Re: Convenzione dei Cittadini Europei sui Beni Pubblici e Diritti Collettivi



Il vero progresso dell'umanità proviene dall'uguaglianza democratica delle persone, che genera l'innalzamento della condizione umana. Chi meglio dei cittadini stessi conosce quali sono le necessità sociali della comunità e le vuole risolvere nel modo più condiviso e razionale?

L'evoluzione della democrazia richiede uno strumento moderno, che permetta di cogliere il futuro, che dia a tutti i cittadini la dignità e il diritto di decidere in modo vincolante, facendo risparmiare enormi costi organizzativi e burocratici, con grandi vantaggi per i cittadini e per gli Stati stessi. È la democrazia diretta (DD) il fattore di progresso che lungo il corso della rivoluzione tecnologica diventa sempre più indispensabile per lo sviluppo in ogni campo sia di scambi e rapporti sempre più stretti tra le persone sia di un'economia sempre più diretta, favorendo i cittadini nell'essere sovrani. Non si può più viaggiare con la diligenza a cavalli quando c'è l'aereo. Con l'automazione del voto e la firma elettronica, inoltre, le votazioni hanno tempi tecnici brevi e costo zero.

Attualmente i cittadini dell'Unione Europea e il popolo italiano sono privi di due diritti democratici fondamentali: il referendum deliberativo e l'iniziativa popolare - senza quorum - due pilastri costituzionali mediante i quali il popolo può correggere o precedere leggi già votate o da votare in Parlamento e proporne delle nuove. Questi due diritti fanno sì che le leggi siano a misura della gente, che in caso contrario le può modificare a proprio vantaggio. L'autorità di noi cittadini di decidere, insieme, sulle necessità comuni e sull'immediata rimozione degli errori commessi, è la madre d'ogni diritto: QUESTO CI FA LIBERI!

A noi cittadini non è sufficiente dipendere da rappresentanti, sia pure ben disposti. A un partito non è sufficiente evidenziare gli abusi dei potenti, ma esso è veramente "vicino" a noi cittadini se promuove in primis i diritti di cui sopra: il riconoscimento ai cittadini di contare, i cittadini devono essere "forti", QUESTO VINCE!

Così anche quel partito sarà forte, se si radica nei cittadini, altrimenti vince "l'uomo forte". Occorre dare voce alla gente, con effetto esecutivo: come spera un partito di attirare strettamente a sé i cittadini se esso stesso nega i diritti democratici fondamentali e la sovranità diretta del popolo? No a qualunque negazionismo.

Occorre percepire i tempi avvenire, non ci si può fermare alle idee del secolo scorso, sennò si resta irrimediabilmente indietro.

Qualcuno potrebbe dire che i tempi non sono ancora maturi: ma è proprio per questo che bisogna portare avanti adesso tale impegno, altrimenti quando i tempi saranno maturi si resta con un pugno di mosche in mano.

Il popolo non deve essere costretto a fare ciò che pochi governanti o amministratori dicono, ma sono questi che devono fare, con la loro capacità e competenza, ciò che il popolo sovrano vuole, sia a livello nazionale sia a livello locale! È l'ora che noi cittadini prendiamo coscienza del nostro valore, di essere i compartecipi della conquista e difesa dei nostri diritti e del bene comune. Sapere è potere, non possiamo restare analfabeti della democrazia diretta; la democrazia diretta è il diritto di tutti, è il segno dei tempi, la democrazia diretta s'immedesima con la volontà dei cittadini, è totalmente vicina all'anima del popolo, fa diventare i cittadini sovrani.

Abbiamo a portata di mano un tesoro immenso: allorché vi è il contributo vincolante del popolo, si sviluppa l'enorme ricchezza delle potenzialità intrinseche di tutta la gente e dell'intera Nazione, è la soluzione.

Indagini effettuate da studiosi della democrazia dimostrano che nelle Nazioni dove sono presenti forme di DD si sviluppa, in confronto alle Nazioni restanti, maggiore benessere economico, minore debito pubblico e minori tasse, ambiente vivibile, bassa disoccupazione e alta occupazione, pensioni eque, minori costi dell'amministrazione pubblica, maggiore efficienza, minore spesa per lo smaltimento dei rifiuti, maturità politica dei cittadini, più tolleranza.

I cittadini devono ottenere quello che meritano, sono stanchi di aspettare. Ci tengono sottomessi e diamo a gestire a loro tutti i soldi. Noi cittadini dobbiamo avere la nostra autonomia, vogliamo essere padroni del nostro territorio e che i nostri sacrosanti diritti siano riconosciuti.

Rivolgiamo un appello agli Italiani e agli Europei: nulla di quanto viene proposto può diventare legge senza il vostro consenso. Con la sovranità diretta siete voi stessi i protagonisti delle leggi che devono fare il vostro benessere. Possiamo trasformare l'impotenza di noi cittadini nell'autorità di noi cittadini! Andiamo avanti uniti per la causa giusta. YES WE CAN.

