Gran daffare per i sindacati confederali guerrafondai



Solo quei rintronati sindacati confederali non hanno capito nulla: ci sono o ci fanno.
Neanche Putin riesce a far ridere più di voi.

Prima una piccola premessa:

Mentre D'Alema riesce appena a far dimenticare (per chi ha scarsa memoria) la sudditanza italiana agli americani ai tempi della strage del CERMIS, quando sempre lui manteneva all'oscuro di tutti le decisioni sulla creazione della nuova base di Taranto per le forze navali e quella di Solbiate Olona per le forze terrestri, è dal gen. Tricarico che arrivano poche parole (dopo che ha incontrato a Washington il proprio omologo americano T. Michael Moseley e numerosi altri esponenti militari, industriali e diplomatici) riguardanti il programma F-35 Joint Strike Fighter (l’Italia dovrebbe rinnovare dalla metà del prossimo decennio la linea tattica oggi costituita da AMX e - per la componente imbarcata - Harrier II+) auspicando la realizzazione di una grande catena di montaggio internazionale (e l'Italia ha il ruolo di manovalanza). Del resto solo la Gran Bretagna, come unico partner di livello 1 per la fase SDD, è determinata a far valere il suo primato in termini di ritorni industriali del programma (trasferimenti di tecnologia).

Ma si sa, gli americani sanno bene che bisogna splamare i costi di questo ennesimo caccia il cui costo si aggira sui 45 milioni di dollari. Oh bè, non è che il Typhoon che tanto piace alla sinistra e al sindacato confederale non sia da meno quanto a capacità d'attacco. Basterebbe fare l'elenco dei cannoni, bombe, missili e altre armi di cui sono previste le varie versioni.

Il programma dell'Ulivo era chiaro per quanto riguarda la politica estera : p. 108 : L' Italia è «alleato leale degli Stati Uniti», naturalmente in subordine a una «collocazione strategica che lo veda saldamente inserito in Europa, come protagonista delle politiche di integrazione europea». Per il centrosinistra si deve quindi «puntare ad una difesa europea autonoma, pur se sempre in rapporto con l’Alleanza Atlantica», il cui senso profondo è rafforzato dall’intento di voler «affrontare i problemi che derivano dall’assetto unipolare del mondo».

E infatti al summit della NATO a Riga si è parlato oltre al suo rapporto con la Russia, al ruolo nei Balcani, alla missione in Afghanistan, Darfur, Africa, anticipando il più grande gioco: la " Steadfast Jaguar 2006", la più grande esercitazione NATO Response Force. L'a "idea" della NATO Response Force nacque all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, quando gli U.S.A. proposero la costituzione di una forza di pronto intervento della NATO. Gli States volevano da un lato "responsabilizzare" sul piano militare i partner dell’Alleanza Atlantica, da un altro disporre in futuro di un contributo alla lotta al terrorismo che, era chiaro, nei prossimi anni avrebbe rappresentato la "priorità uno" per gli USA.

E veniamo a FIM-FIOM e UILM.
Fatevi un giro sui loro siti e leggerete comunicati aziendali che riguardano in gran parte le aziende di Finmeccanica:

Dopo aver sottoscrtitto quell'insulso contratto nazionale dei metalmeccanici che prevede aumenti incapaci di star dietro alla sola inflazione (tant'è alcuni stanno lì a raccogliere le firme per la reintroduzione della scala mobile), aprono vertenze integrative schizofreniche all'interno delle singole aziende della Difesa.

Da una parte sottoscrivono accordi per l'inserimento di giovani con contratti di apprendistato professionalizzante, dall'altra chiedono stabilità per i lavoratori precari.

Da una parte riconoscono il ruolo dell'Europa e auspicano una maggiore collaborazione dell'Italia nei programmi, dall'altra chiedono a Finmeccanica di mantenere un forte ruolo della nazione nella produzione stessa (evviva il nazionalismo che moltiplica le spese in tutti i programmi possibili).

Da una parte sostengono i lavoratori esternalizzati dalle aziende, dall'altra chiedono di non esternalizzare i servizi.

Da una parte chiedono centralità delle aziende madri, dall'altra ritengono importante il ruolo delle PMI.

Da una parte chiedono un ruolo pacifista dell'Italia, dall'altra incentivano e riconoscono il ruolo innovativo delle industrie belliche.

Da una parte parlano del ruolo militare come unico scopo difensivo, dall'altra mendicano a Finmeccanica aumenti di stipendio per i suoi lavoratori (tutti gli altri sono di serie B, c, ecc.) e il rafforzamento del ruolo della stessa in una versione mirata alla "prevenzione attiva".

Da una parte dichiarano la democrazia un fattore inalienabile, dall'altra la negano all'interno dei luoghi di lavoro arrogandosi per forza una falsa rappresentanza di tutti i lavoratori.

Neanche Putin riesce a far ridere più di voi.

15 giugno 2006
Corsa al riarmo, Mosca scommette sulle ricadute civili
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