FILO - ECO - POLI.



FILOSOFIA – ECONOMIA – POLITICA.

La filosofia è il motore del pensiero o vice versa, e giustamente si comporta come i motori, alcuni riescono a funzionare quasi alla perfezione, per merito dell’organizzazione allo studio e alla collaborazione di più persone serie e qualificate, mentre altri fai da te, tradizionalisti e retrogradi per natura, zoppicano per deformazione del pensiero, con il fallimento nella progettazione, nello sviluppo e nel progresso.

Supponendo di prendere come logica di paragone il pensiero di una macchina umana, “l’uomo” in perfetto ordine di funzionamento, indipendentemente dal livello di studio, ci renderemo conto quasi immediatamente della bontà o rigetto di una idea applicabile alla realtà pratica.

Ne deduciamo che la congiunzione di più persone sane e preparate nello studio per la  risoluzione di un problema, significa raccogliere più idee di cui scegliere la soluzione più vantaggiosa sotto diverse angolazioni, in modo da soddisfare la maggior parte di applicazioni.

La nascita della Filosofia come ideologia di sviluppo e della Democrazia intesa come il Governo del Popolo, non potevano che essere attribuite all’antica Grecia 600 A.C., con sommi Filosofi quali: Thales, Eraclito, Parmenide, Democrito, Socrate, Platone, Aristotele, che furono i pionieri del pensiero etico umano di tutti i tempi, dove per filosofia intendevano amore, sapere e saggezza,  molto diverse dalla realtà del mondo contemporaneo, dove Filosofia e Democrazia hanno assunto un significato impositivo, eliminando ogni possibile intervento da parte del Popolo, guidando l’umanità verso lo schiavismo.

Gli studiosi di allora intendevano lanciare il significato Biblico dell’amore, sapienza e saggezza, in un periodo di grande sviluppo letterario nella formulazione del pensiero rivolto al futuro, per guidare il concetto umano di base alla fratellanza e al rispetto per migliorare la qualità della vita.

In seguito si sprigionò una corsa nell’insediamento di varie credenze Religiose, approfittando della scarsa cultura della plebe, scombussolando il tanto difficile istinto umano nel socializzare amorevolmente con il Creato, in special modo con la Natura e l’umanità, addebitando alla mancanza di fede, tutti gli sbandamenti meteorologici di allora.  

Oggi giorno, la filosofia ha assunto valori di secondo ordine, dove prevale l’interesse, il materialismo, il possedere, il soldo.

Da qui e con questi presupposti, parte la nuova filosofia contemporanea, ogn’uno la sua, pensa a te che io penso a me, sviluppando un nuovo ordine di credenze, accentuando il disordine e la sofferenza morale nell’uomo a discapito della famiglia, il caposaldo della qualità della vita in decadenza.

I grandi pensatori del passato, pionieri della storia della Filosofia, compreso i grandi Profeti inventori tramandati dei vari Credo, non sono mai riusciti a concepire una formula matematica, che illuminasse l’uomo socialmente e umanamente verso una filosofia comune al di sopra degli interessi personali di gloria e di Potere.

Lo studio della filosofia contemporanea ci insegna a distinguere differenti tendenze del pensiero dell’uomo:

Lo Stoico tenta di rimanere padrone delle sue emozioni. Accettare con rassegnazione la sofferenza, il dolore.

L’Epicureo cerca la felicità attraverso il piacere e il godimento, apprezza i piaceri della vita.

Il Razionalista tenta di imporre il suo sapere attraverso la ragione, imporsi con una ideologia che a lui pare giusta e anteporre la ragione ai sentimenti.

Il Religioso interpreta un modo di pensare e di comportarsi secondo le credenze di Fede e casca nel peccato perché la sua Fede non rispetta la Natura dell’uomo.

Il Naturalista crede fermamente che tutto proviene dalla natura e respinge le ideologie sopranaturali, sostenendo che tutto il creato è assoggettato alle leggi scientifiche.

Il Panteista crede che il mondo è una Dottrina filosofica dove l’Universo, la Natura e Dio, sono equivalenti riuniti nel concetto Teologico.

 

Da queste e forse tantissime altre ragioni che differenziano la struttura di base del pensiero che determina il comportamento di ogni singolo uomo, di cui noi tutti ci consideriamo per assomiglianza alla razza umana, ma radicalmente diversi nella formazione filosofica, dove possiamo constatare tantissime differenti realtà terrene in contrapposizione. “l’uomo non amerebbe se non fosse corrisposto - Il cane, considerato il miglior amico dell’uomo, non sarebbe più amico se non ricevesse le attenzioni del suo padrone – L’indifeso che ha paura dell’abbandono – Il furbo che approfitta della buona fede altrui – Il plagio che trascina a credere nell’irreale – Il disinformato che impone una sua teoria -  L’avaro che richiede di portarsi nell’aldilà le sue ricchezze terrene – Quelli che si fanno preti o Monache per accertarsi l’ingresso in Paradiso – La sacralità della famiglia disturbata dalla Politica.

