IN PERICOLO LO SGRAVIO FISCALE DEL 55% SUI RISPARMI ENERGETICI.








da La Repubblica segnalato da Stefano Dall' Agata di Treviso.

25 settembre 2009
Spreconi premiati, via il 55 per cento

Lo sgravio fiscale del 55 per cento sugli interventi per evitare gli
sprechi energetici in casa è una delle misure che hanno funzionato: ha
consentito a centinaia di migliaia di famiglie di risparmiare, ha
costruito nuovi posti di lavoro, ha evitato l’emissione di gas serra.
Dunque verrà tolto. Nella nuova Finanziaria al momento non c’è traccia
della copertura necessaria a sostenere l’applicazione della norma nel
2010. Mentre le Regioni chiedono di renderla stabile e di integrarla
con le misure per la prevenzione antisismica, il governo di fatto ne
anticipa il pensionamento: era stato deciso di mantenere lo sgravio
fino alla fine del 2010, potrebbe morire il 31 dicembre di quest’anno.
Gli spreconi saranno premiati.
Per il secondo anno consecutivo (l’anno scorso ci fu una marcia
indietro all’ultimo minuto) il governo dà un segnale di smobilitazione
al mercato: mettete i soldi sull’efficienza energetica? bene, il
rischio è tutto vostro. Un’indicazione in evidente contro tendenza
rispetto all’andamento delle maggiori economie mondiali che stanno
puntando sulla diminuzione dei consumi energetici per unità di prodotto
e sulle fonti rinnovabili. «Il bonus del 55 per cento è stata una
misura che ha ottenuto effetti importanti», ricorda il responsabile
ambiente del Pd Ermete Realacci. «Lo hanno utilizzato centinaia di
migliaia di famiglie e ha messo in moto un volano di affari superiore
ai 3 miliardi di euro favorendo l’emersione del sommerso e
l’attivazione di una nuova economia. Eliminarlo significa dare un colpo
al sistema delle piccole e medie imprese che attraverso l’edilizia
legata di qualità si qualificano nel mercato più avanzato e significa
anche mettere le mani nelle tasche delle famiglie: tra una casa ben
costruita, con le migliori apparecchiature per l’illuminazione e per
gli elettrodomestici, e una casa costruita male c’è una differenza di
spesa annua che vale circa mille euro a famiglia.