La vergognosa svendita di Alitalia. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento contro la svendita di Alitalia, per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:

Presidente Giorgio Napolitano presidenza.repubblica at quirinale.it (richiesto nome, cognome, indirizzo, altrimenti cestinato);

Premier Romano Prodi, urpdie at governo.it
Ministro Tommaso Padoa Schioppa, ufficio.stampa at tesoro.it

Segretario PD Walter Veltroni, segreteria.veltroni at partitodemocratico.it

Presidente  Fausto Bertinotti, fausto.bertinotti at sinistrarcobaleno.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

 Al Presidente Giorgio Napolitano

al Premier Romano Prodi

al Ministro Tommaso Padoa Schioppa

al Segretario PD Walter Veltroni

al Leader della Sinistra Fausto Bertinotti

 

La vergognosa svendita di Alitalia

 

Nonostante l’avversione popolare il Governo ha persistito nella sua sciagurata decisione di vendere la compagnia aerea nazionale al peggiore offerente. Avrebbe potuto affidarla ad un manager esperto, come è avvenuto per Parmalat e per altre grandi imprese in  sofferenza; per la stessa Fiat. Avrebbe potuto lasciarla fallire per poi rifondarla ex novo; come hanno fatto Swiss Air e Sabena.

Ha trovato più facile venderla, e vendere con essa un pezzo dell’economia e del prestigio della nazione; un pezzo della sua forza nell’Unione Europea. Un fatto gravissimo, un errore imperdonabile.

 

E non soltanto la vende ma la svende. Se si considerano le condizioni poste da Air France.

1. 160 azioni di Alitalia per un’azione di Air France, 9,9 cm. per azione, per un misero totale di 138 milioni di euro; più le obbligazioni a 31 cm. l’una, per un totale di 608 milioni  Aggiungiamo pure il debito di un miliardo (per cui la nuova Alitalia avrà solo l’1,1% della nuova società, e un solo membro nel Cda).

Ma il giusto valore di un’impresa non si calcola sulle azioni, soggette ad una speculazione continua; si calcola attraverso un’equa valutazione del patrimonio di quell’impresa. Se si considera anche soltanto il costo di un  aereo di linea.

2. Abbattimento di Alitalia Cargo, cioè del traffico di trasporto merci. E perché poi? le manderemo tutte a Parigi?

3. Riduzione di AZ Servizi, cioè di tutti i servizi di manutenzione e vari.

4. Riduzione delle rotte, specie intercontinentali: per andare a Hong-Kong o a Pechino si passerà per Parigi.

5. Riduzione massiccia del personale: 6.700 posti a rischio. Operazione in parte comprensibile, dato l’abominevole costume clientelare in voga tra i politici italiani (si veda il campione Mastella); ma da condurre con gradualità e con le dovute garanzie.

6. Abbattimento dello scalo di Malpensa coi suoi 23 milioni di passeggeri (Fiumicino ne ha 32); uno scalo indispensabile. Si tratta semmai di razionalizzare la rete degli aeroporti del  Nord.

 

Il Governo fa ancora a tempo a rimediare al suo errore; basta che dichiari queste condizioni inaccettabili. Del resto questa svendita difficilmente si concluderà: manca ancora l’approvazione del sindacato, dell’Antitrust, della Consob, del nuovo governo che uscirà dalle elezioni; si pensa che passeranno mesi, fino a giugno. Una decisione più saggia sarà possibile.

Lecce, il 25 marzo 2008

                                                                       per il Movimento, il responsabile

                                                                               Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia