Torna il 'cattivo selvaggio' primitivo. Survival stronca Jared Diamond & Co.




COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL

24 giugno 2013

Torna il ‘cattivo selvaggio’ primitivo. Survival stronca Jared Diamond & Co.

Survival ha stroncato
                    duramente il nuovo libro di Jared Diamond per i
                    gravi stereotipi veicolati sui popoli indigeni.
Survival ha stroncato duramente il nuovo libro di Jared Diamond per i gravi stereotipi veicolati sui popoli indigeni.
© Survival

L’organizzazione umanitaria Survival International ha lanciato un’offensiva contro alcune opere “scientifico-divulgative” di recente pubblicazione, accusandole di veicolare messaggi falsi e pericolosi.

Nel mirino di Survival sono finiti il premio Pulitzer Jared Diamond, lo “psicologo evolutivo” Steven Pinker (definito tempo fa dal Time magazine come uno dei 100 uomini più influenti del mondo), e il controverso antropologo Napoleon Chagnon.

In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, il direttore generale di Survival Stephen Corry stronca duramente Il mondo fino a ieri di Diamond. “Con il suo libro, l’autore lancia due messaggi pericolosi che, se dovessero rimanere indiscussi” dichiara Corry, “rischierebbero di riportare indietro di decenni i progressi compiuti nella difesa dei diritti umani dei popoli tribali”.

Diamond sostiene che i popoli tribali (che lui chiama “società tradizionali”), vivano ancora più o meno come l’umanità visse “fino alla comparsa dell’agricoltura nella Mezzaluna Fertile, circa 11.000 anni fa”. Ma l’idea che i popoli tribali contemporanei siano fossili viventi e vivano in qualche modo come gli antenati del genere umano, è già stata contestata da molti scienziati e specialisti di preistoria.

Napoleon Chagnon sostiene
                    che gli Yanomami siano 'scaltri, aggressivi e
                    minacciosi' e impegnati in una 'guerra cronica'.
Napoleon Chagnon sostiene che gli Yanomami siano 'scaltri, aggressivi e minacciosi' e impegnati in una 'guerra cronica'.
© Fiona Watson/Survival

Inoltre, Diamond afferma che le società tribali sono considerevolmente più violente di quelle industrializzate e che “la maggior parte dei popoli tribali si trova intrappolata in uno stato di guerra cronico”. Per questo, non solo hanno bisogno dell’intervento dello stato per mettere fine ai loro comportamenti violenti, ma lo apprezzerebbero anche.

Tali affermazioni, che Diamond presenta come una “conclusione universale” basata su dati scientifici, sono state avanzate anche da Pinker ne Il declino della violenza e rappresentano in realtà, secondo Corry, una mera opinione politica, un’assurdità pericolosa che echeggia l’idea della “pacificazione dei Nativi” su cui si fondò il colonialismo europeo.

Survival accusa sia Diamond sia Pinker di basare la loro tesi principalmente sul lavoro di un ristretto gruppo di antropologi, tra cui l’ampiamente screditato Napoleon Chagnon, e afferma che a uccidere i popoli tribali, anziché salvarli, è proprio l’imposizione del potere degli stati nazionali. Ad esempio, nonostante la maggior parte dei risultati della ricerca di Diamond abbia origine dal periodo trascorso in Nuova Guinea, l’autore non parla né tiene conto dell’invasione e dell’occupazione della Papua occidentale da parte del governo indonesiano, responsabili dell’uccisione di circa 100.000 indigeni papuasi.

Diamond scrive che il
                    governo statale ha impedito ai popoli tribali di
                    uccidersi l'un l'altro, ma non fa alcun riferimento
                    ai circa 100.000 Papuasi uccisi dalle autorità
                    indonesiane.
Diamond scrive che il governo statale ha impedito ai popoli tribali di uccidersi l'un l'altro, ma non fa alcun riferimento ai circa 100.000 Papuasi uccisi dalle autorità indonesiane.
© Survival

Dichiarandosi “scioccati” per il modo con cui Diamond li dipinge tacendo anche le violazioni dei diritti umani di cui sono vittima, i Papuasi stessi hanno chiesto le sue pubbliche scuse.

“Il tragico paradosso” ha commentato Francesca Casella, direttrice di Survival International Italia, "è che i popoli tribali vengono quasi sempre esclusi dai dibattiti che li riguardano, anche per responsabilità dei media. Oltre a non dar voce ai diretti interessati, non si parla mai abbastanza delle tragiche ripercussioni che gli stereotipi dei “selvaggi” “violenti” e primitivi" continuano ad avere sulle loro vite fornendo a governi e società degli alibi per l’assimilazione forzata dei popoli tribali nelle società dominanti e la spoliazione delle loro terre e dei loro diritti."

Note agli editori

- Per un’analisi più approfondita e articolata della critica mossa da Survival a Jared Diamond, leggi Pericolo: tornano i selvaggi (primitivi). Perché "Il mondo fino a ieri” di Jared Diamond è in errore pubblicato sul Daily Beast americano. Eccone la traduzione italiana, con citazioni e note.

- L’etnografia di Napoleon Chagnon Yanomamö: The Fierce People (Yanomami: il popolo feroce) sostiene che gli Yanomami siano “scaltri, aggressivi e minacciosi” e impegnati in una “guerra cronica”. Il suo lavoro è stato è stato ampiamente screditato da numerosi eminenti esperti tra cui Marshall Sahlins, considerato da molti come “l’antropologo vivente oggi più rispettato al mondo”, Eduardo Viveiros de Castro, Philippe Descola e Manuela Carneiro da Cunha.

- A titolo d’esempio. I pregiudizi sugli Yanomami hanno influenzato la dittatura brasiliana e, pochi anni fa, il governo inglese si è rifiutato di finanziare un loro progetto educativo.

- Stephen Corry, Direttore di Survival International e autore di “Tribal peoples for tomorrow’s world”, è disponibile per interviste.



Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/9300

Dal 1969 Survival International aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani. www.survival.it




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