R: R: I "LIberi combattenti" in Siria e i loro padroni



Ellero, le sue fonti a volte sono quelle dei complottisti e dei sostenitori
dei dittatori, 

come Meyssan e ora Bahar Kimyongur (quest'ultimo molto meglio di Meyssan,
comunque), le fonti che lei si perita di contestarmi io le ho scelte a caso
per dire alcuni dati ovvi che dicevano tutti: erano Repubblica prima e ora
Wikipedia, due fonti che non mi interessa difendere, se non per quei pezzi
che ho preso.

Repubblica riportava lo stato della guerra in corso in Libia, come lo
facevano tutti i media, dicendo cioè le news considerate da tutti, e ora
Wikipedia su Hama dice quel che potrebbe trovare su una infinità di altre
fonti, cose ossia ovvie e risapute. Se a lei piacciono solo fonti
estremiste, non mainstream, di vera o presunta controinformazione, e le
posta lei direbbe "a pappagallo" (e sempre senza offesa) è affar suo.
Per quanto mi riguarda molte fonti di controinformazione sono più
inaffidabili di molti media noti a tutti. I media fanno propaganda, ma anche
molte fonti di controinformazione.

Nel caso presente: ha ragione, mi era sfuggito quel pezzo su Hama, prendo
atto che condanna il regime, si tiene sul basso (10 000 morti è la stima
minima e non dice di quanto sia stata distrutta la città) ma qualcosa dice.

L'articolo è anche interessante per i dati che fornisce sui gruppi
terroristici e sui ragionamenti geopolitici ma resta di propaganda sfacciata
per il regime di Assad per la sua impostazione. Mi riferisco a quello che
riguarda la storia presente della Siria, su altri punti non conosco bene le
questioni citate.

In particolare:

1) Nel primo capoverso il testo spaccia i rivoltosi siriani per semplici
terroristi, amplificando la propaganda di regime: "Effettivamente,
molteplici elementi senza ombra di dubbio accreditano la tesi del governo
siriano."
Classificare il Libero Esercito Siriano semplicemente come una serie di
bande terroriste è propaganda. Se infatti ci sono (e ci sono, in effetti)
dei jihadisti e dei salafiti tra le bande del LES, o come infiltrati nel
LES, questo non fa del LES una semplice accozzaglia di terroristi.
IL Les è infatti formato in gran parte da civili siriani e da disertori e
opera per rovesciare il regime. E si è formato a causa della repressione del
regime. Poi la sua natura non unitaria, ma del tutto frammentaria, fa sì che
al suo interno vi sia un po' di tutto ma questo non deve portare a dire che
è composta da jihadisti e basta. 

2) Secondo capoverso: "Pertanto, il compito per mantenere in piedi questa
struttura etnico-religiosa fragile e complessa si dimostra così difficile,
che solo un regime laico, solido e necessariamente autoritario può
assolverlo." L'autore arriva a dire che è necessario in Siria un regime
autoritario. Che dire? Che concezione ha della democrazia quest'uomo?

3) Sul Libero Esercito Siriano dà un'idea del tutto forzata in senso
negativo, negando sia formato da molti siriani civili e disertori che hanno
iniziato a combattere il regime in conseguenza della repressione. Dice che
non è meno crudele del regime, ma questo è un giudizio sulle intenzioni, e
dice che sovente i media sbagliano a dare le colpe dei massacri al regime
facendo intendere quindi che sono più del LES. E anche questa è propaganda:
il regime uccide civili molto più del Les, se ci atteniamo ai fatti. 

4) Alla fine parla degli USA, annoverandoli anche loro nel calderone dei
terroristi antisiriani. Si potrebbe fare lo stesso con i terroristi veri o
presunti anti-israeliani, con questo metodo, e dire che Israele deve essere
necessariamente armato fino ai denti, fare embarghi, erigeri muri,
schiacciare gli oppositori. Cosa voglio dire? Che manca il primo terrorista
in questo pezzo, il regime di Assad. Perché esiste come per Israele il
terrorismo di stato, che nel caso di Assad è sostenuto dalla Russia.


Questi elementi lo collocano nel campo di una analisi di parte impostata nel
senso della propaganda: inquadrare il regime dittatoriale di Assad come
necessario di fronte a una serie interminabile di terroristi tra cui il Les.

Questo certo non aiuta i siriani ad uscire dalla guerra civile e noi qui a
comprendere quale soluzione politica nonviolenta sostenere.

