Re: una volta e basta



Ciao Giuseppe,
è tanto che non ci scriviamo. Andrea è mio cognato, stiamo lottando assieme
su questa storia dell'acqua. La persona di cui si parla nell'articolo che ho
fatto girare, quella che ha ricevuto l'avvertimento, sono io.
Un abbraccio
maja
----- Original Message -----
From: <useppescano at virgilio.it>
To: <disarmo at peacelink.it>
Sent: Wednesday, June 21, 2006 3:21 PM
Subject: R: una volta e basta


> essendo già iscritto   nonche  uno dei primmi collaboratori  ( e
> responsabile per la safrdegna  )  ero già al corrente di questa news
> .  troverai  ulteriori news  su tale vicenda sul mio blog
> http://cdv.
> splinder.com
>
> ----Messaggio originale----
> Da: majamaiore at tiscali.it
> Data: 18-giu-2006 18.52
> A: "fabio canu"<fabio.canu at tiscali.it>,
> <vialebasi at liste.comodino.org>, "mauro cristaldi"<mauro.
> cristaldi at uniroma1.it>, "mauro bulgarelli"<mauro.bulgarelli at libero.it>,
> "massimo zucchetti"<massimo.zucchetti at polito.it>, "alessandro
> marescotti"<a.marescotti at peacelink.it>, "babbo"<tatianomaiore@tiscali.
> it>, "celina fontana"<mariacelinaf at tiscali.it>, <disarmo at peacelink.it>,
> "elettra deiana"<deiana_e at camera.it>, "Fabrizio Aumento"
> <fabaumento at tiscali.it>, "Francesco.Polcaro"<polcaro at rm.iasf.cnr.it>,
> <gianonis at tin.it>, "Giuseppe Scano"<useppescano at virgilio.it>, "Marcao"
> <caomar at tiscali.it>, "marco"<tappa99 at yahoo.it>, "mariafranca maiore"
> <marika941 at yahoo.it>, "mariapia"<mariapiapil at tiscali.it>
> Ogg: una volta
> e  basta
>
> Ciao tutte e tutti vi do un'esempio di quello che sta
> succedendo a La Maddalena.
> Messaggio per le liste, so che quello non è
> lo spazio giusto per parlare di acqua. Trasgredisco alla regola per la
> prima e ultima volta. Voglio solo darvi un'idea del perchè ho ululato
> per un po' contro la minaccia del silenzio che incombe un'altra volta.
> Maja
>
> --------------
>
> MASADA n° 320, 15-6-2006. Bugie di pace e di
> guerra
>
> ..
> Le notizie ignorate: Quel fattaccio de La Maddalena
>
> Il
> posto e' la Maddalena, una perla di isola invidiata da tutti,
> all'Unesco
> si parlava di rendere il posto patrimonio dell'umanita'.
> Il
> protagonista della storia si chiama Andrea, per gli amici e' Indios,
> ama
> la sua terra come un indiano difendeva la propria. Definisce il
> suo
> territorio "la riserva".
> Il fatto e' la lotta per un diritto
> inviolabile: l'acqua. Tutto comincia con
> una inchiestina sui costi
> delle bollette dell'acqua nella Maddalena.
> Bollette illegali perche'
> non si paga a consumo ma a fortait: 120 euro a
> capoccia. Se una
> famiglia di cinque persone vive solo con una pensione
> minima,
> praticamente se ne va tutto per l'acqua.
> Poi e' uscito il discorso
> della potabilita'. Da oltre quindici anni, gli
> abitanti della
> Maddalena comprano acqua per cucinare, per lavarsi i denti,
> per bere,
> non si usa l'acqua dei rubinetti perche' esce di un colorito
> strano,
> quando sembra pulita e ci si azzarda a fare docce, si esce con
> eritemi
> sulla pelle. Gi abitanti della Maddalena cucinano con l'acqua delle
> bottiglie perché 'acqua che dovrebbe essere potabile ha un eccessivo
> tasso
> di virus intestinali. Il loro diritto inviolabile all'acqua e'
> continuamente
> violato, non solo, chi non accondiscende alle decisioni
> prese dal comune (e
> cioe' pagare come potabile un'acqua che non lo e'
> affatto, o non accettare
> bollette a forfait invece che a consumo, come
> vorrebbe la legge), e'
> considerato una "testa calda", come il nostro
> Indios, un sovversivo, che
> spinge la popolazione a ribellarsi a un
> sistema illegale, solo perche' in
> comune ci sono le casse vuote. E a
> farne le spese sono i pensionati e gli
> abitanti con basso reddito.
