Fw: speculazioni edilizie a genova :( forse ) marcia indietro di comune e ministero



 

da CORRIERE MERCANTILE
Data        03-10-2012
 
VERDE E CEMENTO      Dopo le proteste di comitati di cittadini e ambientalisti
valletta S. Nicola
Si sta valutando l'acquisto del terreno che ospita i vivai comunali
ANNAMARIA COLUCCIA

Cancellare la possibilità di costruire parcheggi sotto valletta San Nicola, nell'area che ospita i vivai comunali, alle spalle dell'istituto Bri-gnole, sotto circonvallazione a monte. Potrà accadere quando l'attuale amministrazione comunale riesaminerà il Piano urbanistico per approvare le controdeduzioni alle centinaia di osservazioni che sono state presentate. Anche se non è ancora un impegno, è questo, infatti, l'orientamento della nuova arnministrazio-ne, che sta valutando anche la possibilità di acquistare i terreni dove adesso si trovano i vivai. «A settembre abbiamo dato mandato agli uffici di avviare una trattativa per l'acquisto di quei terreni dall'istituto Brignole» spiega l'assessore comuna-
le all'Ambiente, Valeria Garotta, aggiungendo che, secondo una perizia fornita all'amministrazione «il valore dei terreni era stato stimato in circa 200 mila euro».
«Visto che il Comune è in debito con il Brignole per pagamenti d'affitto arretrati, l'acquisto dei terreni potrebbe essere anche una strada per saldare tutto e chiudere la partita» aggiunge il vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Stefano Bernini. Ma, se andrà in porto, questa operazione consentirà soprattutto al Comune di lasciare le serre nell'area in cui si trovano e, a giudicare dalle intenzioni degli assessori, di cancellare anche la possibilità di costruire lì sotto dei nuovi silos privati. «Visto che nei nostri vivai ci sono molte piante di pregio, io credo
che, se valorizzate, le serre potrebbero diventare anche un'attrazione turistica per la città - spiega Bernini - Comunque, indipendentemente dall'acquisto dei terreni, io penso che in quell'area vada salvaguardato il verde e che quindi si debba riconsiderare la possibilità di costruire parcheggi, prevista dal Puc».
Contro la scelta della passata arnministarzione di costruire silos interrati a valletta San Nicola c'era stata una dura presa di posizione da parte di Italia Nostra, Legambiente, e altre associazioni e comitati, e Italia Nostra ne aveva fatto uno dei punti centrali delle proprie osservazioni al Piano urbanistico. La prima versione del Puc, per altro, prevedeva la possibilità di una ulteriore colata di cemento sulla valletta, visto che veniva
ammessa anche la possibilità di costruire abitazioni, oltre ai parcheggi: poi la funzione residenziale era stata cancellata ma sono rimasti i parcheggi privati interrati, assieme alla funzione agricola, in superficie, e a quella di servizi privati. Adesso bisognerà vedere
se il Brignole è disposto a vendere l'area delle serre e se si troverà con il Comune un accordo sulla cifra. Comunque si concludano le trattative, l'assessore Garetta assicura che, in ogni caso, le piante del Comune non saranno trasferite nella maxi serra che la passata arnministrazione comunale aveva previsto di realizzare nel parco di Villa Grimaldi, a Nervi. Una scelta, questa, che pure aveva suscitato un'ondata di prote-
ste e una vera e propria mobilitazione, con raccolte di firme da parte di Italia Nostra, Legambiente e Amici dei Parchi di Nervi, e anche con un esposto alla magistratura e ai carabinieri contro quella che era stata bollata come una cementificazione dei parchi.
«Sicuramente non realizzeremo nessuna serra nei parchi di Nervi - afferma Garetta - E i circa 800 mila euro che risparmieremo in questo modo, potranno ese-sre utilizzati per interventi nei parchi». Quanto a valletta San Nicola, l'assessore Garotta concorda sul fatto che «lì va tutelato il verde». Adesso bisognerà vedere se quando arriverà il momento di tradurre le dichiarazioni d'intenti in atti amministrativi, ovvero in modifiche al progetto preliminare del nuovo Piano urbanistico comunale, questo orientamento sarà mantenuto.
La   discussione sul nuovo Puc dovrebbe entrare nel vivo, a Tursi, nei prossimi mesi. Le osservazioni arrivate in Comune sono circa 800, una buona parte delle quali riguardano l'area dell'ex caserma Ga-voglio, al Lagaccio. Gli uffici comunali le stanno già esaminando da tempo, dopo di che dovranno pronunciarsi la giunta e poi il consiglio comunale. E a quel punto per il Puc inizie-rà la fase finale prima della sua entrata in vigore.

L'edificio e il parco sono oggetto di un intervento di ristrutturazione e ampliamento
Restyling di Villa Raggio

Dopo l'esposto di Italia Nostra, il dicastero per i Beni culturali ha invitato la Soprintendenza della Liguria a riesaminare la vicenda

Una lettera alla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici della Liguria, perché esamini l'iter di approvazione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento di Villa Raggio, ad Albaro, e l'istanza presentata da Italia Nostra e dall'Associazione Dimore Storiche Italiane. È la risposta del Ministero per i Beni e le Attività culturali, all'esposto inviato dalle due associazioni l'estate scorsa, per denunciare presunte irregolarità nell'iter di approvazione del progetto e chiedere un intervento del Ministero a tutela della villa, con la speranza che questo potesse bloccare i lavori.
La risposta, firmata dal direttore del servizio Tuela
del Patrimonio architettonico della direzione generale del Ministero, Stefano D'Amico, non va in questa direzione, ma si limita a trasmettere l'istanza di Italia Nostra alla Soprintendenza ligure che aveva concesso le autorizzazioni, invitandola ad inviare poi un riscontro allo stesso Ministero. Un invito, insomma a riesaminare la vicenda. Italia Nostra
sperava, ovviamente in qualcosa di più, ma l'istanza non è rimasta comunque senza risposta, anche se nel frattempo i lavori a Villa Raggio sono andati avanti, mentre sono cambiati anche i vertici della Soprintendenza..
Il progetto di ristrutturazione della villa prevede la
realizzazione di residenze di lusso e piscina, e le due associazioni firmatarie dell'esposto lo contestano sostenendo, fra l'altro, che l'autorizzazione con prescrizioni rilasciata dalla Soprintendenza il 28 novembre 2011, «non tutela i beni oggetto dei vincoli, in quanto il progetto autorizzato
stravolgerà l'impianto unitario del complesso Villa Raggio». Dopo aver ricordato che la villa e il parco, con alberi ad alto fusto e piante secolari di pregio sono stati sottoposti a vincoli, le associazioni spiegavano che la società immobiliare aveva ottenuto dal Comune il permesso a costruire le opere per realizzare 20 appartamenti, modificando l'asset-
to di edificio e parco e con un aumento volumi delle superfici abitabili, da 2.388 a 3.184 metri, più i parcheggi per 48 auto e una piscina, con «abbattimento e spostamento di alberi onde consentire le opere di cui sopra» nel parco.
Villa Raggio, di origine secentesca, è considerata il capolavoro dell'architetto Riccardo Haupt, che la ristrutturò alla fine dell'Ottocento. La società immobiliare proprietaria dell'immobile ha ottenuto dal Comune il permesso di trasformare la villa in un complesso residenziale il 7 dicembre 2011, poche ore prima che il consiglio comunale approvasse il nuovo Piano urbanistico.
[a.c]