Re: [Ecologia] R: Grecia, che botta!



Perchè non cominciare dal nostro Paese che, quasi unico al mondo, ha in Costituzione l'Articolo 53 che sancisce che in Italia dovremmo avere un sistema Equo, Progressivo e Solidale ?
Leggo qui una serie di bei principi, con tante belle parole in grassetto, ma se non cominciamo dal nostro paese, di grazia, dove andiamo ?
In genere mi attengo alla ferrea regola di non postare cose non inerenti il tema. Ma mi sia concesso di mettere tutti in faccia alla realta' almeno del nostro paese.  La situazione Greca è solo un assaggio di quello che potrebbe accadere al nostro paese.
Quello che voglio condividere con voi, come Responsabile Toscano della Associazone "Articolo 53" è nei documenti allegati.


Buona lettura.

alfonsonavarra at virgilio.it ha scritto:
Mi sono sbilanciato nelle previsioni, e mi sono sbilanciato per la vittoria del NO - diramando un "comunicato" di festeggiamenti già ieri mattina - pur in presenza di una campagna "terrorista" (con tutte le TV a favore del SI e sotto il ricatto delle banche senza liquidità) perché parto da una valutazione politica che ritengo determinante, essenziale: i popoli europei rifiutano l'austerità.
Un referendum per il NO al fiscal compact (ogni famiglia italiana dovrà pagare, grazie a queste regole, 140.000 euro entro prossimi 20 anni, facendo due conti della serva: è un altro mutuo a carico!) vincerebbe a mani basse, si mobilitino pure, Paese per Paese, tutti i media di proprietà del complesso finanziario-militare!
Austerità che va spiegata come rapina dell'1% (straricco e parassita) ai danni dei settori popolari, principalmente attraverso la modalità del "dominio assoluto della finanza".
Rapina compiuta con la complicità del 9% di "maggiordomi", vale a dire le "caste" (il prulale è copyright di Podemos) di politicanti corrotti, di grandi burocrati, di business men trafficoni, di magistrati arroganti, di accademici "baronali", di giornalisti prezzolati.
L'asse politico in Europa di questo asservimento è quello PP+PS. In Italia la forza-pilastro del sistema eurocratico è il PD.
I partiti che hanno governato da decenni il nostro Paese e che ci hanno regalato 2.200 miliardi di debito pubblico, per 2/3 illegittimo e odioso, vanno considerati "associazione a delinquere".
La sinistra sinistrata italiana, nei suoi gruppi dirigenti, va considerata sottoceto politico, parte della "casta": si fa bella con una retorica alter-global, ma dovunque si è trattato di votare, ha sempre scelto nei fatti per i "crediti di guerra": la guerra mondiale che i ricchi stanno conducendo contro i poveri (vedi intervista di Costa Gravas oggi sul Fatto Quotidiano).
Oggi è nostro dovere politico accompagnare e sostenere, organizzare e qualificare  la volontà dei popoli europei contro l'austerità.
E' una "battaglia" che ha trovato il suo "eroe" e il suo "leader" nel governo di Syriza (con tutte le critiche che da laici, praticanti la libertà di pensiero, non mancheremo di avanzare).
Impariamo dalle "avanguardie" greche: a "servire il popolo" (scusate il vecchio slogan maoista), quando il popolo si muove sulla strada dei nostri ideali.
Questo non ha nulla a che vedere con le espressioni delle "nostre" nostalgie simboliche: mi risulta, ma forse sbaglio per difetto, che si siano creati 9 coordinamenti per costruire il "vero" partito erede della "falce e martello"!
E basta anche con certi movimentismi infantili, con gli sglogan sull'autoderminazione dei territori, con le ripetitive parate No-EXPO "alla conquista di zone rosse" che consegnano una città perplessa al consenso verso questa operazione speculativa e questo baraccone delle multinazionali!
In Italia c'è insomma la necessità, con la Lista Tsipras sequestrata dalle burocrazie delle vecchie dittarelle sinistrate,  di costruire ex novo una specie di Podemos, con la presa di responsabilità da parte degli animatori dei movimenti di base tendenti alla convergenza su programmi complessivi, con l'intelligenza e la capacità strategiche di entrare in sintonia con la volontà popolare progressiva: quella che si indigna contro l'1%, non quella che ha paura dell'invasione degli immigrati!
Ecco il "senso politico" che - modestamente - ho voluto manifestare attraverso il post che ho chiamato "possibile comunicato"...
 
