rassegna stampa: I TEDESCHI (E GLI SVIZZERI) (E I FRANCESI) MANGIANO RISO OGM.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "green planet" - 18/09/06
I TEDESCHI (E GLI SVIZZERI) (E I FRANCESI) MANGIANO RISO OGM.
C'è da morire dalle risaie. I chicchi illegali «firmati» Bayer, vietati
dall'Unione europea, sono già nella catena alimentare. E i consumatori
continuano a fare da cavie.
ANALISI RIVELANO LA PRESENZA IN FRANCIA DI UNA VARIETÀ DI RISO OGM AMERICANO
VIETATO ANCHE NEGLI USA.
Si è appreso ieri che un riso geneticamente modificato, la cui
commercializzazione è vietata in Europa, è stato trovato in carichi di riso
americano importato in Francia e in Svezia.
Per la Francia, su venti campioni sospetti, sette sono risultati positivi.
L’esito dell’analisi dovrebbe, con tutta probabilità, essere rapidamente
confermato. Questo, almeno, stando a quanto afferma a Bruxelles una fonte
vicina alla Commissione dato che, a Parigi, la DGCCRF (Direzione generale
della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi) affermava di
"non avere abbastanza elementi" per confermare l'informazione (dovrebbe
emettere oggi un comunicato sulla questione).
In Francia, le analisi di legge sugli OGM sono sotto responsabilità del
DGCCRF, e vengono effettuate dal suo laboratorio di Strasburgo.

Proprietà di Bayer
La Federazione europea delle riserie, che copre il 90% del commercio del
prodotto nell'Unione europea, ha annunciato da parte sua che trentatre
campioni hanno rivelato la presenza della varietà di riso incriminata,
conosciuta sotto il nome di LL601 (LibertyLink 601).
I Paesi Bassi hanno fatto sapere ieri che le loro analisi avevano trovato
tracce della varietà in un carico di 20.000 tonnellate di riso americano.
Questa serie di scoperte fa seguito alla richiesta della Commissione, il 24
agosto e il 5 settembre, di rafforzare i controlli sulla presenza eventuale
di LL601 nel riso importato alla rinfusa degli Stati Uniti.
Questo riso geneticamente modificato ha fatto parlare di sé per la prima
volta oltre Atlantico, il 18 agosto scorso.
Tracce di questa varietà, la cui coltivazione peraltro non è autorizzata,
erano state trovate sul mercato americano. Proprietà di Bayer, il LL601 è
resistente al diserbante Liberty prodotto dalla ditta tedesca.
Bayer dichiara di avere ereditato di questo riso acquistando alla fine del
2001 la ditta Aventis Cropscience, che lo aveva acquistato a sua volta da
una piccola impresa tedesca, Agrevo, ormai scomparsa.
Bayer afferma non avere mai previsto di sviluppare la coltura e la
commercializzazione del LL601.
L'impresa spiega che Aventis aveva sospeso le ricerche sulla varietà fin dal
2001; se il LL601 non ha ottenuto un'autorizzazione sul territorio
americano, una procedura che comunque è estremamente facile per gli OGM, è
perché  l'industria non l’aveva richiesta e non perché il prodotto
presentasse un rischio particolare.
Quando la presenza del LL601 è stata resa pubblica negli Stati Uniti, il
dipartimento dell'agricoltura ha immediatamente segnalato che "questa
varietà particolare di riso e la molecola che contiene non rappresentano
minacce per la salute umana o vegetale".
La molecola prodotta è in ogni caso presente a livello di traccia nel riso
geneticamente modificato.
Le prove per l'individuazione del LL601 effettuate negli Stati Uniti e in
Europa hanno avuto la collaborazione della Bayer, che ha comunicato la
sequenza genetica che può permettere la sua identificazione.

Tracciabilità
L'entrata fraudolenta del LL601 in Europa non è dunque un affare sanitario,
sostiene Bayer, ma soltanto regolamentare, che mette in luce la ripetuta
incapacità dei poteri pubblici americani di garantire la tracciabilità degli
OGM, come preteso dalla normativa europea.
È almeno l'analisi che ne fa Yves Bertheau, ricercatore all'INRA (Institut
national de la recherche agronomique), che coordina un progetto europeo
sulla coesistenza e la tracciabilità dei settori OGM e non ogm.
L’immissione sul mercato internazionale di un riso non autorizzato come il
LL601 segue il, caso dello Starlink, nel 2000: un mais geneticamente
modificato autorizzato soltanto per l'alimentazione animale aveva
contaminato snack per l’alimentazione umana, e dopo il caso del mais  Bt 10,
quando si era scoperto che Aventis aveva coltivato e commercializzato questo
mais  per quattro anni senza autorizzazione.

"Gli americani sono talmente obnubilati dai loro OGM che la FDA (l'agenzia
americana di sicurezza alimentare) dirà ancora una volta che non ci sono
problemi sanitari e si accontenterà di comminare una piccola multa",
anticipa Yves Bertheau.

Il ministero americano dell'agricoltura (USDA) ha del resto annunciato di
aver dato il via a una procedura di autorizzazione …retroattiva.
L'origine della contaminazione da parte del LL160 resta ancora oggi
inspiegata.
Il ministero americano ha annunciato di avere promosso indagini.
In Europa, questa scoperta comporterà un aumento delle analisi per
l'individuazione di OGM nel riso, garantite dai servizi incaricati dei
controlli e del rispetto della legge.
Ma anche dai laboratori privati, su richiesta dell'industria alimentare
interessata a garantire la qualità dei prodotti che immette sul mercato.
L'allarme rischia di durare ancora molti mesi.
(fonte: Le Figaro, "Du riz OGM illégal détecté en France", 13 settembre
2006 - Traduzione di Roberto Pinton per Greenplanet)
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RISO OGM NEI SUPERMERCATI TEDESCHI.
Biotech Greenpeace scopre ogm illegali made in Usa in alcuni supermercati
della Germania.
Chicchi «firmati» Bayer Il riso illegale, vietato dall'Unione europea, è già
nella catena alimentare. E proprio ieri il colosso tedesco, che ha messo in
ginocchio i contadini americani, ha chiesto di regolarizzare il suo prodotto
a contaminazione avvenuta. Coldiretti chiede più controlli ma rassicura i
consumatori, le industrie invece tacciono
Chi cerca trova.
E non deve essere troppo complicato, ironizzano gli attivisti di Greenpeace,
se in pochi giorni un povera associazione ambientalista scopre per
l'ennesima volta organismi geneticamente modificati illegali in territorio
europeo. La nave bloccata nel porto di Rotterdam con 20 mila tonnellate di
riso proveniente dagli Stati Uniti e inquinato dalla BayerCropScience, ai
più ottimisti, poteva far pensare che in fondo i controlli funzionano.
Invece è vero il contrario. Lo dimostra il fatto che anche il riso ogm della
Bayer (il Liberty Link 601, «sfuggito» dai laboratori nel 2001 e mai
approvato per il consumo) è stato trovato in un supermercato tedesco.
Le analisi, ieri mattina, hanno confermato tracce in alcune confezioni di
riso parboiled a grana lunga Bon-Ri acquistate nei supermercati Aldi(la
settimana scorsa, in Francia, Inghilterra e Germania, è stato trovato riso
gm proveniente dalla Cina, con una proteina che aveva prodotto reazioni
allergiche nei topi).
Una notizia poco confortante proprio nel giorno in cui, a Bruxelles, la
Commissione europea si è riunita per cercare di mettere a fuoco una
situazione che ormai sembra sfuggita totalmente di mano.
Federica Ferrario, responsabile per la campagna ogm di Greenpeace Italia,
ricorda che la Bayer è recidiva, sollecita le industrie ad analisi più
puntuali e invita l'Unione europea a ritirare immediatamente dal mercato i
prodotti che contengono riso statunitense contaminato.
«La negligenza della Bayer - spiega - avrà pesanti conseguenze
sull'industria del riso statunitense. Questo test positivo potrebbe essere
solo il primo di una lunga serie. Esportatori, grossisiti e dettaglianti
rischiano ora di fronteggiare pesanti costi per effettuare analisi e ritiri
di prodotti, per non parlare di diminuzione delle vendite, riduzione dei
prezzi, e diffidenza dei consumatori.
Lo scandalo legato alla contaminazione con mais illegale StarLink, ha
causato nel 2001 danni di circa mezzo miliardo di dollari. L'attuale vasta
contaminazione del riso fa presagire un impatto ancora più pesante
sull'industria del riso».

