Re: La Maddalena



Mi sembra che allo stato attuale almeno il presidente della regione
Sardegna, la presidente della provincia della Gallura e tutti i partiti
(vedi mozione unanime di qualche giorno fa) di La Maddalena qualcosa la
facciano. Poi se il fatto di prendere posizione vogliamo che non conti
niente, ognuno è libero di pensarla come vuole. Perché per una volta non
proviamo a lottare ASSIEME a queste persone invece di dar loro sempre
addosso?
Noi dal nostro canto stiamo cercando di recuperare i documenti di cui si sta
tanto parlando, visto che i numeri sono sempre ballerini e cambiano da un
giorno all'altro così come i siti che verrebbero occupati dall'ampliamento.
Chi avesse questi documenti forse dovrebbe farli circolare in internet così
che si possa cominciare a lottare su fatti e non parole.
Il CoCiS nel suo piccolo sta chiedendo al Sindaco di La Maddalena di
esprimersi su tutta la questione, visto che in questo momento sembra essere
l'unico che non ha niente da dire.
Maja
----- Original Message -----
From: "Marcao (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)"
<caomar at tiscali.it>
To: <news at peacelink.it>; <disarmo at peacelink.it>
Sent: Thursday, September 22, 2005 4:37 PM
Subject: La Maddalena


> Il 16 settembre il giornalista M.Mostallino ha
> dato la notizia:"Assalto Usa a La Maddalena, ecco il piano super segreto".
> Con l'articolo che segue offre un'interpretazione
> della vacuità dell'impegno denotato dall'attuale
> Giunta e un'indicazione sulla fonte delle voci
> incontrollate che da mesi diffondono la
> strampalata "notizia", avvalorata da alcuni
> quotidiani, che dà per certa la decisione
> "segreta" degli Stati Uniti di abbandonare il
> loro paradiso di guerra a La Maddalena...mentre
> acceleravano i lavori di costruzione della NUOVA, imponente base.
> Dobbiamo guardarci da un Luttwak che tesse
> inganni e racconta bugie o da chi si beve
> frottole grossolane e casca in rozzi tranelli? Chi è più pericoloso?
>
> La prima tranche dei lavori di potenziamento è andata avanti senza
intoppi:
> - Il Consiglio regionale precedente, non ha
> saputo o voluto far valere la volontà espressa
> nel gennaio 2004 di "smantellare la base Usa in tempi ragionevoli e
stabiliti";
> - Il Consiglio in carica si è attestato su una
> ben più blanda e generica dichiarazione d'impegno
> per una "progressiva dismissione" senza indicare tempi e strumenti;
> - il Governatore ha espresso ripetutamente la sua
> volontà di liberare La Maddalena dal mostro
> nucleare ma non ha saputo o voluto esercitare i
> poteri che la legge gli attribuisce per bloccare,
> o perlomeno rallentare, i lavori di potenziamento
> in corso ( poteri e strumenti richiamati ed
> elencati nel documento consegnatoli nel settembre
> 2004 dal Comitato referendario "Firma sa Bomba").
> Comitato sardo Gettiamo le Basi
>
> All'articolo di M. Mostallino segue l'articolo di W.Falgio, Liberazione
18-9-05
>
> ****************
>
> Dal Giornale di Sardegna del 20 settembre 2005
>
> La Maddalena
> La trappola degli Usa a Soru
> gli dissero: <Lasceremo la base>
>
> Marco Mostallino
> <mailto:marco.mostallino at gds.sm>marco.mostallino at gds.sm
> Un trappola tesa dagli americani ha preceduto la
> consegna a Renato Soru, avvenuta la scorsa
> settimana a opera di una fonte vicina alla Us
> Navy, del Piano stilato per triplicare la
> presenza militare a La Maddalena, rilevare
> l'arsenale e i depositi di armi italiani e
> rafforzare la presenza dei sottomarini nucleari e
> della navi da guerra nell'Arcipelago.
> Il protagonista del trabocchetto si chiama Edward
> Luttwak, economista ed esperto di affari
> militari, uomo di destra molto vicino alla Casa
> Bianca, già consulente del segretario (il
> ministro) americano alla Difesa e del Dipartimento di Stato.
