SOMALIA/ ONU: COMMERCIO DELLE ARMI PROSPERA NONOSTANTE EMBARGO



Sotto accusa soldati etiopi, "elementi" Ua e del governo somalo

New York, 23 mag. (Ap) - Il commercio delle armi prospera in Somalia, nonostante l'embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite. E' quanto denunciano gli esperti Onu incaricati di indagare su presunte violazioni dell'embargo, sostengono che Paesi e commercianti privati continuano a rifornire di armi i signori della guerra e i miliziani somali.

Stando a quanto riferito al Consiglio di Sicurezza Onu dall'Ambasciatore sudafricano al Palazzo di Vetro, Dumisani Kumalo, presidente del Comitato incaricato di monitorare il rispetto delle sanzioni, gli esperti ritengono che "la Somalia patisce gli effetti di una guerra economica che garantisce enormi profitti ai comandanti militari che non hanno quindi intenzione di cambiare lo status quo". Il Gruppo di monitoraggio per la Somalia, chiamato a indagare sull'embargo dal 1992, ritiene che la presenza dei militari etiopi in Somalia, al fianco del governo di transizione somalo, "rappresenta una violazione delle embargo sulle armi".

Secondo gli esperti, i soldati etiopi hanno inoltre importato attrezzature militari per armare clan amici contro i guerriglieri islamici. Anche alcuni "elementi" delle forze di pace dell'Unione africana e del governo di transizione sono coinvolti nel traffico illegale di armi. Navi provenienti dallo Yemene e cariche di armi illegali arrivano regolarmente nel nord della Somalia, denuncia l'Onu, e "carichi di armi raggiungono la Somalia in siti presenti lungo tutta la costa".

"Il gruppo di monitoraggio ha evidenziato come sia gli Stati che i commercianti privati riforniscono di armi e di attrezzature militari i signori della guerra, i militanti e la comunità dei businessmen", ha dichiarato Kumalo davanti a una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza. Nei precedenti rapporti, gli esperti Onu avevano denunciato circa una decina di paesi per le forniture di armi e denaro alle parti in guerra in Somalia. Oggi, l'Onu sta indagando su eventuali legami tra la pirateria e il traffico di armi.