Il colosso tedesco, proprio ieri, con una mossa che ha dell'incredibile, ha
cercato di correre ai ripari presentando una domanda formale al Dipartimento
per l'Agricoltura degli Stati Uniti affinchè venga riconosciuto - a
inquinamento avvenuto - il suo riso modificato.
Una scorrettezza che sconcerta Simona Capogna, di Verdi Ambiente e Società.
«Le autorità statunitensi - spiega - non solo sono state incapaci di evitare
la contaminazione, ma sembrano ora voler stare al gioco dell'azienda,
orientandosi verso la concessione dell'autorizzazione per il riso LL RICE
601. Come se non bastasse, dal rapporto fornito dalla Bayer, e ipocritamente
pubblicato sul sito del Dipartimento, mancano pagine e dati cruciali».

Le industrie italiane non importano quel tipo di riso dagli Usa, ma
l'ampiezza della contaminazione è tale che, sostiene Federica Ferrario, «si
tratta di un chiaro messaggio per tutto il comparto risicolo: se non sta
alla larga dagli ogm rischia danni enormi, perché, una volta che gli ogm
entrano nella filiera alimentare, per rimuoverli bisogna affrontare un
lavoro costoso, dunque è meglio prevenire a monte».
Un discorso che però non viene recepito da tutte le aziende nostrane, visto
che il presidente dell'Associazione Industrie Risiere Italiane, in questi
giorni, ha ribadito la sua apertura nei confronti degli ogm.
Coldiretti, da parte sua, si affanna a ribadire che l'Italia è
autosufficiente dagli Usa quanto a fabbisogno di riso. Rassicurati i
consumatori nostrani, Coldiretti ritiene comunque necessario «rafforzare il
sistema dei controlli con la rintracciabilità delle produzioni e
l'etichettatura di origine degli alimenti».
A questo punto è il minimo che si possa fare per «valorizzare la scelta ogm
free fatta dall'agricoltura nazionale», come auspica la stessa
organizzazione. Sempre che tutti i soggetti interessati siano dello stesso
avviso.
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SVIZZERA: SCOPERTO RISO OGM LL 601 IN UN DEPOSTIO MIGROS.
BERNA - Il riso americano geneticamente modificato LL 601 è arrivato anche
in Svizzera. Ne sono state scoperte tracce in un deposito della Migros.
Non è ancora chiaro se ne sia già stato venduto. I sili a rischio sono stati
subito bloccati, ha indicato la portavoce del grande distributore Monica
Glisenti, confermando una notizia diffusa dal Telegiornale della Svizzera
tedesca.
La Coop ha indicato in una nota di avere già sospeso a titolo precauzionale
la vendita del suo riso americano a chicchi lunghi, pur non avendo finora
riscontrato anomalie.
I due grandi distributori sono in contatto con l'Ufficio federale della
sanità pubblica a Berna per decidere sul da farsi. Si attendono pure
decisioni da parte dell'Unione europea.
La concentrazione di Ogm misurata alla Migros era dello 0,01% soltanto, ben
al di sotto del limite legale di tolleranza per gli organismi geneticamente
modificati, che è dello 0,9%, ha precisato Monica Glisenti.
L'LL 601 tuttavia non è stato autorizzato né negli Usa né in Europa. Non è
stato dunque finora incluso in una lista di tolleranza, essendo del tutto
vietato. La Migros ha subito bloccato un carico di circa 1500 tonnellate.
Nel Vecchio Continente l'allarme era scattato a fine agosto dopo che era
stata constatata la presenza nel porto di Rotterdam, in Olanda, di un carico
di 20.000 tonnellate di riso a grani lunghi americano potenzialmente
contaminato dall'LL 601, prodotto dalla Bayer CropScienc.
La nave proveniva da New Orleans e il carico era destinato in parte al Regno
Unito e in parte alla Germania.
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Pochi giorni dopo aver denunciato la presenza sul mercato europeo di riso
cinese Ogm, Greenpeace rivela oggi che riso Ogm della Bayer, proveniente
dagli Stati Uniti, è in vendita nei supermercati europei.

Questo riso transgenico è illegale, non essendo stato approvato per il
consumo umano o la coltivazione in alcun Paese.
Il comitato europeo per la sicurezza alimentare si riunisce oggi per
definire la risposta dell'Europa alla contaminazione con Ogm di riso e
prodotti contenenti riso, Greenpeace chiede all'Ue di adottare misure forti
per bloccare ulteriori contaminazioni.

