Dalle ceneri della pace e della guerra: il partitino



Sono cose fatte: c'è  un arco sinistro di pace fatto da missioni e
companatici rinforzati e un arco sinistro di pseudo- ponti e
ponteponentepontepi, che non lasciano mai davvero la riva sinistra o
destra del fiume dove sono galleggiati per tanto tempo (si potesse 
guadare tutti insieme prima o poi)...
Viene coniato il termine Partitino, no scusate, nasce il partitino con la
p minuscola, che non è quello paventato in passato dai Partiti, il
bianco popolo del non voto o non votivo, o la maldicenza di essere in
pochi e furbini.
Per i Media e con i Media si concertano oggi le immagini surreali e
miserevoli dei partitini, quelli contro la guerra e contro tutto, le
interviste e le opinioni sono quì e là decorate e liquidate con i ridicoli
partitini.
Per contenere  scontenti- intolleranti- disubbidienti- no delega-
esuli-precari-figli senza nome ...si   scontano i debiti con  aggregazioni
e movimenti unitari e/o divisi, inventando  la nascita di questi abortini
extraparlamentari  , fantasie del Partito Democratico Europeo della Vita
Riconosciuta che secondo loro prende corpo dalle ceneri di una pace mai
nata e di una guerra ben pasciuta.
Di fatto la tecnica e il  mestiere di parlamentare,  trova linfa così,
almeno lo spera, alle iscrizioni in declino.
A partire dal 2000 fu gara a chi si diceva  più contro, più duro, più
garantista, più pacifista, più nonviolento.
Gratuiti portatori d'acqua e di speranze, nelle ultime elezioni
politiche,
agitarono, come oggi lo spauracchio della destra berlusconiana e
leghista, fascista e liberista.
Ci abbiamo creduto un po' tutti, e abbiamo detto che valeva la pena
tentare, stringendo le narici, immergerci nell'ultimo voto...

Oggi che ben altri problemi angosciano il popolo italiano, ecco che i
dissanguati Partiti (che dio ce ne liberi dalle elezioni) inventano questa
autoproduzione del partitino: ma a mio parere, questa nuova risibile e
derisa creatura, non interessa davvero nessuno, se non  qualche
protagonista  della rifondazione stagionata che sospira sognando.
Può darsi che sia crescita senza anima del movimento, emersione  del
libero pensiero,  fare che non ci rimette niente,  pensare che sembra
già osare l'impossibile, inizio o  fine di una stagione che non trova
rimedi nella politica e allora diventa antipolitica, antagonista,
anacronistica, comunque senza, senza certificazione di autorità e
rappresentatività.

Eppure  in Parlamento hanno paura e noia anche di questo pulviscolo
vacante e allora   indicono,  infastiditi per l'aggiunta degli impegni,
 proteste ragionate  e  manifestazioni autorevoli, con gran bei nomi e
figli d'arte, perchè dannazione, ci sono quelle ceneri che alzano un
gran polverone e sia mai, che alzandosi il vento si intravedano i così
tanti e tragici scenari che la guerra propone, oggi più che ieri e
domani, domani che vuoi, sarà un altro giorno di sangue.
Alzate i vostri calici e oscurate i ribelli demodè!
Ma attenti la fabbrica del cretino è ancora molto, molto attuale.
Doriana Goracci

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