scuola sanzioniamo i sanzionatori



Scuola: chi sanzionerà i sanzionatori?


Dopo una vivace campagna mediatica che ha preso spunto da alcune vicende
effettivamente deplorevoli avvenute in alcune scuole, vicende che
riguardano, comunque, un numero assolutamente esiguo di lavoratori della
scuola a fronte della stragrande maggioranza che svolge con impegno e
serietà il proprio lavoro, il ministro ha ritenuto di mostrare
un'inusuale vigoria con la Circolare 72 del 19 dicembre 2006 che rende
più celeri, puntuali e pesanti le sanzioni disciplinari nei confronti
delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto scuola.

Fatto salvo che, ovviamente, vi sono comportamenti inaccettabili e
indifendibili da parte di alcune colleghe e colleghi, alcune domande ci
paiono lecite:

    *

      come si concilia il rigore contro il personale con l'aumento del
      numero di alunni per classe ed il taglio dell'organico? Non
      ritiene il ministro che in una situazione del genere le occasioni
      di conflitto non possano che crescere?

    *

      È sin troppo noto che un numero crescente di insegnanti soffre di
      tensioni derivanti da difficoltà crescenti nello svolgimento dei
      propri compiti. Si risolve tutto colpendo alcuni insegnanti?

    *

      chi sanzionerà i governi che non chiudono i contratti nei termini
      della scadenza e non assumono il personale che ne ha maturato da
      anni il diritto?

    *

      chi sanzionerà i responsabili del degrado degli edifici scolastici
      la cui messa a norma viene rinviata anno dopo anno?

    *

      chi sanzionerà i molti, troppi, dirigenti scolastici che ritengono
      di avere i ruolo di piccoli imprenditori selvaggi?

Certo è più facile additare al pubblico disprezzo il personale docente,
amministrativo, tecnico ed ausiliario che colpire i responsabili reali
delle difficoltà della scuola pubblica.

Noi, però, crediamo che, se le sanzioni servono, non possono essere a
senso unico.

Poniamo allora la domanda: chi sanzionerà i sanzionatori? In altri
termini, come si tuteleranno i diritti degli studenti e dei lavoratori
della scuola di fronte alle inadempienze, o peggio,dell'amministrazione?

Vorremmo avere una risposta chiara e nei prossimi mesi ci mobiliteremo
con più forza per garantire i diritti che il governo continua a
considerare irrilevanti.


Per la CUB Scuola

Cosimo Scarinzi