"rassegna stampa: Dossier segreto della Monsanto, «Dann" i ai topi nutriti con gli Ogm».



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da "Corriere.it" - 23-05-05
Dossier segreto della Monsanto rivelato dalla stampa britannica. «Danni ai
topi nutriti con gli Ogm». Test su un nuovo tipo di mais. La società: le
anomalie sono normali in un simile campione statistico.
LONDRA - Reni più piccoli del normale, anomalie nel sangue che fanno pensare
a un serio attacco al sistema immunitario, possibilmente a un tumore. E' la
prova che alcuni alimenti geneticamente modificati (Ogm) possono a lungo
termine essere nocivi all'organismo? Se lo chiede il giornale britannico
«Independent on Sunday» pubblicando stralci di un rapporto segreto preparato
per il gruppo Monsanto su un tipo di mais ogm che potrebbe presto essere
introdotto sul mercato europeo. I topi di laboratorio alimentati con Mon
863, un mais cui E' stata aggiunta una

Mais transgenico
tossina per renderlo più resistente, hanno mostrato di avere problemi fisici
che secondo diversi esperti sono «estremamente preoccupanti». «Sono
risultati che sembrano indicare un grosso problema al sistema immunitario -
ha detto all' Independent Malcolm Hooper, docente di chimica all'università
di Sunderland -. Se avessi dati come questi davanti a me concluderei che
assolutamente non si può dare il nullaosta affinché questo prodotto arrivi
ai consumatori». Ugualmente allarmato Michael Antoniu, professore di
genetica molecolare alla scuola di medicina del Guy's Hospital di Londra:
«Da un punto di vista medico - ha detto - questi risultati sono estremamente
preoccupanti. Sono rimasto molto sorpreso dalla quantità di anomalie
rilevate».
Per la Monsanto, che non vuole rendere pubblico il rapporto perché «contiene
informazioni commerciali riservate che potrebbero essere utilizzate dalla
concorrenza», nei risultati dello studio, lungo 1.139 pagine, non c'E' nulla
di sorprendente. Le anomalie nei topi, ha detto un portavoce all'Independent
on Sunday, non hanno significato e rispecchiano le normali variazioni all'
interno di un gruppo di tale entità. «Se veramente sono tanti gli esperti
che hanno dubbi sulla credibilità dei nostri studi avrebbero dovuto
esprimerli alle autorità competenti. Dopotutto il Mon 863 non E' nuovo. Nove
organizzazioni mondiali, dal 2003 ad oggi, lo hanno definito sicuro quanto
il mais convenzionale».
Venerdì scorso Gran Bretagna e nove altri Paesi europei hanno votato a
favore dell'introduzione del mais transgenico, senza però che sia stato
raggiunto il quorum necessario per assicurare luce verde. Secondo l'
Independent on Sunday, diversi esponenti del governo sono «talmente
preoccupati dai ritrovamenti che hanno chiesto ulteriori informazioni». Il
giornale cita anche Beatrix Tappeser, consulente del governo tedesco sugli
ogm, secondo la quale «andrebbero svolte altre verifiche per avere la
coscienza a posto». L'Europa rimane uno dei principali ostacoli alla
diffusione degli ogm, un mercato che globalmente vale secondo gli esperti
circa 4,2 miliardi di euro l'anno. Nei Paesi Ue l'opposizione non accenna a
diminuire. Stando a una conferenza organizzata la settimana scorsa al
Parlamento di Bruxelles dall'Assemblea delle Regioni d'Europa, sono una su
tre le Regioni che chiedono di restare «ogm free». Negli Usa la situazione
non potrebbe essere più diversa. Secondo alcune stime il 75% dei cibi pronti
sul mercato statunitense contiene ingredienti transgenici. Il primo grosso
allarme in Europa sulla sicurezza degli ogm era giunto nell'agosto del 1998,
quando Arpad Pusztai, del prestigioso Rowett Research Institute di Aberdeen,
in Scozia, aveva annunciato che topi nutriti con patate geneticamente
modificate avevano riportato problemi al sistema immunitario e accusato un
rallentamento della crescita. Era un momento molto delicato per il governo
di Tony Blair, che stava cercando di dare al Regno Unito un ruolo portante
nella rivoluzione delle biotecnologie. Sembra che due telefonate da Downing
Street siano bastate a costringere al silenzio Pusztai, nonché a rovinare la
sua carriera.
(Paola De Carolis - 23 maggio 2005)
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tratto da "newscoldiretti" n. 341 - 23/05/05

OGM: COLDIRETTI,  MANTENERE SALDO PRINCIPIO DELLA PRECAUZIONE
"Occorre mantenere saldo il rispetto del principio di precauzione e
coinvolgere le parti sociali nelle analisi e nella ricerca dalla quale
emergono sempre più di frequente risultati allarmanti, discordanti e
comunque certamente non rassicuranti sugli effetti degli ogm sulla salute".
E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare le rilevazioni del domenicale
inglese Independent on Sunday che pubblica i risultati di una ricerca
segreta condotta dalla Monsanto nella quale si evidenziano problemi per topi
alimentati con ogm. Quanto E' emerso mette a nudo - sottolinea la
Coldiretti - la debolezza nel sistema europeo dell'agenzia europea per la
sicurezza alimentare e il fatto che l'Europa non sembra dimostrare capacità
di mettere a sistema una ricerca autonoma che garantisca gli obiettivi di
sicurezza della salute e di salvaguardia dell'ambiente. Serve dunque più
ricerca senza improvvisazioni e - conclude la Coldiretti - si conferma la
validità della scelta fatta per difendere l'agricoltura nazionale dai rischi
di contaminazione del biotech e di garantire il diritto ad acquisti
consapevoli da parte dei consumatori con una etichettatura trasparente.
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