Rigassificatore: UNA SITUAZIONE CONFUSA ED INTOLLERABILE



RIGASSIFICATORE: UNA SITUAZIONE CONFUSA ED INTOLLERABILE
L'incontro dei vertici della Regione Puglia e degli Enti locali con il
Governo ha dato esiti ancora una volta interlocutori, per alcuni aspetti
contradditori e comunque inadeguati alla gravità di una seria vertenza
divenuta oramai di rilievo nazionale. A Roma si sono svolti infatti due
incontri, uno in sede politico-istituzionale col Ministro dell'Ambiente
Pecoraro Scanio e l'altro di carattere tecnico con alcuni funzionari del
Ministero per lo Sviluppo Economico, il primo dei quali avrebbe dovuto
ovviamente indicare la strada per gli sviluppi del secondo. Nulla di tutto
questo è accaduto perché nella prima riunione il Ministro Pecoraro Scanio,
che aveva convocato le Istituzioni locali sulla loro richiesta di un
incontro propedeutico a qualsiasi approfondimento tecnico, si è dichiarato
d'accordo con quanto esposto dagli interlocutori pugliesi mentre nella
seconda riunione i funzionari del Ministero per lo Sviluppo Economico, che
avrebbero dovuto dare seguito alla riserva formulata nell'incontro
interlocutorio del 3 agosto, si sono di nuovo riservati di esaminare il
caso per fare poi conoscere le determinazioni del Ministro. E lo hanno
fatto diffondendo un primo comunicato che incredibilmente non conteneva le
conclusioni della riunione per poi superarlo con una seconda nota che
peraltro ometteva qualsiasi esplicito riferimento alla erroneità della
precedente notizia.
In questa confusa e sconcertante situazione le espressioni di cittadinanza
attiva che si riconoscono nel movimento in favore di un nuovo modello di
sviluppo economico e contro il rigassificatore, con l'equilibrio e la
determinazione suggerite dalla consapevolezza di avere tutte le ragioni
dalla loro parte
CHIEDONO

che l'on.le Pecoraro Scanio faccia subito emettere dal suo Ministero un
comunicato ufficiale sull'esito dell'incontro politico-istituzionale tra il
Governo, da lui rappresentato, ed i vertici della Regione Puglia e degli
Enti locali;
che il Governo maturi, agli adeguati livelli di complessiva responsabilità,
una chiara decisione sulla vertenza che è stata oggetto di numerose
richieste formalmente avanzate prima nei confronti del Governo Berlusconi e
poi dell'attuale Esecutivo;
che la decisione del Governo tenga conto degli impegni pubblici assunti
durante la recente campagna elettorale politica da autorevoli esponenti
della sua maggioranza tra i quali l'on.le D'Alema, categorico e fermo nel
dire "no" al rigassificatore anche in un comizio tenuto a Brindisi e lo
stesso Presidente Prodi il quale in suo messaggio così testualmente si
esprimeva: «quando ci sono in gioco scelte importanti e a rilevante impatto
territoriale, ritengo indispensabile tenere conto delle indicazioni e degli
orientamenti delle comunità locali»     
RITENGONO
doveroso che il Governo, se necessario a seguito di un rapido
approfondimento conoscitivo del quale certi ambienti ministeriali hanno
dimostrato di avere estremo bisogno, apra un corretto procedimento di
autotutela per addivenire all'annullamento dell'autorizzazione
amministrativa per vizi di legittimità e quindi senza indennizzo qualora la
Britsh Gas dichiarasse la sua indisponibilità ad operare una rinuncia al
progetto concordata a fronte anche di possibili contropartite
ESPRIMONO
l'esigenza che, in caso di conferma dell'autorizzazione alla costruzione
dell'impianto, le Istituzioni locali prospettino al Governo la loro scelta
di procedere a clamorosi atti di protesta che mettano in rilievo
l'impossibilità di svolgere le funzioni di governo locale negli spazi di
"autonomia" riconosciuti a tali istituzioni dalla Costituzione e dalle Legge
ANNUNCIANO
per la prima quindicina di ottobre, come momento democratico altamente
significativo della mobilitazione permanete già dichiarata, una grande ed
unitaria manifestazione popolare da promuovere d'intesa con le istituzioni
locali e con le forze politiche e sociali che si riconoscono nelle loro
scelte sullo scottante problema.
Brindisi, 22 settembre 2006
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione "dott.
Antonio Di Giulio", Fondazione "Franco Rubino", Cobas, A.I.C.S., ARCI,
Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la
Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino "Mo'
Basta!", Comitato Porta d'Oriente



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