Invitiamo ciascun politico e sindacalista, ciascun partito democratico progressista e ciascun sindacato a spalancare le porte all'autorità dei cittadini.

Abbiamo un credo: che un giorno in Italia, nell'Unione Europea, in tutti gli Stati e Federazioni di Stati sappiamo riconoscere il diritto della sovranità dei cittadini, il diritto dell'Uguaglianza. Siamo all'alba di una nuova civiltà che genera libertà, pace, emancipazione, benessere generalizzato, un mondo più giusto e unito: questo vale.



UN PO' DI STORIA:



NEL I° SECOLO d.C. in Palestina Gesù dà la soluzione: <<In verità vi dico, ogni cosa che la comunità tutta insieme approva sulla terra è approvata anche in cielo e ogni cosa che essa respinge sulla terra è respinta anche in cielo>>. Ma questa è la democrazia diretta! Quello che, su ogni cosa, decide la comunità tutta assieme è ciò che più vale. È la "dignità regale" di ciascuno, è la sovranità del popolo. È la rivoluzione sociale portata da Gesù: una realtà comunitaria nuova d'un valore immenso (affossata nel IV° secolo dall'imperatore Costantino). Ogni comunità dei primi cristiani infatti è chiamata "ekklêsia", che significa "il popolo riunito per decidere sulle esigenze della città"; in tal modo tra loro non ci sono bisognosi: è la soluzione sociale!

.NELL'OTTOCENTO. in Europa il movimento socialista e i sindacati avevano grosse difficoltà nelle rivendicazioni per migliorare le disumane condizioni di vita dei lavoratori. Per controbattere il potere capitalista che aveva instaurato la democrazia di censo (solo coloro che avevano un alto reddito, cioè i ricchi, potevano votare) compresero che per battere la casta occorreva FAR FARE UNO SCATTO IN AVANTI ALLA DEMOCRAZIA STESSA (far avanzare la democrazia significa più potere, per istituzione, al popolo), pertanto portarono avanti, con fermezza, una lotta per la conquista dello strumento nuovo decisivo, rivelatosi perno di unità vincente: IL SUFFRAGIO UNIVERSALE, per cui tutti i cittadini potevano, per legge, votare ed eleggere i loro rappresentanti. In tal modo ai parlamenti andavano anche deputati che promuovevano i diritti dei lavoratori e dei cittadini, con la conseguente crescita economica.

Anche Karl Marx sosteneva che "le decisioni spettano a tutto il popolo"; purtroppo in questo non sempre fu ascoltato dalle rivoluzioni del '900.

.OGGI. le organizzazioni neocon sono troppo potenti e hanno trovato la maniera di "manipolare" a loro utilità la democrazia rappresentativa, la quale ormai nel mondo occidentale fa acqua da molte parti: dalle sue maglie infatti passano poteri economici deviati, demagogia, governi incapaci, semidittature di maggioranze parlamentari, camaleonti, guerre. Anche il capo del nazismo e altri premier "forti" sono andati al potere attraverso le strutture della democrazia rappresentativa.

Afferma il grande scienziato Albert Einstein: "I problemi non possono essere risolti con le stesse strutture (in questo caso quelle della democrazia rappresentativa) che li hanno prodotti".

È necessario cambiare: i modelli e le rivendicazioni della sinistra e di gruppi progressisti che andavano bene nell'800 (e nel '900), adesso non bastano più a fronteggiare il fenomeno, a battere la casta moderna. Occorre aggiornarsi: è giunto il momento che i partiti, i sindacati, i movimenti si battano, oltre che per i problemi specifici, anche per FAR FARE UNO SCATTO IN AVANTI ALLA DEMOCRAZIA STESSA (far avanzare la democrazia significa più potere, per istituzione, al popolo), portando avanti la conquista dello strumento nuovo decisivo, il diritto inalienabile della DEMOCRAZIA DIRETTA DEL POPOLO, per cui tutti i cittadini, per legge, possono decidere su ogni legge ed esigenza sociale con effetto vincolante immediato senza alcun quorum.

Dobbiamo batterci per conquistare dei miglioramenti, che però il potere molto spesso non concede, tanto vale che ci battiamo per conquistare in particolare il diritto di decidere noi stessi, lavoratori e cittadini, sui miglioramenti da realizzare. È QUESTA UNA DIFFERENZA ABISSALE.

* * * *

Stiamo iniziando una nuova strada nella Democrazia. Chi vuole può unirsi nel portare a tutti la causa della sovranità diretta dei cittadini.

I miei più cari saluti.

Carlo Marinis sovranitadeipopoli at live.it