R: costruire la decrescita



Mi son venute in mente alcune riflessioni su questo interessante articolo di latouche che avete messo in lista. Vorrei condividerle con voi.....
 
Riporto il pezzo, secondo me, centrale dell'articolo
 

"E’ del tutto evidente quali sono i valori da mettere in campo, a sostituzione di quelli oggi dominanti. L'altruismo dovrebbe prendere il posto dell'egoismo, la cooperazione dovrebbe sostituirsi alla competizione sfrenata, il piacere del tempo libero all'ossessione del lavoro, l'importanza della vita sociale al consumo illimitato, il gusto di una bella opera all'efficienza produttivistica, il ragionevole al razionale, ecc. Il problema è che i valori attuali sono sistemici, sono cioè determinati e sostenuti dal sistema che, in cambio, contribuiscono a rafforzare. Occorre dunque rovesciare l'immaginario ed eliminarne l'insidiosa manipolazione sistemica, per rendere le persone consapevoli della propria situazione.
A prima vista, le possibilità dell'alternativa sono infime, ma è un' illusione ottica. Il migliore alleato della civiltà alternativa è l'Occidente stesso. L'effetto pedagogico delle varie catastrofi (da Chernobyl alla mucca pazza) favorisce il lavoro di sensibilizzazione; è una leva potente per rimettere in causa l'esistente e aiutare il cambiamento di mentalità.
Un numero sempre maggiore di persone sarà spinto dalla necessità, o dalla ragione, o dall'inclinazione scendere dall'auto in corsa per costruire l'alternativa. La sinistra di domani dovrebbe rendere compatibili i suoi attuali compromessi pratici, che prendono la forma di programmi realisti, con un'analisi rigorosa e senza compromessi degli obiettivi auspicabili nel più lungo periodo, un'analisi che funga da guida e illumini il cammino."

 

In questo pezzo latouche sottolinea la necessità che il cambiamento possa avvenire solo tramite una profonda trasformazione di valori. Niente di più sacrosanto.

Riflettevo in particolare sul primo “l’altruismo dovrebbe prendere il posto dell’egoismo” e sul fatto che Latouche sostiene che i valori da sostituire (fra cui l’egoismo) sono “sistemici, cioè determinati e sostenuti dal sistema, che in cambio, contribuiscono a rafforzare”.

L’egoismo umano quindi come frutto dell’attuale sistema.

Sinceramente non mi torna del tutto: che l’attuale sistema lo abbia rafforzato, spostando il fulcro del vivere dalla sfera collettiva a quella individuale non ho dubbi, ma che l’egoismo sia frutto di questo sistema, mi sembra antistorico…..

Se l’egoismo è presente, come credo, nella natura umana da molto più tempo dell’avvento di questo sistema, temo che non sia sufficiente “l’effetto pedagogico delle varie catastrofi” per stimolare la sua trasformazione in altruismo.

Io parlerei più che di cambio in altruismo, di una trasformazione da egoismo a “egoismo illuminato”: non c’è bisogno di diventare altruisti per capire che dobbiamo cambiare rotta, è proprio per tutelare i nostri interessi di lungo periodo che dobbiamo farlo!

La saggezza contadina, il rapporto con la natura presente nelle nostre culture prima della rivoluzione industriale, non era mica dovuto ad altruismo! Era dovuto ad un sano egoismo di lungo periodo! Il contadino sapeva che era prima di tutto per il suo bene e quello della sua famiglia che non bisognava intaccare gli equilibri naturali!

 

Forse in questa ottica, quella di puntare a rendere manifesto un egoismo illuminato avremo più fortuna a far cambiare rotta ai nostri simili, piuttosto che parlando di conversione all’altruismo……..

 

saluti

 

daniele

 




----
Email.it, the professional e-mail, gratis per te:clicca qui

Sponsor:
Personalizza il tuo cellulare con un semplice sms, clicca qui

Clicca qui