Re:Eluana, il ministro Sacconi:«Leggi da applicare»



l'unica sentenza di morte emessa e' quella contro la liberta' di scelta del singolo individuo.
il padre di Eluana si batte civilmente e con dignita' per il riconoscimento del diritto di sua figlia.

il DIRITTO.

capisco che pochi abbian coltivato codesto concetto in un italia grigia violentata ennesimamente in questi giorni da un colpo di stato sulla giustizia a mezzo della politica e dai poteri forti..loro si gia' pluristragisti di vite umane innocenti..
un golpe che passa...liscio..mancando appunto i geni della giustizia nei piu'.

ecco.. la giustizia..

il mio corpo e' la mia casa.
e solo io ho il diritto di deciderne.
solo Welby aveva il DIRITTO di decidere sul suo corpo.sulla sua casa.
solo Eluana aveva il diritto di decidere sull'accettazione o meno dell'alimentazione forzata.
libera scelta da lei espressa con precisione a chi piu' vicino le era.

questo diritto e' sancito dalla costutuzione italiana che sebbene continuamente fatta oggetto di violenze cita ancora questo diritto.

nessuno che si dica civile ed umano dovrebbe permettersi di andare a violare questo diritto.
nessuno dovrebbe avere la presunzione di predare a casa d'altri.

ma da tempo si va ben oltre.
si continua a parlare di sentenze di morte.
si continua con violenza mancanza di rispetto arroganza a dare dell'assassino al padre di Eluana.
lo si fa sottilmente.lo si fa ipocritamente.

lo si fa perche' e' persona scomoda il padre di Eluana.
e' persona civile umana e altamente dignitosa che vuole il diritto di sua figlia a nome di sua figlia.

e per avere giustizia e' costretto a lottare in un paese incivile ove con violenza i predoni oscurantisti immersi nei loro bui medioevi predano le case altrui.rubano a casa d'altri.
e per rubare tirano in causa sofferenze per le quali nulla hanno mai fatto. nessuna battaglia pubblica sulle ingiustizie che denunciano.
quelli che gridano per il valore della vita sono soggetti tipo i neonazisti di forza nuova o gli immorali come ferrara.
gli apostati che non 3parole in fila spendono per centinaia di vite di bambini innocenti falciati in pochi giorni.

coloro che le sentenze di morte le coltivano dentro se stessi non essendo liberi e volendo rubare la liberta' pure a casa d'altri.








> Non credo stia così e non per difendere un ministro di Berlusconi: le cliniche e le case di cura sono luoghi preposti alla salvaguardia della vita e non un centro per l'esecuzione di sentenze di morte emesse dalla Cassazione: per questo c'è Huntsville nel Texas, e credo che Obama sia disposto a concederne l'uso: ha già inaugurato il suo mandato con una esecuzione!
> 
> --- Gio 22/1/09, manielle at libero.it <manielle at libero.it> ha scritto:
> 
> Da: manielle at libero.it <manielle at libero.it>
> Oggetto: Re:Eluana, il ministro Sacconi:«Leggi da applicare»
> A: "dirittiglobali" <dirittiglobali at peacelink.it>
> Data: Giovedì 22 gennaio 2009, 18:13
> 
> il ministro sacconi e' un eversivo dell'ordinamento costituzionale
> italiano.
> d'altronde in linea con i suoi colleghi di governo in altre loro sporche
> faccende come la riforma per la loro ingiustizia..
> va avanti la barbarie oscurantista del fascismo vaticano e di stato che si
> ostinano a predare le non vite altrui in nome della loro incivilta' e della
> loro perenne negazione del diritto a chi libero a differenza di loro lo e'.
> ma cosa spettarsi dai discendenti di coloro che nelle encicliche scrivevano che
> il libero pensiero e' un vizio da estirpare dalle facolta' umane?
> parole di papa..
> parole lugubri...
> onore a Peppino Englaro
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> > Eluana, il ministro Sacconi:«Leggi da applicare» 
> > «Eseguire la sentenza per condurre alla morte Eluana Englaro non è
> compito del Servizio Sanitario Nazionale che invece deve curare, rispettando
> così la sua legge istitutiva. Credo che la Regione Piemonte avrà gravi
> difficoltà a trovare gli strumenti procedurali per eseguire il decreto della
> Corte d'Appello». Così il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella è
> torna sulla vicenda umana e giudiziaria della donna da 17 anni in stato
> vegetativo persistente. Il sottosegretario ha invocato «il rispetto della
> legalità da tutte le parti». E dunque anche nei confronti «dell'atto di
> indirizzo inviato a tutti i presidenti regionali dal ministro del Welfare
> Maurizio Sacconi». Un documento che, ricorda Roccella, «trova il suo
> fondamento, tra l'altro, anche nella convenzione Onu sui diritti delle
> persone disabili, firmata dall'Italia nel marzo scorso e in corso di
> ratifica. Una eventuale sospensione dell'idratazione e
> dell'alimentazione artificiali - incalza il sottosegretario con del!
>  ega ai temi bioetici - significherebbe dunque ledere un bisogno primario».
> > 
> > Sul caso nel pomeriggio è intervenuto anche lo stesso ministro Sacconi,
> che alle affermazioni della Besso secondo cui la sentenza sarà eseguita in una
> clinica pubblica visto che le private «sono sotto scacco dell'atto di
> indirizzo del ministro» ha risposto: Non metto sotto scacco nessuno, ho fatto
> solo una ricognizione delle leggi da applicare».
> > 
> > La lettera dei radicali. Intanto una lettera aperta è stata mandata da
> Sinistra democratica, Radicali italiani e dall'associazione Luca Coscioni
> alla Conferenza delle Regioni, al suo presidente Vasco Errani e a tutti i
> governatori delle Regioni italiane. Contiene un appello affinché «la sentenza
> che consente di sospendere l'alimentazione e l'idratazione artificiali
> che tengono in vita Eluana Englaro» venga applicata, a difesa del funzionamento
> dello stesso servizio sanitario nazionale. 
> > 
> > Ieri la disponibilità del Piemonte. Nn è bastato l'atto di indirizzo
> del ministro Sacconi, il dietrofront della clinica friulana, il no dei medici
> dell'Emilia Romagna, il nuovo vigoroso appello lanciato dall'arcivescovo
> di Bologna Caffara. Ieri è arrivata una nuova dichiarazione di
> «disponibilità» all'esecuzione della sentenza sulla donna lecchese in
> stato vegetativo. Stavolta dal Piemonte. La presidente della Regione, Mercedes
> Bresso, si è detta infatti disposta ad accogliere Eluana in una struttura
> pubblica. «A noi non è stato chiesto niente e non ci offriamo, però se ci
> viene richiesto per noi non ci sono problemi», ha affermato. «Se ci viene
> richiesto, noi siamo disposti. Ovviamente in strutture pubbliche - ha aggiunto
> Bresso - perché quelle private sono sotto scacco del ministro». 
> > 
> > Poletto: «Sarebbe eutanasia». Non si è fatta attendere la risposta
> dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto:  «Se Eluana
> Englaro venisse accolta in una qualunque struttura sanitaria piemontese al fine
> di toglierle l'alimentazione e l'idratazione», si tratterebbe di «un
> chiaro intervento di eutanasia». «Garantire l'alimentazione e
> l'idratazione ad una persona malata anche in condizioni particolarmente
> gravi come nel caso di Eluana Englaro - ha aggiunto il cardinale - non significa
> fare accanimento terapeutico perchè non si tratta di cure mediche ma
> semplicemente di dare cibo e bevanda ad una persona perchè possa vivere». 
> 
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