Lorenzo Galbiati

-----Messaggio originale-----
Da: disarmo-request at peacelink.it [mailto:disarmo-request at peacelink.it] Per
conto di glry at ngi.it
Inviato: domenica 9 settembre 2012 0.58
A: disarmo at peacelink.it
Oggetto: Re: R: I "LIberi combattenti" in Siria e i loro padroni 

On 8 Sep 2012 at 19:01, lorenz.news at yahoo.it wrote:

> Massacro di Hama
> Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

-------------------------------- 

Egregio Galbiati, ciascuno ha le sue fonti. 
Ecco la mia opinione su Wikipedia (Italia), che lei cita come "Enciclopedia
libera": 

---- 

guardate in questo blog 

http://bora.la/2012/09/06/basovizza-domenica-9-settembre-manifestazione-in-r
icordo-dei-
quattro-fucilati-il-6-settembre-1930/

Sull'argomento, la prima resistenza al fascismo nel Litorale Adriatico,
confrontiamo questi 
due testi: 

1. da wikipedia in inglese:

TIGR, abbreviation for Trst (Trieste), Istra (Istria), Gorica (Gorizia) and
Reka (Rijeka), with 
the full name Revolutionary Organization of the Julian March T.I.G.R.
(Slovene: 
Revolucionarna organizacija Julijske krajine T.I.G.R.) was a militant
anti-Fascist and 
insurgent organization active in the 1920s and the 1930s on the
ex-Austro-Hungarian 
territories given to Italy in exchange for joining Great Britain in First
World War and is 
considered to be one of the first anti-fascist resistance movements in
Europe.

2. da wikipedia in italiano:

La TIGR (dalle lettere iniziali di Trst/Trieste, Istra/Istria,
Gorica/Gorizia e Reka/Fiume) è 
stata un´organizzazione terroristica anti-italiana, espressione del
nazionalismo radicale 
sloveno, che operò tra le due guerre mondiali con azioni violente quali
omicidi, stragi per 
mezzo di attentati dinamitardi, assalti a pattuglie, incendi e sabotaggi
contro le istituzioni e 
la popolazione italiana.

----- 

Non credo le serva una traduzione per l'originale in inglese, per
confrontarlo con la versione 
di Wiki Italia.  

Ho altre perline in tasca su WikiItalia. Per cui su Hama mi informo di certo
altrove. 

Nel merito della sua critica rilevo che lei cita e si riferisce ad un passo
delle "Conclusioni" 
dal post da me inviato, dove si fa una sintesi del tutto. Basta invece
leggere l'articolo per 
intero e con attenzione, per poter leggere al capitolo "Per terzo, esiste il
fattore nazionalista" 
una descrizione chiara ed una dura critica all'azione governativa del 1982
ad Hama: 

"(...) la lotta che si sta scatenando attualmente sul suolo siriano vede
opposte due correnti
inconciliabili fra loro: il pan-arabismo e il pan-islamismo (3).Questo
conflitto originale 
introduce un fattore storico, su cui si fonda la minaccia terroristica in
Siria. Dal 1963, la Siria 
baathista conduce in realtà una vera e propria guerra contro i movimenti
jihadisti.
L´esercito governativo e i Fratelli musulmani si sono affrontati in numerosi
scontri, che si 
sono tutti risolti con la vittoria del potere siriano.
Queste vittorie sono state strappate al prezzo di molte vittime, l´esercito
non ha esitato a 
seminare il terrore per raggiungere i suoi scopi. Nel 1982, l´esercito di
Hafiz al-Assad ha 
martellato interi quartieri della città di Hama per superare la resistenza
jihadista, 
massacrando senza distinzione militanti e civili innocenti. Ci sono stati
almeno 10 mila morti 
causati dai bombardamenti e negli scontri per le strade. Si sono susseguite
delle vere e 
proprie cacce all´uomo lanciate contro i Fratelli musulmani siriani
attraverso tutto il paese,
costringendoli all´esilio." 

"l'esercito ha seminato il terrore", "martellato interi quartieri della
città", "massacrato senza 
distinzione civili innocenti", "almeno 10.000 morti e cacce all'uomo": cosa
ci vuole altro a 
Suo parere per avere il pass NO PRO ASSAD ?

Rilevo peraltro che l'articolo da me postato riguardava la composizione
degli effettivi "liberi 
combattenti" che pure Lei sul suo blog ampiamente condanna, e che per conto
terzi 
vogliono fare della Siria un'altra Libia, nonchè una descrizione
etnico-religiosa della società 
siriana, per poterle confrontare con le descrizioni fuorvianti che ci
vengono 
pedissequamente iniettate in vena dal mainstream occidentale, e non qui gli
errori, i 
soprusi, le carenze e le efferatezze, da me mai negati, dei regimi Assad,
pure in esso 
presenti come sopra evidenziato. E anche se nel post da me inviato fossero
ritenute carenti 
tali condanne, non per questo le informazioni contenute vanno buttate in
blocco, ma vanno 
casomai indagate, corrette e integrate, se è il caso, e non savonarolamente
rifiutate in toto 
come pura propaganda pro Assad. 
Infine, condannare 'a pappagallo' oggi (non intendo offendere, parlo di
metodo) i fatti di 
Hama di trenta anni fa e l'allora Presidente siriano per usarli per far
fuori il successore col 
metodo Gaddafi o Milosevic o Saddam ecc. non aiuta oggi i Siriani a venir
fuori dalla crisi e 
a difendersi del nemico interno ed esterno. Aiuta altri, come le esperienze
ciate informano. 
Cerchi di leggere e analizzare i miei post con più attenzione, per piacere,
ad evitarmi 'sto 
lavoraccio successivo di mostrare a lei e ad altri eventuali distratti come
stanno in realtà le 
cose. 

Saluti

Jure Ellero


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