LA FORESTA ELETTORALE.



LA FORESTA ELETTORALE.

In questa foresta elettorale con 200 simboli, manca il Parmigiano e il Brunello, e rendono la scelta a rischio di imbrattarsi di cacca, a vantaggio dei Professori che continueranno a squartare il Paese e gli Italiani. Mi dispiace vedere tanti manigoldi senza coscienza e senza Patria passare impuniti.

RICORDATE CHE LE ELEZIONI SONO L’ARMA DI UN POPOLO.

Uno Storico invitato a parlare, per l’occasione sceglie come tema un passaggio di storia antica, molto antica, l’arte del raccontare in modo che nessuno dei presenti abbia vissuto in quell’epoca per controbattere lo Storico e i suoi inganni ideologici contro il tempo.

Il tema da lui scelto fu “La Torre di Babele”, che in quel tempo faceva parte del babelare, ragliare, molto diffuso, mettersi in un angolo della strada e raccontare per divertire, per informare celando la realtà, mentre il somaro ogni venticinque minuti lanciava la sua serie di ragliate, oggi lo fanno attraverso la TV o i Media a pagamento.

Il Professore canta storie, considerato una specie di tecnico dalla parola “facile”, grande idealista del nulla, furbescamente fa riferimento ad un argomento di cui molti avranno sentito parlare, i Pirati della Malesia e i Misteri della Giungla di Salgari o la Torre di Babele di vattela a pesca, descritta come una verità che non c’è più perché erosa dal tempo, e tenta di convincere, pur sapendo che é una mistificazione usata come una delle tante maschere ideologiche del Potere.

L’Ideologia, Filosofia, Mitologia, e per l’appunto la Babeleria, sono aggettivi ricavati dalla fusione letteraria di una Bugia o tuttalpiù del pensiero sano o distorto, raccontate in modo serio per garantire la credibilità con il duplice scopo di divertire, incantare o confondere l’ascoltatore, il quale si lascia andare perché, attenti, parla il Professor Paracù alla TV o Mastro Geppetto dal pulpito, approfittando della fiducia degli ascoltatori.

In realtà la Torre di Babele non è mai esistita, come tante altre storie raccontate da grandi parlatori con il dono di convincere, approfittare per regnare sulle spalle dei fiduciosi, ignari che la verità prima o poi viene a galla.

In verità esiste una Babele un po’ diversa, non è una Torre, si può definire più specificatamente una Piramide con un omino sulla punta che controlla il tempo, forse meglio definirlo uno Stivale, o meglio ancora il gran Casino Italico, dove sessanta milioni di esseri sono trattati come un gregge di capre sconfusionate, con nessuna possibilità di intendersi, capirsi, vedere, sentire, approfondire, insomma una Babele dove alcuni furbetti raccolti in gruppi con il solo obiettivo di arrampicarsi come le caprette di montagna, che salgono, salgono saltellando sino a raggiungere la vetta, dove troveranno quella famosa poltrona immeritata per godersi i privilegi offerti dalla Politica.

La nostra Babele è qui sotto i nostri occhi, con un folto gregge sparso e impaurito per il presente e molto peggio per il futuro, con continui cambiamenti programmati dall’alto, che non tendono a migliorare, ma ad affossare sempre più questo stivale sgangherato senza vie di salvezza.

Con le prossime elezioni presentate come sempre da sciacalli senza un programma serio, auspicabile a colpire e correggere i tanti problemi alla base del Paese, ed invece propensi a continuare nell’indifferenza, per garantirsi i privilegi immeritati a costo di distruggere quelle misere spoglie avanzate in fondo al pentolone Nazionale.

Mi ha colpito profondamente una convinzione espressa da un personaggio importante della comunicazione, che mi ha turbato, il dott. Enrico Cisnetto di Roma In Con Tra-Ara Pacis TV: www.romaincontra.it  -  www.arapacis.tv

LEADER & PIFFERAI
Mentre infuria una campagna elettorale populista, qualcuno sogna una Thatcher, altri Blair e Mitterand. Peccato che l’Italia sia piena di leaderini e sprovvista di statisti. Radiografia (impietosa) della nostra classe dirigente.