Potrebbe seguire con miliardi di tendenze diverse per il fatto che ogni testa è un mondo a se, martellato da infiniti interessi di parte che guidano al disorientamento del pensiero e alla perdizione.

Chi e che cosa frenò il mondo di allora a seguire le indicazioni dei saggi  dopo la morte di Socrate, Platone e di Aristotele, e perché l’uomo non si convertì all’amore, alla ricerca della verità e alla saggezza richiamata dalla Filosofia Greca come soluzione ideale per una pacifica convivenza, nonostante il continuo progresso  umano abbia dimostrato innate capacità del pensiero nello sviluppo tecnologico e scientifico??

La spiegazione forse è da ricercare nella Filosofia applicata alla Politica e agli interessi egoistici dell’Economia, da considerare come concause principali dei mali dell’umanità.

Il mondo della Politica viaggia su un binario contorto che guida l’uomo su parametri di imposizioni create da interessi di parte che conducono a continue ed interminabili rivendicazioni e guerre, seminando sofferenza e morte, per sfruttare al meglio gli interessi Economici per raggiungere il Potere, scavalcando tutte le leggi naturali per trionfare nel disperato controllo dell’uomo sull’uomo.

Non dimentichiamo che anche le varie filosofie di Fede le quali sventolano falsamente l’amore di Dio, quel Dio astratto che invochiamo perdutamente dinnanzi alla sofferenza e al dolore, con Templi rappresentati da gigantesche  cupole erette da uomini in lotta continua in nome di Dio e degli interessi terreni, nel tentativo di primeggiare fra le altre ideologie e raggiungere una posizione di riguardo nel contesto del Potere.

Da questo calvario continuo di incomprensioni e di lotta fra la Politica e le varie Fedi che inginocchiano l’umanità, il terzo incomodo trae i migliori benefici, ossia la filosofia applicata alla scienza degli armamenti.

Quando non esistevano ancora le armi distruttive odierne, gli uomini primitivi si affrontavano a tu per tu, uno alla volta con stecche appuntite, esclusivamente per la caccia e la difesa, poi, quando scoprirono il piacere della guerra, l’ingegno permise di creare lance e fionde di legno e catapulte lancia sassi o lancia palle incendiarie.

Con la successiva età del ferro, l’ingegno portò l’uomo a creare coltelli, spade e lance metalliche per soddisfare l’idea di uccidere più facilmente.

In seguito nacque la scoperta della polvere da sparo, perché era troppa fatica a maneggiare di spada per uccidere. Con la polvere da sparo inserita in adeguate attrezzature, potevano uccidere più esseri a distanza e senza fatica.

Da quando il mondo fu condizionato dalla Politica, il progresso negli armamenti non soffrì mai crisi, con imponenti capitali destinati alla ricerca che condusse alla scoperta della Dinamite, della Nitroglicerina e tantissime altre soluzioni a base di esplosivi atti a uccidere con maggiore facilità un numero sempre maggiore di esseri, allo lo scopo di sottomettere, derubare la cosa d’altri, l’apologia di approfittare del più debole, dell’indifeso.

Apparentemente, nel mondo dell’uomo mancava qualcosa di molto più efficace, quasi sopranaturale, la possibilità di uccidere masse di esseri, spingendo un pulsante con disinvoltura, seduti in poltrona, magari fumando la pipa e gustandosi una bibita.

La filosofia applicata alla Politica con l’ausilio della Scienza, non tardò a mettere a punto il congegno tanto desiderato dall’uomo Politico, la scoperta della Bomba Atomica, per poter spaccare il mondo e scoprire dove si trova l’inferno accennato da Dante nella Divina Commedia, il quale aveva già previsto che la vita si determina sulla scelta di due strade, quella del bene e quella del male come in una commedia infinita.

Non ho alcun dubbio se a più di una persona sia mai capitato di pensare come sarebbe il mondo oggi, se avessimo seguito le indicazioni dei grandi maestri della Democrazia e della Filosofia dell’antica Grecia, applicata a tutti i settori della vita attuale, seguendo le indicazioni di Socrate, Platone, Aristotele, con l’amore, la saggezza, la ricerca della verità ed il sapere, guidando il mondo dell’uomo all’uso della ragione.

Giudicando il mondo dalla realtà attuale, possiamo affermare che la Politica unitamente alle varie Religioni, hanno distrutto il buon senso, la logica e il diritto, considerando l’uomo alla pari del gregge di pecore sottoposte agli ordini del cane pastore.

Forse un giorno con il continuo sviluppo del Progresso, non serviranno più gli esplosivi e sarà sufficiente estirpare il male causato da una o più persone indegne di condividere il nostro piccolo mondo, eliminandole con un semplice “vaffa”, preceduto da un codice o da una parola magica in modo che tutti gli esseri, anche i Politici e gli uomini di Potere, saranno obbligati a perseguire un comportamento etico verso l’umanità.

Anthony Ceresa.