> Soru e Luttwak si incontrano a Cagliari domenica
> 22 maggio di quest'anno. Passeggiano per le vie
> del centro, nel pomeriggio. Una chiacchierata
> sulle basi americane, nata perché Soru sta
> pensando di nominare il super-falco suo
> consulente per i rapporti con le istituzioni
> militari. È qui che lo scaltro Luttwak gioca la
> sua carta. Quando il presidente sardo gli spiega
> che vorrebbe che la Us Navy lasciasse
> l'arcipelago, ma - aggiunge - desidera che gli
> americani vadano via «da amici», in modo che non
> sembri lui a cacciarli, ecco che l'amico
> personale della famiglia Bush colpisce: lascia
> intendere che, nel clima di tagli al bilancio
> militare di Washington legati al costo della
> guerra in Iraq, La Maddalena potrebbe essere
> abbandonata. Non è escluso che il Pentagono la
> chiuda, dice Luttwak al presidente.
> E Soru naturalmente gli crede. Abbassa il tono
> della polemica con il governo italiano e la
> Marina degli Stati Uniti, proprio perché nessuno
> possa ritenere che è in corso una cacciata degli
> invasori: il governatore fa suo l'antico e saggio
> principio dei generali che recita "al nemico che
> fugge ponti d'oro". Così, rassicurata da Luttwak,
> Soru concede una tregua. Ed è in quella fase che
> la Us Navy, forse informata del colloquio,
> accelera i progetti di potenziamento della base e
> della presenza di militari, sottomarini e navi da
> guerra a propulsione nucleare. Nel frattempo il
> presidente comunica ad alcuni politici
> l'intenzione di fare di Luttwak l'ambasciatore
> della Sardegna nel mondo, ma viene convinto a
> lasciar perdere da chi conosce bene il falco
> della Casa Bianca. Quindi, la scorsa settimana,
> l'epilogo - per ora - con la consegna a Soru del
> documento riservato di potenziamento della base
> redatto dalla Us Navy il 20 luglio di quest'anno.
>
>
> Quel documento imbarazzante
>
> Il presidente della Regione ora è in imbarazzo.
> Dieci giorni fa ha avuto da una fonte riservata
> il Piano di potenziamento della base di La
> Maddalena: ma nelle dichiarazioni ufficiali
> smentisce di averlo ottenuto, dice sempre «se le
> indiscrezioni di stampa fossero confermate...».
> La ragione di questo comportamento di Renato Soru
> è semplice: è in possesso di carte riservate
> della Marina Usa e ciò potrebbe creare un qualche
> piccolo imbarazzo nei rapporti tra Roma e
> Washington, con gli americani che potrebbero
> chiedere spiegazioni all'ambasciatore italiano.
> Così Soru, pur essendo fortemente contario al
> Piano Usa, è costretto a mentenere un profilo più
> basso di quello che vorrebbe nella gestione della
> vertenza. Ha visto il Piano, lo ha nel suo Pc, ma è costretto a negare.
>   marco mostallino
>
> **************
>
> Liberazione 18 settembre 2005
>
> Ecco il piano segreto. Si chiama "Regional shore infrastructure
>
> plane" e trasforma l'arcipelago in una caserma nucleare
>
> Maddalena addio,vogliono decuplicare la base militare Usa
>
> di Walter Falgio
>
> Cagliari [nostro servizio]
>
> La Marina da guerra statu-nitense
>
> moltiplica a di-smisura le sue basi in Sar-degna.
>
> Il progetto è faraonico,
>
> molto particolareggiato e so-
>
> prattutto ben motivato. Dopo
>
> l'11 settembre gli americani de-vono
>
> adeguare gli standard di si-curezza
>
> delle proprie installazio-ni
>
> militari e, per quanto riguarda
>
> la Sardegna, tentare di concen-trare
>
> le 17 strutture attualmente
>
> sparse nell'arcipelago della
>
> Maddalena in 5 mega-poli mol-to
>
> più funzionali ed efficienti.
