Negli USA si sta diffondendo una nuova forma di co-operazi one tra gli agricoltori ed i consumatori . mentre da noi s i continua soprattutto a mistificare



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Negli USA si sta diffondendo una nuova forma di co-operazione tra gli
agricoltori ed i consumatori ... mentre da noi si continua soprattutto a
mistificare con propaganda di basso profilo.

Tratto dall'editoriale di Roberto Pinton di Greenplanet
Fonte: Green Planet Natural Network  http://www.greenplanet.net
Community supported agriculture, che l'annuario 1990 della Bio-Dynamic
Farming and Gardening Association statunitense così introduce: "Dato che la
nostra esistenza dipende soprattutto dall'agricoltura, non possiamo affidare
questa attività essenziale solamente alla popolazione degli agricoltori, che
sono appena il 2% degli americani. Dato che l'agricoltura diventa sempre più
distante dalla vita della persona media, diventa sempre meno in grado da
fornirci alimenti puliti, sani, vitali e un ambiente pulito, sano e vitale.
Una piccola minoranza di coltivatori, sommersi da debiti e sovraccaricata di
responsabilità, non può soddisfare le esigenze di tutta la popolazione.
Sempre più persone ne diventano consapevoli e sono pronti a condividere le
responsabilità agricole con i coltivatori in attività."  In estrema sintesi,
si tratta di una forma di co-operazione tra produttore e consumatori, con il
primo che lavora la terra per conto dei consumatori che conosce, che si
suddividono i costi del sostegno all'azienda e il rischio di variabilità nei
raccolti (ma anche i profitti derivanti da raccolti abbondanti da collocare
fuori del circuito).
Con la vendita diretta ai membri della comunità, che hanno anticipato il
capitale liquido, il produttore ottiene un prezzo migliore, conta su una
maggior sicurezza finanziaria e azzera i rischi connessi a difficoltà di
commercializzazione.
La comunità col suo sostenere l'azienda la trasforma (concettualmente, anche
se in qualche caso anche legalmente) in un'azienda della comunità: con il
loro anticipare le somme che in ogni caso spenderebbero per prodotti da
supermercato, i sostenitori coprono i costi di gestione e garantiscono il
reddito dell'agricoltore, ottenendo in cambio la gratificazione di essere
parte attiva in una comunità locale coesa, il mantenimento della tradizione
e della cultura rurale nel proprio territorio, un certo qual "ritorno alla
terra" (magari per interposta persona, quando non collabori volontariamente
a qualche lavoro aziendale) e la propria quota pro-capite del raccolto,
realizzato pensando a lui e alla qualità dell'ambiente del territorio in cui
vive.
...


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