Osservatorio settimanale sulle tendenze della questione energetica N. 25



Osservatorio settimanale sulle tendenze della questione energetica N.25

Petrolio
Serie del prezzo del greggio in $/barile
   7/8       3/9       29/10     12/11    19/11
80.18   73.97     80,98     85,04    82,14
Calo del prezzo sugli allarmi per l' economia mondiale. In particolare negli ultimi 10 giorni sono state oggetto di molti timori le economie USA e Irlandese.L' affermazione dell' Iea sull' avvenuto picco del petrolio convenzionale e' passata quasi inosservata. In realta' probabilmente ci sono dei margini per produrre piu' petrolio convenzionale dell' attuale ma , secondo l'IEA, il tetto massimo di produzione del 2007 non verra' piu' raggiunto. Si tratta comunque di una affermazione, l'Aspo direbbe un' ammissione, molto pesante. Oggi possiamo affermare con sicurezza che 
 
 con l' attuale efficienza energetica e' impossibile una ripresa economica sostenuta
 
La Cina continua ad aumentare le importazioni di greggio, nonostante questo sta razionando il gasolio e la produzione di elettricita'.
 
Altri indicatori economici          19/6           5/11         12/11      19/11
Cambio euro/dollaro   1 E=    1,237         1,408        1,368      1,366    
Indice Mib Milano                    20752         21257       20829    20773
Calo di euro e Borse per le incognite sui bilanci statali europei.
 
Fotovoltaico Italia
Potenza installata e gia' registrata al Gse al giorno 19/11/2010          1.850  MW 
Previsione di Qualenergia di potenza installata al  31/12/2010            2.600 MW
Mia previsione di potenza installata al 31/12/2010                                 3.000 MW
(la potenza installata al 31/12/2010 potra' essere registrata al Gse anche nei primi 6 mesi 2011)
 Potenza registrata al Gse   da 25  a 30 ottobre             39 MW
                                                da 2 a 5 novembre              25 MW
                                                da 7 a 11 novembre           36 MW
                                                da 14 a 19 novembre         29 MW
  Totale potenza registrata da 4 ottobre a 19 novembre 192 MW. Media  superiore a 25 MW a settimana, la media superiore a 20 MW  dovrebbe rimanere fino ad aprile 2011, con picchi molto superiori a febbraio, marzo e aprile 2011.
 
BILANCIO DI OLTRE SEI MESI DI  - OSSERVATORIO SETTIMANALE -
 
Nell' Osservatorio settimanale n.1 scrivevo
 
"Una rivoluzione energetica e' indispensabile,qualsiasi percorso avra' la crisi economica,che e' crisi sistemica, nelle prossime settimane/mesi/anni.Viste le nubi nerissime che si stanno addensando sul "sistema mondo", piu' questa rivoluzione sara' profonda e veloce e meglio sara'. Alcune tendenze le considero ineluttabili: lo sviluppo delle fonti rinnovabili nella produzione di energia elettrica, il processo del picco petrolifero, l' insostenibilita' del sistema attuale dei trasporti. Seguire, monitorare il percorso di queste tendenze puo' essere utile a capirle meglio, favorire i cambiamenti positivi, vedere prima i problemi che stanno arrivando."
 
Dopo sei mesi le tendenze che indicavo come ineluttabili hanno continuato il loro cammino: cosi' e' arrivata l' affermazione dell' IEA sul picco petrolifero imminente e gia' superato per il petrolio convenzionale. Il fotovoltaico si stima abbia installato, nel mondo,   15 GW di potenza nel 2010  contro i 7 GW installati nel 2009. In Italia si prevede che il 31 dicembre 2010 risultera' installato un totale di 2500 MW (ma come vedrete la potenza installata sara' molto superiore a questa previsione). La crisi dell' auto si e' accentuata, in Europa saranno immatricolate nel 2010 il 7 % di auto in meno rispetto al 2009. E il trend futuro di queste tendenze e' destinato a proseguire nella stessa direzione. Altri aspetti della questione energetica che si sono fatti notare negli ultimi mesi sono la presentazione massiccia delle auto elettriche, ancora lontane come soluzione, ma presenti ora sui media ( anche se presentate come soluzione al problema emissioni e non al picco petrolifero), la denuncia della dipendenza del nucleare dai soldi pubblici. In Italia e' significativa la vicenda, non ancora conclusa, del bonus fiscale del 55% che, tolto in un primo momento, sembra destinato a rimanere, seppur modificato, per la forte reazione del settore economico interessato ma anche di aree politiche di destra e di sinistra.
 
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