Re: R: R: I "LIberi combattenti" in Siria e i loro padroni



On 9 Sep 2012 at 5:31, lorenz.news at yahoo.it wrote: 

> Ellero, le sue fonti a volte sono quelle dei complottisti 
> e dei sostenitori dei dittatori  

--

Lorenz, le sue fonti sono costantemente quelle di chi vuole levarsi dalla strada Damasco 
per purificare tutta l'Arabia mediterranea non conforme agli interessi occidentali, e che per 
proseguire l'opera dopo la Libia ora punta alla Siria (e Libano e Palestina) per aprirsi la 
strada verso Est, l'Iran, l'India, la Cina, la Russia (mentre un altro ramo si dirige a Sud, via 
Sudan-Corno d'Africa). E' un progetto iniziato da Regan che assomoglia a quello intrapreso 
da Napoleone prima, e poi da Hitler con la compiacenza - guarda caso - anglosassone. Poi 
magari dopo la Polonia e Stalingrado i Lord e i Rockefeller si sono resi conto di aver 
promosso una castronata, ma comunque ci hanno guadagnato nella ricostruzione, bontà 
loro, in profitti ed occupazioni militari e politiche. Pasqualino sempreinpiedi. Dopo 
quarant'anni di oblio e aver perso tempo e soldini e soldatini in Asia (Corea e Vietnam con 
qualche milione di morti, sarà mica colpa dei Khmer?), hanno ripreso il progetto, usando 
stavolta come testa d'ariete Al Qaeda al posto del nazi-fascismo italo e germanico. Li 
capeggia oggi un Nobel per la Pace: figurarsi, è buono, ed è pure nero, il negro buono, 
come Condoleeza e Powell. E qui mi fermo, son cose che possono interessare la lista ma 
non certo Lorenz. 

Nel merito del mio post sui 'Liberi combattenti' e delle tristi difese di Lorenz per la sua 
'disattenzione' per non averlo letto per intero l'articolo nemmeno commento: nel precedente 
post ho già detto del come, perché e per cosa l'ho inviato in lista. Se a Lorenz non basta ci 
faccia una prece, perchè arriva tardi a puntualizzare e sostenere di aver voluto confutare i 
contenuti, mentre le sue azioni mostrano un mirato preconcetto, una mansione da svolgere. 
Il suo attacco, che continua, nei miei confronti, lo pongono nella categoria dei preconcetti in 
malafede: non aspettava altro che un mio post passibile di accuse per approffittarne, per 
ritirar fuori la storia di Rete Voltaire, e per scegliere dal mio post 2 righe trascurando di 
citare il resto, confidando che altri non avrebbero controllato le sue accuse atte a 
designarmi di nuovo come il 'paladino di Assad'. Il sistema di estrapolare dal contesto poche 
righe separandole dal quadro generale è degno dei migliori disinformatori e revisionisti 
storici, e quelli bravi destreggiano l'arte di non farsi beccare. Non è il suo caso, gli è andata 
male anche stavolta.  Veda quindi di migliorare i metodi del suo lavoro, altrimenti non gli 
rinnovano il contratto.  
E cerchi per il suo imprinting le papere su altri fronti. Ne avrà campo, visto che sta con 2 
piedi in 48 scarpe, da Erdogan a Hillary, da Al Qaeda ad Al Jazeera, da Repubblica a 
WikiLeaksItaly. Ah, dimenticavo Netanyahu.  

J. Ellero  


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On 9 Sep 2012 at 5:31, lorenz.news at yahoo.it wrote: 

Ellero, le sue fonti a volte sono quelle dei complottisti e dei
sostenitori dei dittatori, 

come Meyssan e ora Bahar Kimyongur (quest'ultimo molto meglio di
Meyssan, comunque), le fonti che lei si perita di contestarmi io le ho
scelte a caso per dire alcuni dati ovvi che dicevano tutti: erano
Repubblica prima e ora Wikipedia, due fonti che non mi interessa
difendere, se non per quei pezzi che ho preso.

Repubblica riportava lo stato della guerra in corso in Libia, come lo
facevano tutti i media, dicendo cioè le news considerate da tutti, e
ora Wikipedia su Hama dice quel che potrebbe trovare su una infinità
di altre fonti, cose ossia ovvie e risapute. Se a lei piacciono solo
fonti estremiste, non mainstream, di vera o presunta
controinformazione, e le posta lei direbbe "a pappagallo" (e sempre
senza offesa) è affar suo. Per quanto mi riguarda molte fonti di
controinformazione sono più inaffidabili di molti media noti a tutti.
I media fanno propaganda, ma anche molte fonti di controinformazione.

Nel caso presente: ha ragione, mi era sfuggito quel pezzo su Hama,
prendo atto che condanna il regime, si tiene sul basso (10 000 morti è
la stima minima e non dice di quanto sia stata distrutta la città) ma
qualcosa dice.

L'articolo è anche interessante per i dati che fornisce sui gruppi
terroristici e sui ragionamenti geopolitici ma resta di propaganda
sfacciata per il regime di Assad per la sua impostazione. Mi riferisco
a quello che riguarda la storia presente della Siria, su altri punti
non conosco bene le questioni citate.

In particolare:

1) Nel primo capoverso il testo spaccia i rivoltosi siriani per
semplici terroristi, amplificando la propaganda di regime:
"Effettivamente, molteplici elementi senza ombra di dubbio accreditano
la tesi del governo siriano." Classificare il Libero Esercito Siriano
semplicemente come una serie di bande terroriste è propaganda. Se
infatti ci sono (e ci sono, in effetti) dei jihadisti e dei salafiti
tra le bande del LES, o come infiltrati nel LES, questo non fa del LES
una semplice accozzaglia di terroristi. IL Les è infatti formato in
gran parte da civili siriani e da disertori e opera per rovesciare il
regime. E si è formato a causa della repressione del regime. Poi la
sua natura non unitaria, ma del tutto frammentaria, fa sì che al suo
interno vi sia un po' di tutto ma questo non deve portare a dire che è
composta da jihadisti e basta. 

2) Secondo capoverso: "Pertanto, il compito per mantenere in piedi
questa struttura etnico-religiosa fragile e complessa si dimostra così
difficile, che solo un regime laico, solido e necessariamente
autoritario può assolverlo." L'autore arriva a dire che è necessario
in Siria un regime autoritario. Che dire? Che concezione ha della
democrazia quest'uomo?

3) Sul Libero Esercito Siriano dà un'idea del tutto forzata in senso
negativo, negando sia formato da molti siriani civili e disertori che
hanno iniziato a combattere il regime in conseguenza della
repressione. Dice che non è meno crudele del regime, ma questo è un
giudizio sulle intenzioni, e dice che sovente i media sbagliano a dare
le colpe dei massacri al regime facendo intendere quindi che sono più
del LES. E anche questa è propaganda: il regime uccide civili molto
più del Les, se ci atteniamo ai fatti. 

4) Alla fine parla degli USA, annoverandoli anche loro nel calderone
dei terroristi antisiriani. Si potrebbe fare lo stesso con i
terroristi veri o presunti anti-israeliani, con questo metodo, e dire
che Israele deve essere necessariamente armato fino ai denti, fare
embarghi, erigeri muri, schiacciare gli oppositori. Cosa voglio dire?
Che manca il primo terrorista in questo pezzo, il regime di Assad.
Perché esiste come per Israele il terrorismo di stato, che nel caso di
Assad è sostenuto dalla Russia.


Questi elementi lo collocano nel campo di una analisi di parte
impostata nel senso della propaganda: inquadrare il regime
dittatoriale di Assad come necessario di fronte a una serie
interminabile di terroristi tra cui il Les.

Questo certo non aiuta i siriani ad uscire dalla guerra civile e noi
qui a comprendere quale soluzione politica nonviolenta sostenere.

Lorenzo Galbiati

-----Messaggio originale-----
Da: disarmo-request at peacelink.it [mailto:disarmo-request at peacelink.it]
Per conto di glry at ngi.it Inviato: domenica 9 settembre 2012 0.58 A:
disarmo at peacelink.it Oggetto: Re: R: I "LIberi combattenti" in Siria e
i loro padroni 

On 8 Sep 2012 at 19:01, lorenz.news at yahoo.it wrote:

> Massacro di Hama
> Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Egregio Galbiati, ciascuno ha le sue fonti. 
Ecco la mia opinione su Wikipedia (Italia), che lei cita come
"Enciclopedia libera": 

---- 

guardate in questo blog 

http://bora.la/2012/09/06/basovizza-domenica-9-settembre-manifestazion
e-in-r icordo-dei- quattro-fucilati-il-6-settembre-1930/

Sull'argomento, la prima resistenza al fascismo nel Litorale
Adriatico, confrontiamo questi due testi: 

1. da wikipedia in inglese:

TIGR, abbreviation for Trst (Trieste), Istra (Istria), Gorica
(Gorizia) and Reka (Rijeka), with the full name Revolutionary
Organization of the Julian March T.I.G.R. (Slovene: Revolucionarna
organizacija Julijske krajine T.I.G.R.) was a militant anti-Fascist
and insurgent organization active in the 1920s and the 1930s on the
ex-Austro-Hungarian territories given to Italy in exchange for joining
Great Britain in First World War and is considered to be one of the
first anti-fascist resistance movements in Europe.

2. da wikipedia in italiano:

La TIGR (dalle lettere iniziali di Trst/Trieste, Istra/Istria,
Gorica/Gorizia e Reka/Fiume) è 
stata un´organizzazione terroristica anti-italiana, espressione del
nazionalismo radicale sloveno, che operò tra le due guerre mondiali
con azioni violente quali omicidi, stragi per mezzo di attentati
dinamitardi, assalti a pattuglie, incendi e sabotaggi contro le
istituzioni e la popolazione italiana.

----- 

Non credo le serva una traduzione per l'originale in inglese, per
confrontarlo con la versione di Wiki Italia.  

Ho altre perline in tasca su WikiItalia. Per cui su Hama mi informo di
certo altrove. 

Nel merito della sua critica rilevo che lei cita e si riferisce ad un
passo delle "Conclusioni" dal post da me inviato, dove si fa una
sintesi del tutto. Basta invece leggere l'articolo per intero e con
attenzione, per poter leggere al capitolo "Per terzo, esiste il
fattore nazionalista" una descrizione chiara ed una dura critica
all'azione governativa del 1982 ad Hama: 

"(...) la lotta che si sta scatenando attualmente sul suolo siriano
vede opposte due correnti inconciliabili fra loro: il pan-arabismo e
il pan-islamismo (3).Questo conflitto originale introduce un fattore
storico, su cui si fonda la minaccia terroristica in Siria. Dal 1963,
la Siria baathista conduce in realtà una vera e propria guerra contro
i movimenti jihadisti. L´esercito governativo e i Fratelli musulmani
si sono affrontati in numerosi scontri, che si sono tutti risolti con
la vittoria del potere siriano. Queste vittorie sono state strappate
al prezzo di molte vittime, l´esercito non ha esitato a seminare il
terrore per raggiungere i suoi scopi. Nel 1982, l´esercito di Hafiz
al-Assad ha martellato interi quartieri della città di Hama per
superare la resistenza jihadista, massacrando senza distinzione
militanti e civili innocenti. Ci sono stati almeno 10 mila morti
causati dai bombardamenti e negli scontri per le strade. Si sono
susseguite delle vere e proprie cacce all´uomo lanciate contro i
Fratelli musulmani siriani attraverso tutto il paese, costringendoli
all´esilio." 

"l'esercito ha seminato il terrore", "martellato interi quartieri
della città", "massacrato senza distinzione civili innocenti", "almeno
10.000 morti e cacce all'uomo": cosa ci vuole altro a Suo parere per
avere il pass NO PRO ASSAD ?

Rilevo peraltro che l'articolo da me postato riguardava la
composizione degli effettivi "liberi combattenti" che pure Lei sul suo
blog ampiamente condanna, e che per conto terzi vogliono fare della
Siria un'altra Libia, nonchè una descrizione etnico-religiosa della
società siriana, per poterle confrontare con le descrizioni fuorvianti
che ci vengono pedissequamente iniettate in vena dal mainstream
occidentale, e non qui gli errori, i soprusi, le carenze e le
efferatezze, da me mai negati, dei regimi Assad, pure in esso presenti
come sopra evidenziato. E anche se nel post da me inviato fossero
ritenute carenti tali condanne, non per questo le informazioni
contenute vanno buttate in blocco, ma vanno casomai indagate, corrette
e integrate, se è il caso, e non savonarolamente rifiutate in toto
come pura propaganda pro Assad. Infine, condannare 'a pappagallo' oggi
(non intendo offendere, parlo di metodo) i fatti di Hama di trenta
anni fa e l'allora Presidente siriano per usarli per far fuori il
successore col metodo Gaddafi o Milosevic o Saddam ecc. non aiuta oggi
i Siriani a venir fuori dalla crisi e a difendersi del nemico interno
ed esterno. Aiuta altri, come le esperienze ciate informano. Cerchi di
leggere e analizzare i miei post con più attenzione, per piacere, ad
evitarmi 'sto lavoraccio successivo di mostrare a lei e ad altri
eventuali distratti come stanno in realtà le cose. 

Saluti

Jure Ellero


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