la fabbrica giapponese ora produce insalata



La fabbrica giapponese ora produce l'insalata...
Ancora troppi i pesticidi su frutta e verdura che mangiamo, dice l'ultimo rapporto di Legambiente. Ma il Giappone una soluzione l'ha trovata: le plant factory, dove si coltiva in atmosfera sterile, dosando luce e acqua scientificamente..
[ CLAUDIA NUZZAREUO]

Anche quest'anno il rapporto di Legambiente Pesticidi nel piatto ha rivelato la pre-senza massiccia di residui di agrofarmaci sui vegetali che mangiamo quotidianamente: solo un frutto su due. secondo le analisi, arriva sulle tavole privo di inquinanti chimici. Il 2.3 per cento supera addirittura la soglia consentita dai limiti di legge (tutti i dati su wwu:legambiente.eu).
Ma il futuro dell'agricoltura potrebbe essere anche molto diverso. Basta guardare gli scaffali nella foto qui sopra: assomigliano a quelli di una farmacia. Invece sono i reparti produzione di un'industria do-
ve lattughe e verdure crescono in ambiente sterile e controllato ( da agronomi in tuta e mascherina). Secondo gli scienziati giapponesi dell'Ozu Corporation di Tokyo, queste «fabbriche di piante» (plant factory), dove non c'è contatto con l'esterno né dipendenza dalle stagioni o dal clima, forse sono la soluzione. I vegetali qui non hanno bisogno di alcun pesticida chimico, ma
solo di una grande cura nel dosare luce, temperatura, umidità e acqua. Quello cha cresce è cibo sicuro, pulito e non contaminato da aria e insetti pericolosi.
Le plant faeton' si stanno diffondendo sempre più nel Paese asiatico, dove possono già garantire una produzione stabile, ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette. Certo, i costi non sono ancora competitivi con quelli dell'agricoltura tradizionale. Comunque, tra i prodotti che si sono rivelati più adatti c'è l'insalata, lattuga romana e altre, che si può mangiare, appena raccolta, anche senza lavarla. Non resta che assaggiare...       ?