[Diritti] Reportage sotto copertura denuncia gli sfratti di massa delle tribù dalle riserve delle tigri dell’India



Title: Reportage sotto copertura denuncia gli sfratti di massa delle tribù dalle riserve delle tigri dell’India


COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL
INTERNATIONAL

22 luglio 2015

Reportage sotto copertura denuncia gli sfratti di massa delle tribù dalle riserve delle tigri dell’India

Canal
                        Plus ha denunciato lo sfratto illegale di
                        abitanti come Jatiya dai villaggi nella Riserva
                        delle tigri di Kanha, operato nel nome della
                        conservazione.
Canal Plus ha denunciato lo sfratto illegale di abitanti come Jatiya dai villaggi nella Riserva delle tigri di Kanha, operato nel nome della conservazione. 
© Canal Plus, 2015

Dopo un’indagine condotta sotto copertura, l’emittente televisiva francese Canal Plus ha denunciato lo sfratto di migliaia di indigeni dalla Riserva delle tigri di Kanha, operato nel nome della conservazione (guarda il video dal minuto 37). Nella stessa riserva, ogni anno vengono accolti centinaia di migliaia di turisti.

La giornalista di Canal Plus ha visitato le famiglie baiga che nel 2014 sono state sfrattate da Kanha – set del celebre “Il libro della giungla” di Kipling – scoprendo che, da quando sono stati costretti ad abbandonare le loro case, le vite degli indigeni sono state distrutte. Dispersi nei villaggi circostanti, oggi stentano a sopravvivere.

Sukhdev, un uomo baiga, è stato ucciso dopo aver cercato di comprare della terra per la sua famiglia; il suo villaggio era stato sfrattato da Kanha l’anno scorso.

“Non troveremo un altro luogo come questo…” aveva detto Sukhdev in un’intervista rilasciata nel 2012 a Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. “Come potrei stabilirmi là? Come cresceremo i nostri figli? Abbiamo bisogno dei nostri campi e delle nostre case… Come potremmo non morire?”

“Eravamo una delle ultime famiglie a resistere” ha raccontato il fratello di Sukhdev a Canal Plus. “Ma i funzionari della riserva ci hanno costretto ad andare via. Ci hanno detto che si sarebbero presi cura di noi per tre anni, ma non hanno fatto nulla. Anche quando mio fratello è stato ucciso, nessuno è venuto ad aiutarci.” 

Alcuni studi hanno rilevato che le tigri prosperano nelle aree abitate dai popoli indigeni. E mentre i Baiga hanno vissuto per generazioni a fianco delle tigri e considerano l’animale come la loro “piccola sorella”, un alto funzionario locale preposto alla conservazione ha definito il turismo di massa a Kanha “incompatibile e nocivo” alla conservazione delle specie.

Canal Plus ha avuto accesso a un rapporto ufficiale riservato che descrive nel dettaglio il reinsediamento sistematico di 22.000 persone dalle riserve delle tigri della regione. Secondo quanto previsto dalla legge indiana, i popoli indigeni devono dare il loro consenso prioritario agli spostamenti, ma spesso vengono perseguitati e costretti ad andarsene.

Sukhdev, un uomo
                        Baiga, è stato ucciso dopo aver cercato di
                        comprare della terra per la sua famiglia. Il suo
                        villaggio era stato sfrattato dalla Riserva per
                        le tigri di Kanha nel 2014.
Sukhdev, un uomo Baiga, è stato ucciso dopo aver cercato di comprare della terra per la sua famiglia. Il suo villaggio era stato sfrattato dalla Riserva per le tigri di Kanha nel 2014.
© Survival

Lo staff del Dipartimento alle Foreste impegnato nelle operazioni riceve dal WWF (Fondo mondiale per la natura) sostegno infrastrutturale, addestramento ed equipaggiamenti. Nell’intervista rilasciata a Canal Plus, il direttore di WWF-India rifiuta di condannare gli sfratti.

“La cosiddetta ‘conservazione’ continua a distruggere i popoli indigeni, da generazioni. Questi popoli non hanno mai minacciato le tigri che, anzi, starebbero meglio se le tribù rimanessero e il turismo cessasse” ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “I popoli indigeni sono generalmente dei conservazionisti migliori delle grandi ONG, come il WWF, che rimangono in silenzio mentre i parchi sfrattano con la forza persone come Sukhdev e la sua famiglia. È arrivato il momento di fermare questi sfratti e denunciare questo scandalo.”

Nota ai redattori:

Guarda qui il documentario di Canal Plus (dal minuto 37, in francese).
Scarica una traduzione italiana non ufficiale del documentario (pdf, 100 KB)
Leggi le lettere di Survival al WWF-India con risposte in ordine cronologico (traduzione in italiano con originali in inglese in calce allo stesso file, PDF 273 KB).
- Leggi il rapporto di Survival ‘Parks Need Peoples’ (I parchi hanno bisogno dei popoli)

Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/10853

Survival International è il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Dal 1969, aiutiamo i popoli indigeni a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il proprio futuro. 


Per ulteriori informazioni e immagini, o per utilizzare la foto allegata:


Francesca Casella: 
Survival Italia
T (+39) 02 8900671
E ufficiostampa at survival.it

Oppure Alice Bayer (in inglese): 
T (+44) (0) 207 6878710
E ab at survivalinternational.org

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