Dall’altra parte il Santo Padre apparentemente impotente contro le ingiustizie del mondo del Potere, anche sotto casa, si limita a invocare la speranza celeste, pur appoggiando i tiranni della Politica e dice:

“... auspico che tutti possano essere veri operatori e costruttori di pace, in modo che la città dell’uomo cresca in fraterna concordia, nella prosperità e nella pace.” Benedetto XVI.  Come dire al lupo, mi auguro che non assali le pecore.

Due pareri completamente in contrasto con la mia natura di uomo competente, sincero e generoso, dove nella prima valutazione una corrente sostiene che in Italia mancano Statisti e Condottieri di valore, niente affatto, la ragione, siamo Governati dalla Mafia la quale si è impossessata delle chiavi del Paese, e controlla la Giustizia, la Pubblica Amministrazione, e tutte le risorse Nazionali, strizzando a piacere l’intera Comunità.

Nella seconda valutazione il Santo Padre sembra aver perso le direttive originali della Fede Cristiana, dimenticando che Gesù non auspicava, ma si batteva sbattendo i pugni sul tavolo in difesa dei deboli, delle ingiustizie, dei soprusi, delle speculazioni, ecc., sino a farsi crocifiggere per la salvezza dell’uomo, la salvezza della Giustizia.

Per diversi anni ho suggerito alle varie Autorità del Paese, la necessità di formare un Ente di Stato che si occupasse di tutte le ingiustizie causate dalle Istituzioni che sono a contatto diretto con il pubblico, e approfittano di tutti coloro impossibilitati a difendersi legalmente, perché la Giustizia ha assunto un sistema di accusa/difesa impostato sul valore monetario a svantaggio del più debole. Giustamente come dicono: “la legge è uguale per tutti” ma non per te.

La Mafia Italiana Istituzionalizza arriva non soltanto a Governare i Tribunali Italiani, ma vanno ben oltre, sino a manovrare i Giudici nei tribunali Europei. Gli effetti della Globalizzazione e degli scambi di favori a livello dell’Unione Europea, seminando ingiustizie, e rivendicazioni che frenano la ripresa.

Una dimostrazione chiara lampante, persino la Regione Lombardia Amministrata dalla Chiesa attraverso il Partito di Comunione e Liberazione ha dimostrato poca serietà, sino all’impossibilità di contenere gli scandali e sospendere il Consiglio per irriverente onestà dei suoi membri.

L’Ilva di Taranto, gratificava Politici e Sindacati per nascondere la gravità dei crimini Aziendali, colpevole di parecchi decessi e sofferenze inflitte ai cittadini con gravi danni all’Ente Sanitario Nazionale.

L’Alcoa in Sardegna chiude lasciando senza lavoro tre mila famiglie, per difendere il monopolio Elettrico Nazionale, mentre vi sono progetti che riducono dell’ottanta per cento i costi elettrici Nazionali.

La Nave Concordia semi affondata all’Isola del Giglio, poteva essere ricuperata nel giro di venti giorni con minime spese, mentre a un anno di distanza è divenuta dimora per la fauna ittica del Tirreno, dimostrando impari competenze dei nostri Politici con danni e sprechi milionari imprevedibili.

Migliaia d’importanti Industrie Nazionali grandi e piccole che rappresentavano il valore dei meriti di un Popolo, sono stati distrutti da incapaci che comunque vadano le cose nel Paese, non sentiranno mai gli effetti dei loro gravi errori.

Tutti sono capaci di alzare la voce specialmente fra le righe dell’incoscienza Politica, per scroccare una parte più grande della torta oltre le abbondanti rimunerazioni, ma per salvare il Paese abbiamo bisogno di Imprenditori capaci di generare lavoro, Capitali per finanziare nuove imprese, gente sana e onesta per ricoprire posizioni di comando, una Giustizia giusta, i Professori chiudeteli nelle scuole, i ciarlatani inviateli ai mercati generali per risollevare il PIL e sgonfiare il Debito Pubblico.

Al posto dell’acquisto di armamenti e aerei F35 che non servono a nessuno, poiché per la difesa oggi giorno si fa ricorso a missili intelligenti, e con quei tanti soldi sprecati, date da mangiare ai poveri, riducete le tasse, migliorate la Giustizia e l’Onnipotente vi sarà grato.

Anthony Ceresa.