R: Crescita e decrescita



La dote della sintesi e della capacità di cogliere l’essenziale non è di tutti.

 

Cordiali saluti a tutti/e

Antonella Fachin


Da: economia-request at peacelink.it [mailto:economia-request at peacelink.it] Per conto di ANDREA AGOSTINI
Inviato: sabato 16 marzo 2013 16.22
A: economia at peacelink.it
Oggetto: Re: Crescita e decrescita

 

l'autore oltre ad essere ex senatore del pd non ricandidato a queste elezioni per il troppo interesse contro gli interessi dell'ilva di taranto a differenza del suo collega attualmente solo indagato dalla procura tarantina per la sua contiguita' coi proprietari dell'ilva è stato anche presidente di legambiente nazionale - associazione di cui io stesso faccio parte con qualche ruolo direttivo a genova -. Al di la dei numerosi contrasti che come in ogni buona famiglia ci sono stati tra me e lui in questo caso riprende paro paro le posizioni della associazione nazionale che da anni si batte e produce documentazioni. Sul sito di legambiente nazionale e su quello di greenreport - quotidiano on line prodotto in toscana ma con respiro nazionale - e su quello di qualeenergia rivista mensile diretta da gianni silvestrini - kyoto club - ci dovrebbe essere una montagna di documentazioni a supporto. L'articolo per evidenti ragioni di spazio e di focus non puo' che rimandare a documentazioni corpose presenti altrove intendendo occuparsi del programma di un possibile nuovo governo.

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Sent: Saturday, March 16, 2013 2:22 PM

Subject: R: Crescita e decrescita

 

Dati interessanti nella mail, ma incompleti: si accenna alla crescita delle fonti rinnovabili, ma non sono forniti dati: ce ne sono?

 

Non mi è chiaro se i dati tengono conto della, evidente contrazione della produzione industriale ecc. E’ ovvio, infatti, che una minore produzione nazionale, basata sul consumo delle fonti “tradizionali” porta a un minore consumo di energia da metano e prodotti petroliferi!

 

A fronte di un minore consumo delle fonti tradizionali, è ovvio che il consumo di energia da fonte rinnovabile (quella vera come il fotovoltaico, l’eolico ecc.!) cresce in termini percentuali, ma potrebbe non essere cresciuto in termini assoluti grazie a un maggiore ricorso a queste fonti “alternative”.

 

Potete fornirci qualche elemento in più per poter evitare le ovvie obiezioni di cui sopra da parte di coloro ancora poco sensibili ai temi dell’ambientalismo?

 

Grazie sin d’ora!

Saluti a tutti/e

Antonella Fachin

 


Da: economia-request at peacelink.it [mailto:economia-request at peacelink.it] Per conto di Roberto Meregalli
Inviato: venerdì 8 marzo 2013 13.36
A: ml-tradenews at beati.org
Oggetto: Crescita e decrescita

 

Crescita e decrescita.
Continua la crescita delle fonti rinnovabili e il calo dei consumi di energia.

Decrescita è ormai il miglior termine per definire il mondo dell’energia in Italia.
Dopo un 2012 di cui abbiamo già rilevato i numeri, il 2013 non muta questo andamento.
Il consumo interno lordo di gas metano è sceso del 6,8% nel mese di gennaio, ancor di più quello di prodotti petroliferi: -10,4%.
I consumi di elettricità erano calati a gennaio del 2,4%, a febbraio segnano un -5,1% rispetto a dodici mesi prima (il calo reale è stato dell’8,1% ma rispetto al 2012 febbraio ha avuto un giorno in meno e una temperatura media inferiore di circa un grado centigrado, pertanto il dato depurato è del 5,1%).

Continua