Il cinema contro la guerra (iniziativa a Taranto)



COMUNICATO STAMPA


Cinema contro la guerra

Cinecircolo Casalini: il 16 marzo "All'Ovest niente di nuovo"

Un film vietato dalla censura militare

Alle ore 17.30 in via Plateja 142 a Taranto il 16 marzo si terrà un incontro promosso da PeaceLink e Taranto Sociale.

Sono invitati tutti coloro che amano il cinema e la pace.

La verità è la prima vittima della guerra. Per questo si è pensato ad un incontro dedicato ai film antimilitaristi più censurati, proiettando "All'Ovest niente di nuovo".

Durante la presentazione del film verranno fornite informazioni sulla manifestazione mondiale del 19 marzo 2005, un evento che riporterà milioni di persone in piazza per dire ancora una volta NO ALLA GUERRA e all'occupazione militare Usa e per chiedere il RITIRO DELLE TRUPPE. Si manifesterà anche a Roma e chi vuole partecipare da Taranto può telefonare al 3388120817.


Scheda sul film "All'Ovest niente di nuovo"

Il film fu oscurato in Italia e Germania. Uscito nel 1930, vincitore di due Oscar, era troppo antimilitarista. Tratto dal romanzo di E. M. Remarque e con regia di Lewis Milestone, presenta la guerra di trincea dal punto di vista dei giovani tedeschi illusi dalla propaganda militarista.

Ma non fu l'unico caso di film sgradito ai comandi militari.

Dal romanzo "Addio alle armi" viene tratto un film che nel 1932 mette in scena la sconfitta di Caporetto, il mito della prima guerra mondiale viene infranto da scene di cruda realtà e di insensata follia. Scatta la censura e gli italiani per vederlo in TV dovranno aspettare 50 anni.

Realizzare e far vedere film critici sulla prima guerra mondiale risulta difficile anche nel 1950: la narrazione della storia di un obiettore di coscienza ha un effetto così dirompente che il "servizio segreto psicologico" dell'esercito francese ne impedisce la realizzazione. Il film viene ripreso dieci anni più tardi, cambia titolo (da "L'obiettore" diventa "Non uccidere") e il regista Autant-Lara è costretto a realizzarlo in Jugoslavia, fra il 1961 e il 1963. Sono gli anni dell'Algeria, allora colonia francese, in lotta per l'indipendenza. Il film ha un impatto poderoso sull'opinione pubblica. Stesso effetto shock ha in Italia "Uomini contro" di Francesco Rosi, ispirato al romanzo di Lussu Un anno sull'altipiano. Il regista incontra forti resistenze in Italia ed è costretto a realizzarlo in Jugoslavia. Il film esce nel 1970 provocando uno strascico di polemiche e di proteste dei "benpensanti". Infatti viene evidenziata la contrapposizione tra i soldati, mandati al massacro, e il militarismo degli alti ufficiali.

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Collegati al sito http://www.tarantosociale.org per partecipare alle iniziative a Taranto!