pace e riconversione industriale



 

 Le industrie di armi, la politica e 
le domande degli ingenui

 

 

 

 

 

Nella finanziaria si stanziano   3.527 milioni di euro per gli armamenti contro i 100 milioni per gli asili nido.

Ci sono soldi per comprare  128 cacciabombardieri

e nulla per i corpi civili di pace.

L’Onu chiede la moratoria delle bombe a grappolo, ma in Italia si continuano a fabbricare.

Chi decide la politica della difesa?

 

Mercoledì 29 novembre 2006 ore 18.00

Sala Convegni Comune di Ciampino

(Via del Lavoro 59, a 100 metri dalla Stazione ferroviaria raggiungibile in 15 minuti da Roma Termini)

Con il  patrocinio della Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma e la Presidenza del Consiglio Comunale di Ciampino

Dibattito pubblico e laboratorio politico

 

Alberto Castagnola  

( Economista Rete Lilliput)

Vendere armi alla Cina ?

La contraddizione di una  economia di guerra 

Anna Pizzo         

( Redaz. Carta  e Consigliera regionale)

 Il realismo politico  e la riconversione

 delle industrie belliche. Confronto su

 un progetto di legge regionale

 

Alberto Sciatore  ( Cisl Alenia)

 Il ruolo del sindacato e la riconversione

 industriale.

Gianmarco Machiorlatti

( Direttore Scuola di Pace) Il senso di una

 scuola di pace nella Diocesi di Albano

Edoardo Longobardi

(Portavoce Rete Tuscolana per la pace)  

E’ Pace? Mettila in rete

Coordina i lavori  Carlo Cefaloni  (Associazione Teresio Olivelli)

 

 

Iniziativa promossa da

Ass. Teresio Olivelli  Ass. Colibrì  Ass. Alex Langer  

Rete Tuscolana per la Pace   Coop Progetto Solidarietà    Alternativ@mente Ass. La Vita Nova   Rete Lilliput   Pax Christi

Contatti e adesioni a unacittanonbasta at email.it