> Un
> paio di anni fa, un padre di famiglia fece fare le analisi
> batteriologiche a sue spese perche' gli era nata una bimba
> prematuramente e
> "pretendeva" di fare i bagnetti con la sicurezza di
> non rischiare la salute
> della piccola. I risultati delle analisi
> fecero accapponare la pelle:
> infiltrazioni di acque fognarie nelle
> tubature.
> Praticamente nella Maddalena si lavano con acqua e qualche
> pezzettino di
> cacca (residui fecali, dicono le analisi). Sara' per
> questo forse che c'e'
> alla Maddalena una bella serie di malati di
> salmonellosi, dermatiti e virus
> intestinali.
> Inizialmente i cittadini
> pensavano a qualche allergia a saponi, poi vedendo
> che cambiando sapone
> la situazione non migliorava, e' rimasta l'ultima
> ipotesi: l'acqua
> inquinata. All'ufficio idrico dicono che e' stata
> potabilizzata, ma gli
> abitanti continuano a star male, ad avere dermatiti, a
> sentire un
> cattivo odore, e a vedere il colorito a volte giallognolo, che fa
> desistere dall'attaccarsi al rubinetto, anche con l'aria piu' torrida.
> Andrea/Indios, il nostro protagonista, ha cominciato a fare ricerche
> sulla
> legalita' delle strutture nell'isola, e ha cominciato a
> coinvolgere tutte le
> famiglie che non arrivano a pagare le salatissime
> bollette che arrivano,
> nonostante l'acqua non sia usata da nessuno.
> Ed
> e' quindi cominciato il calvario, una petizione che ha visto coinvolti
> gli abitanti del posto. Ogni firma e' stata protocollata in comune,
> tutte le
> firme richiedevano un corretto utilizzo delle risorse,
> bollette eque e per
> tutti. La gente ha cominciato a dare segni di
> stanchezza. Lavorare per
> pagare un servizio che non e' stato mai
> erogato, non e' umano. Tutti hanno
> diritto ad una vita dignitosa, e
> Indios ha cominciato ad affiggere locandine
> in tutta l'isola, per
> informare la popolazione delle irregolarita' a cui si
> andava incontro.
> Ogni volantino regolarmente timbrato dal comune, pagando di
> tasca
> propria.
> E ai volantini seguiva il silenzio assordante delle
> amministrazioni
> comunali. Per far notare che la protesta non poteva
> passare inosservata,
> Inds ha cominciato a fare striscioni con lenzuola
> nello stile delle proteste
> antimafiose che seguirono alla morte di
> Falcone e Borsellino. E cosi' la
> gente comune ha cominciato a esporsi
> in prima persona. Indios aveva di fatto
> aperto la strada a tutti quelli
> che volevano ribellarsi a questo stato di
> fatto. L'amministrazione
> comunale e' assente? Gli uffici di competenza non
> danno spiegazioni?
> Ecco che si parte con le lenzuola: "coca cola, e sai cosa
> bevi - acqua
> cosa, e sai solo quanto paghi".
> Questa storia va avanti per un paio di
> mesi, finche' qualche "coraggioso"
> decide, la notte del 10 giugno, di
> pestare Indios, per il servizio fatto.
> Gia' precedentemente erano
> arrivate minacce alla moglie, hanno bruciato
> l'automobile, e ora siamo
> passati alle vie di fatto. Portato in un vicolo
> isolato dalla macchina
> dei carabinieri, senza nessun apparente motivo, tre
> personcine perbene
> sono sbucate all'improvviso e hanno gonfiato il nostro
> amico come una
> zampogna. Ha perso i sensi e si e' risvegliato dentro
> l'ambulanza, con
> vari ematomi e contusioni al costato e agli arti. Circa una
> settimana
> di prognosi, che servira' a ricarburarsi prima di riprendere la
> battaglia. Chi gli stava intorno e' stato gia' minacciato: "la prossima
> sei
> tu".
> Un modo molto codardo per dare una lezione. Tre contro uno,
> di notte, con
> tanto di effetto sorpresa.
> Stranamente, proprio il giorno
> dopo il pestaggio, il comune annuncia fiero
> che ha fatto pulizia
> togliendo le lenzuola usate per la protesta. Se questa
> sia stata
> un'azione coordinata non lo sappiamo, certo e' che sono stati
> casualmente tempestivi, nel togliere tutto proprio mentre lui era fuori
> combattimento. Ma sapete... se andate a caccia e non ammazzate il leone
> al
> primo colpo, allora non vi rimane che scappare, perche' diventa
> cattivo. E
> molto.
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