Alfonso Navarra - obiettore alle spese militari e nucleari (www.osmdpn.it)


Il 05/07/2015 10.59, LOC ha scritto:

Un possibile comunicato per lunedi 6 luglio - Alfonso Navarra obiettore alle spese militari e nucleari (www.osmdpn.it)

I greci hanno votato più OXI che NAI: è un "miracolo", questa vittoria - di misura - del NO al referendum, che non ci aspettavamo, diciamo la verità. Il messaggio lanciato dal popolo greco va letto nell'unico modo possibile: vogliamo stare nell'euro, ma con dignità.

I negoziatori con la Troika (e con chicchessia) vogliamo sceglierceli noi, devono essere nostri uomini di fiducia: e non lacché della finanza globale (nella sua articolazione europea).

Ora si aprirà un nuovo negoziato che cambierà il focus dei colloqui precedenti. Non si discuterà più di diminuzione delle pensioni in un Paese in cui l'economia è al collasso grazie anche all'"austerità": ci scommettiamo?

Grexit è da escludere anche per ragioni geopolitiche: gli "equilibri" nel Mediterraneo e in Medio Oriente vanno sicuramente cambiati, la NATO va sciolta, ma questo deve avvenire con politiche accorte che sappiano contrastare le ambizioni di potenza di TUTTI gli imperialismi.

Il piano merkeliano di un commissariamento eurocratico del Sud Europa, spacciato per "maggiore integrazione politica", subisce una battuta d'arresto.

Il debito verrà "ristrutturato" e la "condizione" concordata sarà la "modernizzazione" dello Stato greco: il governo di Syriza la interpreterà come capacità di costruire un vero Stato di diritto, sfrattando l'oligarchia corrotta, "evasora" e sprecona che lo ha occupato.

Si aprono spazi per le forze europeiste che danno la parola ai popoli e quindi alle esigenze dei popoli: no all'austerità, si a una conferenza generale sui debiti statali di tutti, un grande piano di investimenti pubblici indirizzati all'obiettivo dell'economia ambientalmente sostenibile.

Si ad una maggiore unità politica dell'Europa, ma su basi realmente democratiche.

Quello di cui ci sarebbe bisogno sarebbe un grande referendum europeo sull'austerità: non c'è dubbio che la Merkel avrebbe problemi a vincerlo persino in Germania!





----Messaggio originale----
Da: micheleboato at tin.it
Data: 5-lug-2015 23.07
A: <ecologia at peacelink.it>
Ogg: [Ecologia] Grecia, che botta!

No al 61%
Ora sarà durissima, ma viene il "bello":
non più sacrifici senza speranza, ma con un traguardo, anche se non vicinissimo.
Questa scelta dà una speranza oltre il muro dei banchieri e delle multinazionali.
Vacanze in Grecia, chi può!!
michele boato

Ciao,cliccando questo link 
http://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/files/TeA83.pdf
potete leggere e scaricare Tera e Aqua n.83 di giugno-luglio 2015
- Non lasciamo solo Francesco: Difendiamo il nostro ambiente ORA!
- L'inutile autostrada Orte-Mestre al palo
- La lotta paga: otto mostri ambientali che abbiamo (per ora) bloccato 
(Mappa a cura del Comitato Opzione Zero-Riviera del Brenta)
- Un prof. di Treviso:"Vivo con sei profughi, i miei vicini leghisti mi aiutano"
- Assessora leghista di Selvazzano (Pd) dà la casa a 15 profughi. 
  Sospesa dal sindaco: "Lo rifarei"
- Marghera: barbiere gratis per senza tetto
- 6-9 agosto Bici di pace con i Beati costruttori di pace, da Mantova ad Aviano
- Cansiglio d'estate
sabato 26-domenica 27 settembre Gaia-Fiera della cittaperta
dedicata ad Alex Langer, con Zanotelli, Viale, Gesualdi ecc.

Entrate nel sito www.ecoistituto-italia.org 
e trovate tutti i numeri precedenti di Tera e Aqua, gli indici di Gaia, le tesi sui temi ambientali
e tantissimo altro.
Inoltre potete visitare la pagina facebook.com/ORA.veneto
buona lettura!
Michele Boato



























































































































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