Come stare in buona salute "salvando il mondo"? E' sufficiente la la frugalità!



Giuseppe Altieri scrive:
"....purtroppo si dimentica che alleviamo 15 miliardi di animali nei  lagers... che mangiano come 60 miliardi di esseri umani e per alimentarli invece dell'agricoltura biologica... distruggiamo  l'humus del terreno incremntando la co2...più bruciamo coi trattori   almeno la metà del petrolio consumato...  allora...  l'agroecologia puuò salvare il pianeta.... la co2 è aumentata in due secoli !!! solo per le attività   scellerate degli esseri umani se la catastrofe è un pò più lontana del previsto ripeto "se"... dovremo ringraziare solo il padreterno ...o la madre terra.... Meglio pensare che avvenga domani ... o no?  visto che possiamo ancora evitarla..."

Paolo D'Arpini conferma:
"Concordo con Altieri sull'inquinamento causato dall'allevamento industriale. Ed è una cosa assolutamente logica. Vi invito a visionare i vecchi numeri di Mondo Sabino del 1990-92 sul quale curavo una rubrica ecologista vegetariana e dicevo esattamente le stesse cose -invano- anche se allora si era ancora in tempo a cambiare..... Ma forse anche adesso si può basta uno scatto di reni. In ogni caso voglio previsare una cosa, non occorre diventare vegetariani, nel senso che non serve un cambio di alimentazione immediato (soprattutto se motivato da ragioni etiche ecologiche) quel che veramente è necessario dal punto di vista del riequilibrio è riportare l'uomo alla sua dieta originaria. L'uomo come tutte le scimmie antropomorfe è un frugivoro, lo dimostra l'anatomia comparata e la dentatura e la lunghezza dell'intestino (e persino l'analisi delle feci degli antichi insediamenti umani), per migliaia di anni l'uomo si è nutrito di frutta, legumi, erbe, tuberi, cereali, miele (che è di origine animale), uova, latte (sia materno che di altri animali) integrando questa dieta (a seconda della latitudine in cui viveva) con piccole quantità di sostanze carnee o ittiche (conchiglie, insetti, etc) e molto casualmente e raramente e soprattutto per l'alimentazione delle puerpere e le allattanti anche piccole quantità di carne di animali (diciamo non oltre il 10% del totale ingerito). per cui se si vuole stare in buona salute e riportare l'organismo alla sua naturale predisposizione alimentare è sufficiente limitare l'uso della carne ad una quantità "integrativa" (diciamo una gallina al mese) e solo ove necessario. Grazie per l'attenzione."
 
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