Re: rifiuti parliamo di costi.



Trovo interesanti le considerazioni ed in modo particolare quelle che ho peferito riportare nell'e-mial .

La mia prima reazone è "rabbia" ed "impotenza" ....nel vedere come sia così facile far passare leggi in totale contraddizione conl e più semplici regole del gioco.....

Ma è possibile far passare tali cose...Mi pongo la domanda, forse anche inutile, di cosa si possa fare per evitare queste cose.

Perchè non si usa l'opportunità dei referendum per porre un rimedio e per dimostrare che forse tanto in silenzio e con le mani in mano non siamo disponibili a stare...

Chiedo scusa sin d'ora per il mio sfogo......

Ciao a tutti.

2006/7/8, ANDREA AGOSTINI <lonanoda at tin.it>:
QUANTO MI COSTI
Federico Valerio
Italia Nostra

Per cercare di convincere gli Italiani che incenerire è bello, si
stanno scomodando  ricercatori del calibro di Umberto Veronesi,
divulgatori scientifici di successo quali Alberto Angela e MarioTozzi
e, recentemente, anche un fine dicitore che si occupa di salute,
Michele Mirabella.
Tutti elogiano le meraviglie tecniche e i vantaggi energetici degli
inceneritori, ma tutti omettono un piccolo ma importante particolare:
quanto costa e chi paga.......
.......l'Italia è probabilmente l'unico paese al mondo che sovvenziona
l'incenerimento, grazie ad un codicillo introdotto ad arte nella nostra
normativa che, per legge, fa diventare i rifiuti una fonte di energia
rinnovabile e che giustamente ci viene contestato dalla Corte di
Giustizia europea, in quanto l'unico rifiuto che dal punto di vista
energetico è conveniente bruciare sono le plastiche.
Grazie a questo trucchetto, assolutamente bipartisan (i decreti a
riguardo portano la firma di ministri dei due ultimi governi) ogni anno
i gestori degli inceneritori ricevono il generoso regalo di 140 milioni
di euro, preziose risorse finanziarie letteralmente pagate da tutte le
famiglie italiane con maggiorazioni alla loro bolletta della luce e
sottratte all'asfittico sviluppo nazionale di impianti fotovoltaici,
idro-elettrici ed eolici di piccola scala che potrebbero rendere
autonomi, dal punto di vista energetico, decine di migliaia di
famiglie.