralizzare il lancio della campagna di boicottaggio accademico e culturale di Israele promossa da ISM-Italia.

Qui ci troviamo di fronte al tentativo, di una violenza e di una volgarità senza precedenti, di delegittimare una delle poche voci critiche sulla questione palestinese esistenti in Italia, violenza che è la negazione di uno dei principi fondanti dell'ISM.

La documentazione a nostre mani è sufficiente per dimostrare di quale impasto immorale, di quale disprezzo per il lavoro culturale, di quale dimensione politica sia fatto il gruppetto  di provocatori (6), artefici di questo attacco miserrimo, con il sostegno di elementi di qualche gruppo di “solidarietà (7) e di qualche “pacifista” legato strettamente con la leadership collaborazionista palestinese (8).

ISM-Italia risponderà, come è suo costume, a livello politico, proseguendo con determinazione nelle iniziative e nelle denunce politiche (9).

Continuerà il lavoro culturale, giudicato da molti prezioso e insostituibile (La pulizia etnica della Palestina di Ilan Pappé è alla seconda ristampa).

Metterà a punto, anche sulla base dei risultati molto positivi dei primi quattro corsi di formazione organizzati nel 2012 (Milano, Roma, Ivrea e Udine), e di quelli che seguiranno, un insieme di corsi atti a fornire gli strumenti necessari per formare attivisti consapevoli e superare una situazione caratterizzata da un dilettantismo presuntuoso e inconcludente.

Lavorerà per inviare in Palestina attivisti in grado di non fare danni, non solo in loco, ma sopratutto al loro ritorno in Italia.

Free Palestine! Boycott Israel!

ISM-Italia, Torino 8 ottobre 2012

Queste sono le prime pagine di un dossier che finirà per raccontare per filo e per segno fatti e misfatti dei mandanti e degli esecutori di questa manovra miserabile.

Note
(1) Quer pasticciaccio brutto de via Merulana è un romanzo dello scrittore italiano Carlo Emilio Gadda. Apparve per la prima volta in cinque puntate sulla rivista Letteratura nel 1946 e venne pubblicato in volume 11 anni dopo, ad opera dell'editore Garzanti.
(2) Fabbricando dissenso - Le elites del capitale globale controllano i movimenti popolari di Michel Chossudovsky, www.rebelion.org del 12/11/2010.    
(3) In Italia ci sono anche alcuni addetti a tradurre interviste e note di Salam Fayyad, il     primo ministro palestinese, collaborazionista a pieno tempo con gli israeliani e        impegnato a riprendere inutili negoziati per la soluzione due popoli – due stati (Vedi  Non ci sarà uno Stato palestinese di Ziyad Clot, Zambon 2011)
(4) L'ISM Palestine
(5) L'eccezionalità di Israele: normalizzare l'anormale, PACBI, 6 novembre 2011
www.ism-italia.org/wp-content/uploads/Normalizzare-lanormale-PACBI.pdf
(6) Si sono dati il nome di rete italiana ISM, almeno per creare un po' di confusione.
(7) Ad esempio alcuni aderenti alla rete romana di solidarietà.
(8) Persona che subito informata del risultato finale se ne è anche compiaciuta.
(9) Vedi Boicottare Israele: una pratica non violenta di Diana Carminati e Alfredo Tradardi,    DeriveApprodi 2009

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