>
> Non si parla più di approdo
>
> per sommergibili nucleari ma
>
> evidentemente di una base na-vale
>
> vera e propria con tanto di
>
> comando, caserme, alloggi, pa-lestre,
>
> centri commerciali. Si
>
> parla di «miglioramento del rap-porto
>
> tra qualità del lavoro e qua-lità
>
> della vita e di incrementare
>
> l'assistenza operativa alla flotta
>
> della struttura di Santo Stefano».
>
> La prova che l'operazione di
>
> allargamento sia già in una fase
>
> piuttosto avanzata è rappresen-tata
>
> da un documento in inglese
>
> dello scorso luglio intitolato, Re-gional
>
> shore infrastructure plan
>
> (Rsip), letteralmente "Piano re-gionale
>
> infrastrutture costiere".
>
> Un testo top secret sino a ieri, ela-borato
>
> dal Comando europeo
>
> della Us Navy e delle forze arma-te
>
> americane, che Liberazione e
>
> Il giornale di Sardegnahanno in-tercettato
>
> e analizzato.
>
> Il documento sarà presentato
>
> ufficialmente alle autorità italia-ne
>
> il mese prossimo ma nel frat-tempo,
>
> e del tutto informalmen-te,
>
> il presidente della Regione Re-
>
> nato Soru ne ha preso visione,
>
> anche se lui smentisce. Fatto sta
>
> che il governatore ha chiesto un
>
> incontro e spiegazioni in propo-sito
>
> al ministro della Difesa An-tonio
>
> Martino.
>
> Si tratta di 14 diapositive in
>
> formato digitale utilizzate per il-lustrare
>
> i piani di potenziamento
>
> americano nell'isola. I numeri
>
> sono impressionanti. A fronte
>
> degli attuali 28mila metri quadri
>
> occupati, il fabbisogno totale
>
> delle superfici richieste lievita a
>
> 86.700 metri quadrati spalmati
>
> tra le isole di Santo Stefano e La
>
> Maddalena e nel comune di Pa-lau.
>
> E' significativo che gli ameri-cani
>
> rivelino solo il dato delle su-perfici
>
> e non quello delle cubatu-re.
>
> Nell'ipotesi che gli edifici in
>
> progetto abbiano un'altezza me-dia
>
> di 8 metri si giungerebbe in-fatti
>
> a un volume complessivo
>
> spropositato, vicino ai 700mila
>
> metri cubi. Un mostro stagliato
>
> sulle coste di un parco marino.
>
> The core mission, il cuore di
>
> tutto il piano, resta Santo Stefa-no,
>
> l'isolotto dove attualmente
>
> approdano i sottomarini atomi-ci
>
> all'ombra della nave balia. Al
>
> momento si sa che gli Usa stan-no
>
> procedendo all'ampliamen-to
>
> dell'installazione concessa
>
> nel 1972 in virtù di un accordo
>
> segreto mai ratificato dal Parla-mento
>
> italiano. E si sa che i nuovi
>
> edifici in cemento armato che
>
> prendono il posto dei prefabbri-cati
>
> coprono 50 mila metri cubi.
>
> La Regione con il presidente So-ru
>
> in prima linea si è opposta
>
> strenuamente anche a questo
>
> primo ampliamento, il Consiglio
>
> regionale, a gennaio del 2004,
>
> aveva approvato una mozione
>
> dove si chiedeva l'allontana-mento
>
> della base in tempi ragio-nevoli
>
> e prestabiliti. Parole al
>
> vento. Gli alti comandi Usa giu-dicano
>
> un impiccio l'espressio-ne
>
> della volontà popolare come
>
> è dato leggere nelle note della
>
> diapositiva 13: «In questo mo-mento
>
> la realizzazione del pro-getto
>
> può essere ostacolata dalla
>
> politica regionale sarda».
>
> Nel documento Usa si mani-festa
>
> l'intenzione di chiedere l'a-rea
>
> di Santo Stefano dove attual-mente
>
> si trova il comando italia-no
>
> e l'arsenale sotto roccia, per
>
> costruire caserme, uffici, strut-ture
>
> ricreative. E forse per stoc-care
>
> armi nucleari nel deposito
>
> interrato? La porzione sud ovest
>
> di un altro arsenale, quello della
>
> Maddalena (dove il comune vor-rebbe
>
> costruire un cantiere nau-tico),
>
> dovrebbe essere destinata
>
> a magazzini, palestre, ambula-tori
>
> e sempre a caserme. La zona
>
> chiamata Vaticano a Moneta
>
> ospiterebbe mercato, poste e ne-gozi.
