Re: controllo delle nascite



Cara Nicoletta
anch'io sono preoccupato per le sorti di questo pianeta anche se la mia visione non è così apocalittica come la tua…

Però non sono del tutto convinto da questa teoria sul problema demografico.
La ricchezza del popolo del Nord (come dite voi) o dell'occidente a dir si voglia, in prima approssimazione può essere consideriata costante se non in crescita.
Se fai un figlio in meno, questa ricchezza semplicemente sarà spartita da meno persone ma non arricchiresti sicuramente le 16 persone del sud del mondo…

Ora il dibattito può andare avanti in svariati modi ma un vivo consiglio è quello di non aver paura di mettere al mondo un figlio per questi infondati motivi, se tu avessi 10 filgli la tua ricchezza la dovrai dividere per 12 ma non aumenta in valore assoluto il tuo stipendio e quello di tuo marito non aumenta (ad esclusione di qualche assegno familiare in più ;-D )

Piuttosto mi chiederei se il tenore di vita al quale siamo abituati sia veramente necessario e non colpevolizzare i figli per questo, oltre che miope mi sembra anche di cattivo gusto...

Ciao,
Stefano.

www.naturalmentis.it



On 10/25/06, Nicoletta Landi <nicoletta at peacelink.org > wrote:
Ciao Andrea
come al solito, il tuo ragionamento non fa una piega.
Sono qui che leggo le tue righe, e dopo le prime obiezioni razionali
mi sono resa conto, con tremore, dell'imprinting culturale a cui
appartengo.
Mi vergogno un po' a dirlo ma nel mio immaginario ovviamente le cose
erano piu' facili:

noi ricconi si diceva ai poveroni: "ragazzi, fate meno figli che per
voi non c'e' nulla da mangiare. Anzi, gia' che ci siete, crepate
tutti quanti, si rimane noi soli occidentali e cosi' ci si puo'
divertire ancora un po' di consumare per 16 perche', se voi sparite
dalla terra, ecco che la torta si allarga un po' per tutti quanti."

Anche perche' il solo pensiero che altri 16 vogliano condividere con
me la mia lavatrice, la mia energia elettrica, il mio cellulare, il
mio pratino dietro casa, i miei soldi in banca, mi fa un po'
impressione a pensarci bene!

E invece, c'hai proprio ragione tu. Se proprio di equita' si deve
parlare, non solo noi grassoni ci si dovrebbe mettere in una bella
cura dietetica di decrescita e deconsumo, ma si dovrebbe anche
smettere per un po' di fare figlioli, visto che viziati siamo e
viziati rimarremo.

Allora ora ti pongo la mia seconda domanda.
Io il prossim'anno avevo messo in conto di avere il mio primo bimbo.
E te se non sbaglio di bimbi ne hai tre.
Che si fa? :)

Perche' finche' si tratta di comprare biologico o di non comprarmi le
scarpe nuove anche per quest'anno, magari ce la faccio. Ma quando si
parla del mio di bimbo, be' la strada si fa dura.

MI pare di intravedere un futuro un po' apocalittico in cui ci sara'
chi decide: "tu si, tu no".
Poi mi conforto pensando che i ghiacciai si scoglieranno in tempo, e
1 quinto della popolazione andra' sott'acqua.


Ti saluto affettuosamente
Nicoletta

On 25 Oct 2006, at 21:38, cocorico at inrete.it wrote:

> Cara Nicoletta, quello che penso è molto semplice.
>
> Non è il Sud ad essere sovrappopolato, è il Nord.
>
> Se il 20% della popolazione più ricca (chiamiamola Nord
> per semplicità) consuma l'80% delle risorse, significa che
> un abitante del Nord consuma 16 volte quanto un abitante
> del Sud. Quindi parlare di regolazione delle nascite per
> motivi ambientali significherebbe concedere ad una coppia
> del Nord di avere un figlio per ogni 16 figli di una
> coppia del Sud.
>
> E' il Nord ad sovrappopolato ed occupare l'impronta
> ecologica del pianeta.
>
> Mi sono spiegato?
>
> Ciao
>
> Andrea Saroldi
>


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