CS: Commercio equo in discussione al parlamento Europeo: la posizione di Agices



AGICES
Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale
comunicato stampa

Per interviste: Alberto Zoratti, vicepresidente +39 349 6766540
Per informazioni: Monica Di Sisto, ufficio stampa + 39 335 8426752
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IL COMMERCIO EQUO IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
AGICES interviene alla prima audizione, organizzata dalla presidente della
Commissione Sviluppo del Parlamento UE Luisa Morgantini

Bruxelles, 28 apr - Quote di mercato che superano abbondantemente le due
cifre percentuali, arrivando a toccare il 47% del mercato delle banane in
Svizzera od il 20% del mercato del caffè in Gran Bretagna. Livello di
consapevolezza tra i cittadini in netto aumento, con punte del 74% in
Francia che dichiara di conoscere il Fair Trade ed i suoi prodotti. E’ un
Commercio equo in chiaro consolidamento, quello che si è presentato alla
Commissione Sviluppo del Parlamento Europeo a Bruxelles dal 25 aprile
scorso, grazie all’iniziativa congiunta del parlamentare verde Frithjof
Schmidt e della parlamentare italiana Luisa Morgantini, presidente della
Commissione Sviluppo del Parlamento Europeo, da anni attiva sulle tematiche
Nord-Sud e dei diritti umani. Una presentazione che porterà in breve tempo
ad una presa di posizione sul tema dell’intero Parlamento dell’Unione a
Strasburgo.

“Il commercio equo oltre che una buona pratica risulta essere una nuova
forma di protagonismo sociale dei cittadini europei, è quindi importante”
secondo la presidente Morgantini, “costruire le condizioni perché i
movimenti e le Ong legate al mondo dell’economia solidale siano parte
attiva del processo. Per questo ho deciso di coinvolgere direttamente le
reti italiane”.

Il lavoro di stesura del documento presentato ha visto la convergenza tra i
parlamentari della Commissione e le reti internazionali del Fair Trade, che
ha permesso una forte interazione tra movimenti ed istituzioni.
“Il Commercio equo che si è presentato a Bruxelles” spiega Alberto Zoratti,
vicepresidente di Agices, l’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo
e Solidale, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa del
Commercio equo italiano, intervenuto a Bruxelles insieme alle reti
maggiormente rappresentative del fair trade in Europa “è una realtà
consolidata ed in netta crescita. Ma la maturità di un movimento, che si
poggia sulla capacità di essere soggetto economico e di saper interloquire
con le istituzioni, risiede anche nell’essere soggetto attento alla
sostenibilità e alle contraddizioni".

"La richiesta di un riconoscimento istituzionale, utile per un movimento di
cittadini come il nostro” continua Zoratti, “non può non fare i conti con
la politica commerciale della Commissione Europea, che vede gli Accordi di
Partenariato Economico con l’Africa, la questione della liberalizzazione
dei Servizi e dell’apertura dei mercati come elementi centrali. Perché il
Commercio equo non diventi un utile paravento, è importante agire su più
piani, primo fra i quali la denuncia di strategie commerciali che lungi
dall’emancipare le periferie del mondo, rischiano di legarle a doppia
mandata agli interessi dei grandi gruppi economici e finanziari”.

Il Parlamento Europeo, dunque, continuerà a lavorare nei prossimi mesi sul
tema del commercio equo e solidale e le organizzazioni hanno annunciato di
continuare a seguire i lavori con grande attenzione, in attesa del primo
parere che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane