[Disarmo] La Francia e la guerra



Un evento "estremamente raro" viene definito dal quotidiano economico "Les Echos" l'intervento con cui il capo di stato maggiore delle Forze armate francesi, il generale Pierre de Villiers, ha lanciato l'allarme sullo stato di preparazione dell'apparato nazionale di difesa. Secondo il generale, infatti, siamo entrati in un'epoca in cui la pace non può più esser data per scontata ed anzi bisogna conquistarla: è necessaria la partecipazione di tutte le forze dell'ordine e della difesa della Francia per fare fronte alla sfida rappresentata dalla instabilità globale che domina l'era presente. Tuttavia, secondo l'alto ufficiale francese, non bisogna farsi fuorviare dalla pur necessaria risposta alla minaccia rappresentata dall'estremismo islamico: sulla scena mondiale è tornata d'attualità la politica di potenza, che alle porte dell'Europa vede sempre più Stati dell'Asia e del Medio Oriente puntare su strategie basate sui rapporti di forza o sui fatti compiuti; e tutti si stanno riarmando. In questo scenario, nonostante la recente inversione di tendenza della Francia che per la prima volta da 35 anni ha aumentato il bilancio dedicato alla Difesa, le sue Forze armate sono arrivate al punto di rottura, impegnate come sono in un numero crescente di missioni all'estero ed in patria. Il generale de Villiers dunque, dalle colonne di "Les Echos" sostiene, anche in vista delle prossime elezioni presidenziali dell'aprile 2017, che il "dovere di prepararci ad una lunga guerra" evocato dal presidente Francois Hollande, debba tradursi per la Francia in un aumento progressivo degli investimenti militari nei prossimi anni: con l'obbiettivo di raggiungere, entro la fine del prossimo quinquennato presidenziale (nel 2022, ndr), il 2 per cento del prodotto interno lordo (Pil). Un obbiettivo che del resto corrisponde agli impegni internazionali assunti dal paese insieme ai partner dell'Alleanza atlantica (Nato): impegni che oggigiorno non possono più essere né indeboliti né rinviati; e questo, afferma il generale francese, nonostante le difficoltà finanziarie a cui devono far fronte i nostri paesi in materia di conti pubblici.

http://www.lesechos.fr/idees-debats/cercle/0211613635015-le-prix-de-la-paix-cest-leffort-de-guerre-2051928.php#g1HeLcTvkRqd6XRo.99


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