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LA SICILIA
EDIZIONE DI RAGUSA
12-09-2007

 Trivellazioni.   
L'intervento del sindaco di Modica   
Torchi: «Rispetto le opinioni altrui»   

Il sindaco di Modica, Piero Torchi, non esprime una posizione critica nei
confronti dei colleghi che hanno deciso di dare il loro assenso per le
trivellazioni sui propri territori comunali. Almeno, per tre di loro. «Ho
sempre detto - spiega - che i sindaci di Monterosso, Chiaramonte e
Giarratana, possono autorizzare, se lo ritengono, le ricerche in questione
e le relative perforazioni in quanto non possono contare su un progetto
alternativo di sviluppo». Critiche, invece, le affermazioni del primo
cittadino modicano su Ragusa. «Mi sorprende - spiega ancora Torchi - la
posizione del sindaco Nello Dipasquale. Per carità, nutro grande rispetto
nei confronti di ciò che ogni territorio sceglierà di fare. A me interessa
precipuamente che il fronte del Sud-Est resti compatto. A ben pensarci,
adesso non risulta essere un caso che Ragusa abbia deciso di non far parte
del Sud-Est. Ad ogni modo, i sindaci non sono dei monarchi, quanto
piuttosto degli interpreti delle volontà popolari. Non so se la gente di
Ragusa voglia le trivellazioni sul proprio territorio. Resta, però, il
fatto che su questa vicenda si stanno registrando parecchie incongruenze.
La Cgil di Siracusa invita il nostro Comune a partecipare, tra qualche
giorno, ad una manifestazione di protesta che si terrà proprio contro le
trivellazioni. Mentre qui a Ragusa la Cgil firma un documento assieme alla
Confindustria per favorirle. Restiamo assolutamente straniti e perplessi.
In ogni caso, per    quanto mi riguarda, nessuno mi potrà far cambiare
idea. Del resto, mi sembra che il mio pensiero sia anche quello del
presidente della Regione, del Governo nazionale, lo stesso dei 200000
sottoscrittori dell'appello di Camilleri lanciato su Repubblica.it.
Qualcosa, insomma, dovrà pur succedere nei prossimi giorni». Intanto, a
Chiaramonte, si registra la presa di posizione polemica della Margherita.
Vito Fornaro, della segreteria cittadina, ha diffuso una nota in cui
contesta le dichiarazioni secondo cui alcuni sindaci iblei hanno affermato
che «l'attività degli idrocarburi liquidi e gassosi è parte integrante e
vitale del programma di sviluppo di questo territorio». «Consideriamo gravi
queste affermazioni - afferma Fornaro - visto che il decreto n.16 del 22
marzo 2004 nel caso di esito positivo oltre al permesso di ricerca
comprende anche il diritto di costruire e mantenere un sistema di serbatoi
e condotte allo scopo di conservare e trasportare gli idrocarburi grezzi.
Riteniamo che l'eventuale trivellazione nel territorio di Chiaramonte sia
dannosa per il territorio, nonchè fortemente compromettente ed in contrasto
con le politiche di sviluppo turistico intraprese nel comune montano dalle
precedenti amministrazioni».
Giorgio Liuzzo