Emissioni climalteranti



COMUNICATO SUL MERCATO DELLE EMISSIONI CLIMALTERANTI La Commissione Europea ha ieri accolto il Piano delle emissioni di gas climalteranti per le industrie italiane. Questo dopo aver imposto al nostro governo un taglio del 9% delle emissioni previste, che equivale a 23 milioni di tonnellate annue di CO2. Così come già avevamo denunciato nei mesi scorsi, il governo italiano aveva assegnato quote di emissioni ai nostri impianti in quantità molto generose, in particolare ai produttori di energia da combustibili fossili. La Commissione Europea ha inoltre imposto che il governo comunichi ulteriori informazioni sulle quote assegnate a impianti specifici. Rinunciando così ad una diposizione riguardante “l’adeguamento a posteriori del Piano”. Con queste decisioni, gli “amici del carbone” e dei combustibili fossili in generale ricevono un duro colpo, infatti il governo aveva assegnato quantità tali da permettere loro di vendere emissioni anziché ridurle. Questo è un passo importante per il processo di applicazione del Protocollo di Kyoto, ma i movimenti che lottano per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini debbono sviluppare ancor più la propria iniziativa perché i processi produttivi inquinanti vengano modificati e non coperti con l’acquisto da altri dei diritti ad inquinare. Va poi rivendicato che fra gli impianti di produzione elettrica considerati dalla Commissione Europea, risultino anche gli inceneritori di rifiuti attualmente non previsti. Roma, 26 maggio 2005
									Gianni NAGGI
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