ma il salto dell'azione lo fa solo chi sta male?



mi sono riletta un po' di volte le mail che sono venute ultimamente.

e mi e' nata una seconda domanda. :)

qualcuno di voi sa se c'e' stato un momento nella storia umana in cui la
rivoluzione l'ha fatta chi stava bene e non chi stava male?

perche' io credo che il vento dell'azione nasce quando siamo feriti o
qualcuno a cui teniamo e' ferito veramente.

o quando ci stanno per togliere qualcosa a cui teniamo (vedi il caro
prezzi del petrolio)

dopo aver scritto la mail due settimane fa, mi sono presa un libro di
martin luther king in biblioteca. I have a dream.
volevo capire cosa ha mosso lui e come lui muoveva le masse.

be', mlk parlava a masse schiacciate dall'apartheid americano (curioso
come a soli 40 anni di distanza dai linciaggi accettati dalla legge, gli
usa si trovino ad esportare la democrazia..).

mi sono guardata Bread and Roses di Ken Loach ieri sera. la marcia degli
uomini delle pulizie messicani a los angeles nel 2000 per migliori
condizioni di lavoro.

cosi' ecco tornare il vecchio dubbio: se c'e' qualcuno che cambiera' la
sorte del mondo avra' la pelle di un altro colore da quella bianca.
e lo fara' per avere un futuro migliore.

e noi? noi che abbiamo gia' un futuro rosa e che siamo preoccupati per
la pensione o per l'avvenire dei nostri figli?

noi abbiamo un sacco di soldi. non sarebbe meglio mandarne una decisa
quota a qualche sindacato indiano, qualche ong cinese, anziche'
investire tanta energia e risorse in cambiare lievemente il nostro stile
di vita?

stasera mi sa che sono un po' provocatrice. sara' il raffreddore forte.

ma queste sono domande che io mi faccio e di cui non sono tanto sicura
della risposta.

un saluto affettuoso
nicoletta