>
> Nella regione Trinita sono
>
> previsti gli alloggi. Stanziamento
>
> complessivo, 171 milioni di dol-lari
>
> a partire da quest'anno. Fine
>
> lavori nel 2013. Significativa è la
>
> previsione per ottenere le auto-rizzazioni
>
> che gli Usa calcolano
>
> in almeno 2 anni. Ciò significa
>
> che non immaginano un percor-so
>
> in discesa. Ma a sostegno dello
>
> Zio Sam, come già è successo, ac-correrà
>
> certamente il ministro
>
> della Difesa Antonio Martino. I
>
> comandi Usa lo sperano. In una
>
> nota del foglio 6 si legge: «Il mini-stro
>
> della Difesa italiano conce-derà
>
> territorio e strutture del de-posito
>
> italiano». Il tutto fa pensa-re
>
> che siano già in corso trattative
>
> tra ministero e Stati Uniti anche
>
> se il sottosegretario Salvatore Ci-cu
>
> smentisce. Una cosa è certa,
>
> gli americani non hanno alcuna
>
> intenzione di ammainare ban-diera
>
> in Sardegna.
>
> ***************************
>
> Ministro Martino, davvero
>
> sta trattando con gli Usa?
>
> di Piero Sansonetti
>
> arcipelago della Maddale-na
>
> è uno dei luoghi più belli
>
> del mondo. Il verde, l'azzurro del
>
> suo mare, la sabbia, le rocce, i tra-monti,
>
> le piccole cale magiche, ra-diose,
>
> struggenti, l'odore del mir-to.
>
> Nessuno riuscirà mai a spiega-re
>
> perché a un certo punto, poco
>
> dopo la metà del secolo scorso,
>
> quando la guerra era finita da 25
>
> anni, questo paradiso fu deturpa-to
>
> da un insediamento militare
>
> americano e inquinato dalla pre-senza
>
> dei sottomarini atomici. Gli
>
> abitanti dell'isola dicono che da
>
> quando ci sono le bombe atomi-
>
> che, sono aumentati i tumori e i
>
> casi di bambini malformati. Tutto
>
> questo è avvenuto sotto l'enorme
>
> responsabilità dei governi demo-cristiani
>
> dell'epoca - il premier era
>
> Andreotti, il ministro della difesa
>
> Franco Restivo - che non avevano
>
> nessuna idea di quanto valesse
>
> per l'Italia il proprio patrimonio
>
> ambientale, e in compenso ave-vano
>
> un'idea spropositata dei loro
>
> doveri di sudditanza nei confronti
>
> degli Stati Uniti d'America. Oggi
>
> siamo entrati in possesso di que-sto
>
> nuovo documento, veramen-te
>
> allarmante, che ci dice una cosa
>
> semplicissima: gli americani in-tendono
>
> moltiplicare per dieci la
>
> loro presenza alla Maddalena, az-zerando
>
> il valore turistico e am-
>
> bientale dell'arcipelago (che è
>
> parco nazionale) e trasformando
>
> tutto in un insediamento di uomi-ni
>
> armati.
>
> Tre domande: prima, al mini-stro
>
> Martino: è vero che sta trat-tando
>
> segretamente, come sem-bra
>
> di capire dal documento, la
>
> cessione dell'isola ai marines?
>
> La seconda a Berlusconi: inten-de
>
> intervenire in qualche modo
>
> per impedire la realizzazione di
>
> questo progetto sciagurato? La
>
> terza al centrosinistra: si impe-gna,
>
> se vincerà le elezioni, a strap-pare
>
> la Maddalena agli americani
>
> e renderla di nuovo un'isola disar-mata
>
> e denuclearizzata, come
>
> impone non l'ideologia pacifista
>
> ma semplicemente il buonsenso?
>
> il commento
>
> La speranza Lafontaine
>
>
>
>
> --
> Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink.
> Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/disarmo/maillist.html
> Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html
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>
>