"E se reinventassimo il pubblico?"






Salute!


Segnalo ai Presenti l'intervento: "E se reinventassimo il pubblico?" di tale Ugo Mattei apparso su Il Manifesto in data 27.02.2010 e disponibile qui:

http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/ricerca-nel-manifesto/vedi/nocache/1/numero/20100227/pagina/10/pezzo/272492/?tx_manigiornale_pi1[showStringa]=ugo%2Bmattei&cHash=a8376159cf

Leggiamolo con attenzione, notiamo a che punto si trova l'autore e di conseguenza il lettore e frequentatore delle testate e dei siti tradizionali. Facciamo questo con la tranquillità necessaria a capire a fondo le cose.


Una volta ciò fatto, andiamo a vedere quanto dispone invece il frequentatore di forum e mailing list aperte al contributo di semplici cittadini e persone comuni. Ad esempio, proprio in merito al tema affrontato nel sovracitato intervento, i cybernauti già la bellezza di dodici anni fa potevano leggere questo intervento:

Per una evoluzione della comune concezione di Pubblico Impiego 
http://www.hyperlinker.com/ars/evoluzione.htm

Anche qui concediamo alla nostra mente il tempo che le è necessario per capire bene i contenuti.


Poi chiediamoci: quali sono i punti di differenza tra il primo intervento ed il secondo? In sostanza quali sono le idee e proposte presentate nel primo e nel secondo? Come si collocano tra loro, le une rispetto alle altre? Quali sono frutto di maggiore maturità riflessiva? Dove si trova maggiore ampiezza di visione?


Gentili Presenti, qui on line stiamo insieme facendo la Storia. Il progresso dell'Umanità, non solo della piccola Italia ma dell'intero nostro grande Pianeta, passerà di qui:

http://Armonica-Rotazione-Sociale.hyperlinker.org

o non vi sarà alcun progresso.

Limitarci a riassorbire nel pubblico le attività economiche private, senza introdurre la rotazione in ogni singolo ruolo della Funzione Pubblica, ci rigetterà all'indietro di cinquant'anni e più. Non è affatto bene che il privato abbia guadagnato una posizione di così esorbitante rilievo. Ma non dimentichiamo di capire perché questo è accaduto. Le attività economiche sono fuggite verso il privato per la chiusura di idee e la corruzione che non possono non affliggere una Funzione Pubblica in mano alle sempre stesse persone.


Oggi i media tradizionali, le cricche, le caste, i gruppi, i partiti, possono continuare a fare gli gnorri, a cercare di mantenere alta una diga di misconoscimento che blocchi le tante e pregne verità che premono. Ma ad un certo punto ogni muro di sbarramento viene giù. Ed a quel punto in un sol giorno tutte quelle consapevolezze che tanto hanno dovuto attendere per giungere alla luce del sole si spanderanno dappertutto cambiando profondamente ognuno ed ogni cosa.


Vive cordialità,

Danilo D'Antonio

Monti della Laga
Appennino Centrale

tel. 339 5014947
skp. hyper.linker