Analisi condotte presso laboratori accreditati hanno confermato la presenza
di riso Liberty Link 601 nel riso parboiled a grana lunga di provenienza
statunitense in vendita in Germania presso i supermercati "Aldi".
"La negligenza della Bayer avrà pesanti conseguenze sull'industria del riso
statunitense", afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di
Greenpeace.
Questo test positivo potrebbe essere solo il primo di una lunga serie.

Esportatori, grossisti e dettaglianti rischiano ora di fronteggiare pesanti
costi per effettuare analisi e ritiri di prodotti, per non parlare di
diminuzione delle vendite, riduzione dei prezzi, e diffidenza dei
consumatori.
Lo scandalo legato alla contaminazione con mais illegale StarLink, ha
causato nel 2001 costi all'industria danni stimati nell'ordine di mezzo
miliardo di dollari.
L'attuale vasta contaminazione del riso, fa presagire un impatto ancora più
pesante sull'industria del riso.

"La prima domanda che poniamo sia alle autorità europee sia americane è:
quanto è vasta questa contaminazione nei prodotti già in vendita sugli
scaffali? La seconda: cosa stanno facendo per proteggere i consumatori?",
aggiunge Ferrario.

Greenpeace chiede all'industria del riso analisi sui prodotti a base di riso
destinati ai consumatori e all'Unione europea di ritirare immediatamente i
prodotti contenenti riso statunitense contaminato.

In meno di due settimane Bayer è stata oggetto di quattro azioni legali
collettive, ma rischia di più.
Già diverse navi cariche di riso statunitense sono state fermate e
probabilmente le analisi risulteranno positive al riso Ogm della Bayer
LL601.
Unione europea e Giappone hanno imposto analisi obbligatorie e
certificazioni per verificare che ogni importazione di riso non contenga
varietà illegali.

"È un chiaro messaggio per il comparto risicolo, se non sta alla larga dagli
Ogm rischia danni enormi. Una volta che Ogm illegali sono entrati nella
filiera alimentare, rimuoverli comporta molto lavoro ed esborso economico, è
meglio prevenire la contaminazione a monte" commenta Ferrario.

Pochi giorni fa, Greenpeace ha scoperto una contaminazione causata da un
altro riso transgenico di provenienza cinese, trovata in prodotti alimentari
in Francia, Germania e Gran Bretagna.
Greenpeace ha informato le autorità competenti, nazionali e comunitarie, che
questo riso illegale comporta seri rischi per la salute e si rende quindi
necessario agire immediatamente per proteggere i consumatori.
Questo riso cinese è stato modificato per resistere agli insetti e contiene
una proteina, la Cry1Ac, che ha già prodotto reazioni allergiche nei topi.
Alcuni scienziati indipendenti hanno rilasciato una dichiarazione
confermando le preoccupazioni di Greenpeace sui rischi per la salute.

Anche questa contaminazione ha avuto inizio con i campi sperimentali: il
riso non era stato ancora approvato per la coltivazione commerciale proprio
per le crescenti preoccupazioni sulla sua sicurezza.
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Coop e Migros sospendono la vendita di riso USA OGM.
ST. ANTONINO - Dopo Coop, anche Migros ha deciso di ritirare dai propri
scaffali il riso a chicchi lunghi proveniente dagli Stati Uniti, in cui sono
state scoperte tracce di organismi geneticamente modificati (OGM).
Denner continuerà invece a vendere il suo "Uncle Ben's": ha ricevuto la
garanzia del fornitore che il riso è privo di OGM.

Nonostante l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) non abbia finora
riscontrato nessun rischio per la salute, la Migros ha annunciato oggi la
decisione di sospendere la vendita del riso americano a chicchi lunghi
finché non saranno resi noti i risultati definitivi delle analisi.

Il provvedimento riguarda sei tipi di riso americano.
I clienti possono restituire il prodotto e farsi rimborsare presso i servizi
di assistenza ai clienti di tutte le filiali, ha dichiarato il gigante
arancione.
In Svizzera è vietata l'importazione di qualsiasi riso OGM. (fonti: Le
Figaro, 13 settembre 2006 - Il manifesto, 12 settembre 2006 - Ticino on
line, 12 settembre 2006 - Greenpeace, 11 settembre 2006 - Ticino on line, 13
settembre 2006 )
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